Hammamet, le location del film su Bettino Craxi

Gianni Amelio racconta gli ultimi mesi di vita di Bettino Craxi usando una location d'eccezione: la villa originale in Tunisia.

Jan 23, 2025 - 08:14
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Hammamet, le location del film su Bettino Craxi

Hammamet è il film scritto e diretto da Gianni Amelio dedicato a Bettino Craxi, interpretato da Pierfancesco Favino. In particolare, il regista si è voluto concentrare sul rapporto che il politico aveva con la figlia durante i suoi ultimi sei mesi di vita, in esilio (o latitanza) in Tunisia. La particolarità di questo film è che il protagonista non è solo Bettino Craxi, ma anche gli ambienti che lo circondano, soprattutto la villa, una sorta di “prigione dorata” dove ha vissuto prima di morire.

Ecco che le location, quindi, giocano un ruolo importante nel racconto di questa storia. Nulla è stato lasciato al caso, ma soprattutto nulla è stato ricostruito in teatro perché il regista ha avuto l’opportunità di girare le scene nella location originale. La villa tunisina, però, non è stato l’unico luogo utilizzato per le riprese: ve li raccontiamo di seguito.

La villa originale di Craxi in Tunisia

La villa originale di Bettino Craxi è la co-protagonista di questo film. Situata ad Hammamet, una delle mete più famose della Tunisia, a sud-est di Capo Bon, è contraddistinta da ambienti bianchi che fanno contrasto con la vegetazione locale, verde e rigogliosa. Nel film vengono sfruttati sia gli ambienti esterni, come la piscina e il patio dove Craxi riceveva i suoi ospiti, che gli interni, dove appese alle pareti si notano le fotografie che raccontano la vita pubblica e privata dello statista italiano.

Si tratta di una “prigione dorata”, la cui bellezza offre un senso di pace fittizio perché, fuori dalle sue mura, il senso di libertà offerto dagli ampi spazi esterni entra in collisione con la presenza dei militari, il cui compito era quello di assicurarsi che Craxi non lasciasse la Tunisia.

Le location italiane del film Hammamet

In Italia, invece, le riprese del film si sono svolte in tre città della Lombardia, mentre in altri casi il set è stato ricostruito.

Tra queste città ritroviamo Pavia, dove sono state utilizzate come location il collegio Ghislieri, edificio impiegato per conferenze e incontri culturali, e l’ex Arsenale, composto da edifici e capannoni abbandonati. Si tratta di un’area di 140 mila metri quadrati al momento soggetto di un bando di rigenerazione urbana.

Nella città di Legnano, invece, la troupe ha trasformato i capannoni della fabbrica di turbine Franco Rosi nell’Ansaldo di Milano, ossia quello che fu parte del Teatro alla Scala, aperto nel 1989 al pubblico per lo storico congresso in cui vide inizio la crisi di governo.

Infine, l’ultima location utilizzata è il piccolo comune di San Vittore Olona, situato poco distante da Legnano. I capannoni industriali Franco Tosi divennero l’ambiente ideale per rappresentare Craxi nell’ambito delle lotte operaie, mentre la storica Villa Mocchetti, residenza di Pino Mocchetti e contraddistinta dalla presenza di arredi d’epoca, contribuì a rendere le riprese ancora più autentiche. Un aspetto molto interessante è che, proprio grazie al film e alla sua comparsa tra le location, la villa è stata salvata dal progetto di demolizione alla quale era destinata.

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