La ricetta vincente della Catalogna
Per la Catalogna, il 2024, è stato un anno d’oro per il turismo e anche quello in corso si prospetta roseo grazie a un ricco calendario di eventi e imperdibili attrazioni. I dati rilevati da gennaio a novembre hanno conteggiato ben 18.87 milioni di turisti stranieri. “L’Italia ha fatto registrare ottimi risultati con 1.44 milioni ... L'articolo La ricetta vincente della Catalogna proviene da GuidaViaggi.
Per la Catalogna, il 2024, è stato un anno d’oro per il turismo e anche quello in corso si prospetta roseo grazie a un ricco calendario di eventi e imperdibili attrazioni. I dati rilevati da gennaio a novembre hanno conteggiato ben 18.87 milioni di turisti stranieri. “L’Italia ha fatto registrare ottimi risultati con 1.44 milioni di visitatori, cifra che rappresenta il 7.61% degli arrivi internazionali, classificandosi al quinto posto per importanza – afferma Marta Teixidor, direttrice Italia & Israel di Catalan Tourist Board – . Di rilievo anche la spesa media giornaliera dei viaggiatori tricolore che si attesta a 167 euro”.
Il tris di eventi del 2025
Tre gli eventi chiave, nell’anno da poco iniziato, che daranno ulteriore slancio al settore turistico della Catalogna. In primis la proclamazione a Regione mondiale della gastronomia: un’ulteriore occasione per celebrare, grazie a un ricco calendario di iniziative, l’infinito patrimonio culinario che valorizza il territorio e la produzione alimentare locale. Sono ben nove le Strade del Vino che racchiudono: oltre 300 cantine, 100 produttori e altrettanti eventi enogastronomici oltre a 1000 esperienze tematiche. 53 i ristoranti insigniti dalla stella Michelin, 43 quelli Slow Food, 78 di cucina catalana e 30 hotel gastronomici. Si passa poi attraverso l’arte e la cultura con il 50° anniversario della Fundaciò Joan Mirò: situata a Barcellona, conserva la collezione più importante al mondo dell’artista spaziando tra dipinti, disegni, sculture, ceramiche e creazioni tessili che ripercorrono gli aspetti più significativi della sua attività nel corso di quasi tutto il XX secolo. Infine focus anche sul segmento religioso con la celebrazione del millenario di Monsterrat. Questa imponente catena montuosa (la più alta della Catalogna), a circa 50 km da Barcellona, racchiude tra le sue rocce un pittoresco monastero benedettino.
Gli highlights della Costa Brava
“Positivi anche i risultati raggiunti dalla Costa Brava che nel 2024 ha incrementato del 20% il numero di turisti italiani, soprattutto di fascia medio-alta” aggiunge la direttrice. La destinazione continua a promuoversi, forte dei suoi dieci highlights. “Tra questi spiccano la nostra capitale Girona, mecca europea del ciclismo e il Triangolo di Dalì tra Figueres e Portlligat, fino al Castello di Púbol – spiega Norbert Bes, direttore dell’Ente del turismo di Costa Brava e Pirenei di Girona – . Si passa poi per gli affascinanti borghi marinari di Cadaqués, Tossa de Mar e Calella de Palafrugell, le cittadine medievali di Besalù, Beget, Pals e Santa Pau, gli otto parchi naturali, il sentiero costiero Camins de Ronda, i 12 percorsi dedicati al golf, le iniziative dedicate alla tradizione gastronomica, la Strada del Vino dell’Empordà e infine l’ampio ventaglio di esperienze locali e autentiche. Tutti elementi per accogliere i visitatori non come turisti, ma come ospiti”.
Sveva Faldella
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