Luca Carboni ricorda Luca Beatrice: “Mi ha convinto ad aprirmi al pubblico in modo totale”
Un legame intenso e speciale ha unito il cantautore bolognese Luca Carboni e il critico d'arte Luca Beatrice, scomparso ieri, 22 gennaio L'articolo Luca Carboni ricorda Luca Beatrice: “Mi ha convinto ad aprirmi al pubblico in modo totale” proviene da imusicfun.
Un legame intenso e speciale ha unito il cantautore bolognese Luca Carboni e il critico d’arte Luca Beatrice, scomparso ieri, 22 gennaio. Carboni ha voluto rendere omaggio a Beatrice, ricordandone l’intelligenza e il contributo unico alla mostra “Rio Ari O“, un progetto che raccoglie l’essenza dell’artista attraverso dipinti, oggetti personali e memorie della sua carriera.
Luca Carboni, in un’intervista a Libero, racconta di aver incontrato Beatrice mentre lavorava alla sua mostra di pittura:
“Pensavo di esporre solo i miei quadri, dipinti in segreto negli anni. Poi, grazie alla produzione di Elastica, ho conosciuto Luca. Al primo incontro mi ha detto: ‘Perché limitare la mostra ai dipinti? Raccontiamo l’uomo e l’artista Luca Carboni in modo più ampio’. Non ci è voluto molto per convincermi”.
Il risultato è una mostra che, oltre ai quadri, espone copertine di dischi, testi inediti e oggetti personali che raccontano la storia del cantautore dagli anni ’80 ad oggi. Beatrice, spiega Carboni, “aveva un’intuizione unica e migliorava sempre le cose. Mi ha convinto ad aprirmi al pubblico in modo totale, qualcosa che non avevo mai fatto prima”.
Carboni ricorda Beatrice come un uomo dalla straordinaria capacità di sintesi:
“Diceva sempre che bisogna far capire alla gente cose difficili in modo semplice. Era un grande appassionato di musica, sapeva tutto sulle band degli anni d’oro e aveva una sensibilità incredibile”.
Anche se a una prima impressione poteva sembrare snob, Carboni lo descrive come un uomo profondo e attento: “Ascoltava tutto e tutti, le sue celluline grigie lavoravano a 300 all’ora”.
Tra i ricordi più personali, Carboni sottolinea la sensibilità di Beatrice nei momenti difficili, come quando il cantautore ha affrontato una malattia che lo ha allontanato per un periodo dalla musica. Con affetto e ironia, Carboni ricorda anche un loro scambio sulla canzone “Ci vuole un fisico bestiale”: “Lo stuzzicavo perché era un po’ sovrappeso, e lui rideva sempre.”
Un difetto? Carboni scherza: “Era juventino e non stimava il calcio di Thiago Motta. Diceva sempre: ‘Non è da Juve’.”
Carboni si rammarica per l’ultima occasione mancata di incontrare Beatrice, che avrebbe dovuto partecipare a una conferenza a Bologna intitolata “Metafisico bestiale”: “Non ce n’è stato il tempo, purtroppo.”
La mostra “Rio Ari O“, curata da Luca Beatrice, è ospitata al Museo della Musica di Bologna e sarà visitabile fino al 9 febbraio. È un viaggio intimo e artistico che unisce il passato e il presente di Luca Carboni, arricchito dal tocco inconfondibile di un critico che sapeva valorizzare l’arte con intelligenza e umanità.
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