Attenzione, novità rilevanti: VORTICE POLARE cambia rotta
Il meteo degli ultimi mesi ha suscitato molto interesse a causa dell’alternanza tra un Vortice Polare forte e uno più debole. Questo fenomeno, che si manifesta in alta quota nella regione dell’ARTICO, corrisponde a un sistema di bassa pressione che determina gran parte delle dinamiche meteo invernali dell’emisfero settentrionale. Un Vortice polare particolarmente compatto può […] Attenzione, novità rilevanti: VORTICE POLARE cambia rotta
Il meteo degli ultimi mesi ha suscitato molto interesse a causa dell’alternanza tra un Vortice Polare forte e uno più debole. Questo fenomeno, che si manifesta in alta quota nella regione dell’ARTICO, corrisponde a un sistema di bassa pressione che determina gran parte delle dinamiche meteo invernali dell’emisfero settentrionale. Un Vortice polare particolarmente compatto può influenzare in modo marcato la circolazione atmosferica, mentre un sistema più frammentato può portare a cambiamenti rilevanti del clima su scala globale.
Il termine Vortice Polare indica una massa d’aria fredda che ruota in senso antiorario attorno al Polo Nord. Si tratta di un elemento cruciale per il meteo invernale, poiché interagisce con altri fattori come l’Oscillazione Artica (AO) e l’Oscillazione Nord Atlantica (NAO). Quest’anno, i principali modelli di previsione hanno enfatizzato la presenza di un Vortice polare piuttosto stabile, ma permane incertezza riguardo alla sua evoluzione e a come possa condizionare il meteo di EUROPA, ASIA e NORD AMERICA.
Un Vortice Polare forte è connotato da una circolazione molto compatta e stabile. In questo scenario, il getto polare si muove più rapidamente e rimane confinato nelle latitudini settentrionali, ostacolando la discesa di masse d’aria assai fredde verso settori come l’EUROPA meridionale o il NORD ITALIA. Di frequente, quando si presenta un Vortice polare solido, si associa al meteo mite, ma non è sempre così. Come accaduto recentemente in NORD AMERICA, possono comunque verificarsi intense ondate di gelo anche con un Vortice polare vigoroso. In queste circostanze intervengono diverse dinamiche, tra cui le anomalie di pressione alle alte latitudini e i pattern di oscillazione come l’AO e la NAO.
Un Vortice Polare debole, invece, tende a frammentarsi. Se questo sistema di bassa pressione perde forza, il getto polare rallenta e può deformarsi, consentendo alle masse d’aria artica di scendere a latitudini più basse. Tale fenomeno può provocare, specialmente in EUROPA, improvvise irruzioni di aria gelida, con un brusco abbassamento delle temperature e manifestazioni meteo estreme come nevicate anche a quote moderate. Se il Vortice polare si scompone in modo netto, le ondate di gelo possono interessare ampie aree, influenzando il clima per intervalli prolungati.
Attualmente l’AO è neutra e, stando alle previsioni meteo, dovrebbe mantenersi neutra o leggermente positiva nella prossima settimana. Le anomalie di pressione e altezza geopotenziale sopra la regione dell’ARTICO risultano miste o lievemente negative e non mostrano tendenze a sostanziali variazioni a breve termine. Al contrario, l’NAO è negativa, con anomalie di geopotenziale prevalentemente positive sopra la GROENLANDIA. Secondo i modelli, l’NAO tenderà a passare a valori positivi nelle prossime due settimane, quando le anomalie di altezza diverranno negative in GROENLANDIA.
Questo cambiamento favorirà, secondo le proiezioni meteo, la formazione di anomalie di geopotenziale positive su gran parte dell’EUROPA, a eccezione del MEDITERRANEO occidentale, dove si manterranno anomalie negative. Ne conseguiranno temperature di norma nella media o sopra la norma su gran parte del continente, incluso il REGNO UNITO, mentre le correnti settentrionali porteranno valori termici normali o inferiori ai consueti nei settori sudoccidentali dell’EUROPA durante la settimana in corso.
Nella settimana imminente, l’ASIA sarà influenzata da prevalenti anomalie di geopotenziale positive, ma il consolidamento della dorsale europea sosterrà l’approfondimento delle anomalie negative verso la SIBERIA. Tale configurazione garantirà condizioni meteo con valori termici generalmente nella norma o sopra le medie in gran parte dell’ASIA, salvo la SIBERIA orientale, dove dovrebbero manifestarsi temperature più rigide rispetto ai valori tipici, soprattutto nelle due settimane a venire.
In EUROPA, l’alta pressione risulterà dominante in molte aree. Stando alle più recenti simulazioni meteo, in ITALIA pare sfumare la probabilità di avere un autentico freddo invernale, con alcuni modelli che ipotizzano persino un’anticipazione di clima primaverile già durante febbraio. Si prevede altresì un ritorno di precipitazioni nel NORD ITALIA, con neve in ALPI a partire da 1500 metri di quota, ma senza particolare coinvolgimento di quote basse. Attualmente non si intravedono segnali convincenti di un indebolimento del Vortice Polare tale da determinare intrusioni d’aria artica profonde.
Contestualmente, in NORD AMERICA, si registra l’innalzamento di un’area di geopotenziale positivo sull’ALASKA e sul Golfo omonimo, il che favorisce la formazione di un’area di bassa pressione su CANADA centrale e USA centrali. Successivamente, la saccatura tenderà a spostarsi a est, interessando il CANADA orientale e gli STATI UNITI orientali. Questa evoluzione meteo determinerà temperature nella media o inferiori alla norma negli USA durante questi giorni, mentre l’ALASKA e parte del CANADA sperimenteranno condizioni più miti. Tuttavia, dalla prossima settimana, il freddo dovrebbe investire una porzione ancora più ampia del CANADA, con l’ALASKA che resterà su valori termici superiori alle medie.
L’inverno in corso si è caratterizzato per la contrapposizione tra un marcato riscaldamento canadese e, in particolare, un Vortice Polare a tratti “allungato”. Molti si chiedono quanto a lungo potrà durare questo assetto meteo e se, in seguito, potrebbe verificarsi una fase di indebolimento del Vortice polare. In realtà, alcune delle più intense ondate di gelo verificatesi negli ultimi anni in NORD AMERICA si sono manifestate proprio in presenza di un Vortice Polare solido, il che dimostra come un sistema compatto non comporti necessariamente un clima mite ovunque.
In EUROPA, e in maniera specifica in ITALIA, la situazione rimane complessa. Infatti, possono sopraggiungere fattori improvvisi, come rotture del getto polare, che modificano in modo repentino le previsioni meteo. Al momento, però, prevale ancora la visione di un Vortice polare forte e stabile, con scarse prospettive di irruzioni artiche di grande portata a bassa quota. È quindi probabile che, nelle prossime settimane, si riproduca lo scenario attuale, con temperature spesso nella media o al di sopra e eventuali precipitazioni nevose relegate per lo più a quote medio-alte.
Il meteo conserva comunque un elevato grado di variabilità, e la “sfida” tra il blocco delle alte latitudini e un Vortice Polare robusto non si può ritenere conclusa. Sarà fondamentale monitorare con attenzione l’evoluzione dei principali pattern globali, essendo consapevoli che, specialmente in ambito euro-atlantico, bastano lievi modifiche alle correnti per rivoluzionare le condizioni atmosferiche. Pur trovandoci ancora in piena stagione invernale, non si possono escludere sorprese meteo di fine stagione, ma per ora lo scenario prevalente sembra orientato verso un contesto più mite e, in alcune regioni, già proiettato verso una precoce avvisaglia di primavera.
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