Border – Creature di confine: una fiaba oscura tra natura e identità

I grandi scenari della Svezia fanno da cornice a una storia a cavallo tra fantasy e realismo. Appassionate, Ma che obbliga a riflettere L'articolo Border – Creature di confine: una fiaba oscura tra natura e identità proviene da Montagna.TV.

Jan 17, 2025 - 11:20
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Border – Creature di confine: una fiaba oscura tra natura e identità

“Nel cinema non sono mai stato interessato alle storie in sé, ma più agli estremi che spingono i confini del medium […]. Ciò che mi interessa è osservare la società attraverso la lente di un universo parallelo, e il cinema di genere è il veicolo perfetto per farlo”.
Ali Abbasi su Border – Creature di Confine (2018)

Vincitore del premio Un Certain Regard al Festival di Cannes del 2018,  Border – Creature di Confine (Gräns) del regista iraniano-danese Ali Abbasi intreccia fantasy e realismo per esplorare temi universali di identità e appartenenza.

Connessione con la natura e identità umana: sono questi i due grandi temi di un’opera “di confine” tra generi e prospettive. Con uno sguardo delicato, empatico e originale, Ali Abbasi ci racconta in Border il tortuoso percorso di crescita di due creature fantastiche, le loro scelte di vita. Soprattutto, il film riflette con seri interrogativi sulla moralità dell’essere umano in relazione alle altre creature, mettendoci nella prospettiva di chi – come la protagonista – solitamente è visto come diverso e quindi ritenuto mostruoso.

Ma davvero vogliamo lasciare che soltanto lo sguardo tragga per noi le conclusioni? Quanti e quali sono i confini mentali che ancora dobbiamo abbattere per vivere in armonia con la natura che ci ospita?

I confini dell’identità umana: la trama di Border

Basato sul racconto omonimo di John AjvideLindqvist, Border segue Tina (Eva Melander), un’agente doganale dotata di un olfatto eccezionale, capace di individuare chi nasconde qualcosa. La sua vita prende una svolta inaspettata con l’arrivo di Vore (Eero Milonoff), un individuo enigmatico che sfida le sue abilità e risveglia in lei sentimenti profondi e nuove consapevolezze. Il legame tra Tina e Vore svela una verità sconvolgente: Tina non appartiene al mondo umano. Questa scoperta costringe la protagonista a confrontarsi con la sua identità e con la scelta di vivere nella menzogna o accettare la propria natura.

Tra realismo magico e miti nordici: l’isola di Tjörn

Border si distingue per l’uso del trucco prostetico e degli effetti speciali, che si fondono in modo fluido e continuo con le riprese dal vero, creando un universo immersivo e credibile che definiremmo di realismo magico. La natura gioca qui, ovviamente, un ruolo fondamentale: i paesaggi incontaminati della Svezia, in particolare dell’isola di Tjörn e delle vaste forestedel Paese, diventano un’estensione simbolica della narrazione, richiamando temi di connessione con il mondo naturale e le radici mitologiche dell’umanità. Inoltre i diversi animali selvatici fanno capolino nella storia, essendo attratti dalla natura particolare della protagonista (volpi, alci e cervi in particolare).

Situata lungo la costa occidentale della Svezia, l’isola di Tjörnè la settima più grande del Paese e una meta turistica amata per la sua bellezza naturale. Collegata alla terraferma dal ponte di Tjörnbron, l’isola si distingue per i suoi pittoreschi villaggi di pescatori, le baie rocciose e le spiagge incontaminate. Klädesholmen, un piccolo insediamento sull’isola, è famoso per la produzione di aringhe sottaceto, una specialità svedese. L’isola di Tjörnè stata scelta come location per diverse produzioni cinematografiche e televisive svedesi, ma ancora conserva la sua atmosfera di luogo incontaminato.

Border – Creature di confine (2018) è disponibile per lo streaming su diverse piattafo

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