Branson prepara anche lo sbarco nell’Alta Velocità

Mettere fine al monopolio di Eurostar nella Manica. È l’obiettivo del Gruppo Virgin – stando a quanto riportano fonti di stampa estere – perché dopo il trasporto aereo e le crociere il prossimo passo di Sir Richard Branson è l’approdo nell’Alta Velocità europea: già finalizzato un’ordine di 12 treni veloci. Tra i possibili pretendenti al collegamento tra Londra e il continente europeo anche la startup Evolyn, supportata dalla famiglia spagnola Cosmen, principale investitore di National Express. Continue reading Branson prepara anche lo sbarco nell’Alta Velocità at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Jan 15, 2025 - 15:57
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Branson prepara anche lo sbarco nell’Alta Velocità
Branson prepara anche lo sbarco nell’Alta Velocità

Mettere fine al monopolio di Eurostar nella Manica. È l’obiettivo del Gruppo Virgin – stando a quanto riportano fonti di stampa estere – perché dopo il trasporto aereo e le crociere il prossimo passo di Sir Richard Branson è l’approdo nell’Alta Velocità europea: già finalizzato un’ordine di 12 treni veloci. Tra i possibili pretendenti al collegamento tra Londra e il continente europeo anche la startup Evolyn, supportata dalla famiglia spagnola Cosmen, principale investitore di National Express.

Secondo Euronews, il valore della commessa di Virgin sarà superiore a 500 milioni di sterline, pari a 595,20 milioni di euro. Selezionati finora due fornitori ferroviari, mentre si valutano offerte da aziende come Hitachi, Alstom, Talgo e Siemens. L’accordo dovrebbe essere siglato entro il primo trimestre dell’anno.

Per quanto riguarda i finanziamenti di cui necessita il progetto, dovrebbero aggirarsi sui 1,19 miliardi di euro, quasi 1 miliardo di sterline. «Creare un nuovo operatore attraverso la Manica è un’impresa enorme – ha sottolineato un portavoce del Gruppo Virgin – ma il momento è maturo per il cambiamento. Pensiamo che Virgin sia il marchio giusto per segnalare una nuova era nei viaggi attraverso la Manica, data la sua esperienza pluripremiata nel settore ferroviario e track record per le industrie in fase di risanamento».

«È troppo presto – ha osservato ancora – per confermare ulteriori dettagli. Per ora, il nostro obiettivo è portare la concorrenza sulla rotta, che andrà a beneficio di tutti i passeggeri a lungo termine. Richiedere l’accesso al deposito di Temple Mills, l’unica struttura nel Regno Unito attualmente collegata a HS1 (l’operatore del tunnel sotto la Manica, che gestisce la linea Av), è il logico passo successivo nel processo. Stiamo parlando con Eurostar sull’accesso e non vediamo l’ora di raggiungere un accordo». 

Inattesa che l’Office of Rail and Road (Orr) del Regno Unito si esprima sul fatto se il Paese disponga o meno della capacità di manutenzione necessaria per estendere le operazioni del tunnel sotto la Manica, ecco la posizione di Eurostar, ripresa dal Telegraph: “Il problema essenziale che dobbiamo affrontare non è che Eurostar cerchi di limitare l’accesso, ma il fatto che c’è già spazio limitato disponibile a St Pancras e Temple Mills per soddisfare le ambizioni di crescita di tutti. Abbiamo scritto al nuovo governo, chiedendo il sostegno nella creazione di un quadro che consenta a tutti gli operatori, incluso Eurostar, di investire a condizioni di parità nell’ulteriore espansione della rete“.

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