Interface diventa Hopscotch Tourism: strategia di sviluppo internazionale
Interface Tourism entra ufficialmente nel gruppo internazionale di comunicazione Hopscotch, con il nuovo nome Hopscotch Tourism. Un passo che segna una nuova fase della sua evoluzione ad un anno dall’acquisizione di una partecipazione in Interface Tourism da parte di Hopscotch Groupe. Un cambio di nome che costituisce il segnale di una strategia di sviluppo internazionale ... L'articolo Interface diventa Hopscotch Tourism: strategia di sviluppo internazionale proviene da GuidaViaggi.
Interface Tourism entra ufficialmente nel gruppo internazionale di comunicazione Hopscotch, con il nuovo nome Hopscotch Tourism. Un passo che segna una nuova fase della sua evoluzione ad un anno dall’acquisizione di una partecipazione in Interface Tourism da parte di Hopscotch Groupe. Un cambio di nome che costituisce il segnale di una strategia di sviluppo internazionale che sfrutta i punti di forza di entrambe le organizzazioni. Ne parliamo con Serena Valle, ceo di Hopscotch Tourism in Italia.
Gv: il rebranding rafforza il vostro impegno nei confronti della sostenibilità e del turismo responsabile: come ci si allinea a queste tendenze e come ci si prepara ad affrontare gli eventuali ostacoli futuri?
“Con la crescita della domanda di esperienze autentiche, sostenibili e innovative, il settore si trova ad affrontare sfide e opportunità significative. Noi ci proponiamo di guidare questa trasformazione, offrendo soluzioni di comunicazione che rispondano alle esigenze del viaggiatore moderno, che richiede una comunicazione meno dogmatica e più esperienziale. Ammetto che si tratta di una grande sfida perché è sempre difficile abbinare il turismo alla sostenibilità e anche comunicarlo non è semplice. Si parte sempre dalle intenzioni del cliente. Contiamo sul fatto che questa famiglia allargata ci aiuti ad affrontare questo cambiamento, grazie a divisioni più focalizzate sul tema eventi. Vorremmo fare proprio questo approccio alla sostenibilità attraverso la realizzazione di iniziative, una chiave importante da trasmettere a giornalisti e agenzie. Dobbiamo essere “ambassador” di noi stessi. Per Monte Carlo, ad esempio, abbiamo organizzato degli eventi limitando il carbon foot print e certificandoli. Il focus è il tema della credibilità. Si parla tanto di turismo responsabile, ma il concetto non viene ancora messo a terra nella quotidianità. Comprendere questa parte è già un modo per differenziarsi. Il passaggio deve essere la dimostrazione con i fatti, come la selezione della venue, la creazione di concept specifici, il modo di comunicare”.
Gv: Il futuro delle agenzie di marketing sarà sempre più aggregato e si andrà verso una maggiore specializzazione settoriale?
“Hopscotch Tourism sfrutterà l’esperienza di Hopscotch Groupe in settori quali le relazioni pubbliche, gli eventi internazionali e la comunicazione digitale. In cambio, porterà al gruppo la sua profonda conoscenza dell’industria del turismo, comprese le dinamiche del mercato locale e le tendenze globali dei consumatori.
La nostra è una realtà verticale focalizzata sul mondo travel e nel gruppo entreremo in contatto con svariate altre divisioni. Il valore aggiunto del gruppo permetterà di arricchire l’offerta. Facendo un esempio, la componente lusso del gruppo segue grandi marchi della moda che organizzano eventi per i loro top client e potranno entrare in contatto con i nostri brand alberghieri portando benefici reciproci. Il futuro delle agenzie è nella consulenza, che garantisce valore aggiunto. Grazie a questa alleanza potremo fare il nostro lavoro in modo organico, cavalcando le professionalità forti in altri ambiti”.
Gv: Cosa cambierà negli uffici italiani?
“Management e operatività resteranno gli stessi. Cambieremo fisicamente l’ufficio e andremo in una sede condivisa con Season. Potranno intervenire delle ottimizzazioni e commistioni operative tra i brand. Mi sembra importante sottolineare che ci sarà una crescita anche per le persone che lavorano al nostro interno, grazie ad una gestione del welfare orientata al benessere di chi lavora. Il welfare sarà strutturato in modo ancora più organico di quanto non sia stato fatto finora, con possibilità di carriera e di passaggi ad altri dipartimenti, senza dover lasciare la famiglia”.
Gv: Come l’Ai sta modificando il vostro lavoro?
“Finora nel nostro lavoro in termini di turismo non ci siamo approcciati fortissimamente all’Ai, ma il vantaggio di far parte del gruppo sta anche in questo. Hopscotch ha sviluppato una piattaforma dedicata all’Ai e noi potremo usarla come strumento di lavoro traendo beneficio sia in termini di operatività che di creatività”.
Gv: Quali le prossime sfide e l’evoluzione del business per il settore del marketing e della comunicazione nel turismo?
“Il ruolo dell’intermediazione nel nostro Paese è sempre importante e la gestione marketing trade è fondamentale, ma sta crescendo molto anche il lavoro di pr. Sono certa che almeno per una generazione non si rinuncerà alla consulenza, da qui il focus su come settare le agenzie in termini di tematiche e specializzazione. La distribuzione si rende conto che di fronte ad un cliente sempre più documentato e preparato è chiamata a rispondere ad esigenze specifiche. La nostra sfida è far passare innanzitutto il messaggio del nuovo brand, cavalcando l’onda delle opportunità create dal gruppo grazie alla sua capillarità internazionale, alla varietà d’offerta e alle verticali su cui lavora”.
Chi è Hopscotch Groupe
Hopscotch Groupe è un leader globale nei settori che rappresentano l’“art de vivre”, con agenzie specializzate in cultura, gastronomia, sport, eventi, incentive e cinema. Opera in oltre 60 Paesi con una rete globale di oltre 40 uffici distribuiti nei cinque continenti. “Sebbene queste siano tutte parti integranti dell’industria turistica odierna – commenta in una nota Frédéric Bedin, presidente di Hopscotch Groupe – ci mancava una competenza specifica nel settore turistico stesso. Il turismo è un’industria strategica che richiede una comprensione dettagliata delle dinamiche globali e locali. Con Hopscotch Tourism, non solo consolidiamo la nostra presenza in mercati europei chiave come Francia, Spagna, Italia, Portogallo, Paesi Bassi, Germania, Regno Unito e Scandinavia, ma potenziamo anche la nostra capacità di sviluppare soluzioni innovative e sostenibili che valorizzano la diversità culturale delle destinazioni e rispondono alle aspettative dei viaggiatori”. L.D.
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