Le Pagelle agli inediti di Amici 24 tra poche gioie e tante incertezze

Amici 24, le pagelle ai brani inediti lanciati dai ragazzi. Amici di Maria De Filippi è ormai giunto alla sua 24ª edizione e, tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, i ragazzi della scuola hanno presentato una nuova tornata di inediti. La domanda sorge spontanea: si inizia a intravedere la direzione artistica che […] L'articolo Le Pagelle agli inediti di Amici 24 tra poche gioie e tante incertezze proviene da All Music Italia.

Jan 16, 2025 - 20:02
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Le Pagelle agli inediti di Amici 24 tra poche gioie e tante incertezze

Amici 24, le pagelle ai brani inediti lanciati dai ragazzi.

Amici di Maria De Filippi è ormai giunto alla sua 24ª edizione e, tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, i ragazzi della scuola hanno presentato una nuova tornata di inediti. La domanda sorge spontanea: si inizia a intravedere la direzione artistica che stanno prendendo? Spoiler: mica tanto.

Dopo l’ascolto di queste canzoni, l’impressione è quella di essere punto e a capo per quasi tutti. Anzi, per alcuni sembra addirittura di osservare dei passi indietro. Considerando che il format è pensato come una scuola per artisti, questa situazione appare decisamente anomala.

Il problema principale è l’assenza di una visione d’insieme, di un’identità che renda i ragazzi riconoscibili, come accadeva in passato con artisti come Emma, Alessandra Amoroso, Stash, Irama o Sangiovanni.

Al momento, nessuno degli attuali allievi appare unico o originale. Alcune voci mostrano potenziale per fare grandi cose nei rispettivi generi, ma sembra che vengano utilizzate su canzoni che non valorizzano i loro timbri vocali. Questi brani potrebbero tranquillamente essere cantati da un altro artista di pari livello, senza che questo aggiunga o tolga nulla.

Se si considera che lo scopo di Amici è quello di sfornare talenti destinati a una carriera solida dopo il programma, i presupposti non sono certo rassicuranti.

Andiamo quindi ad approfondire i brani, recensendo non solo i nuovi inediti, ma anche quelli lanciati nei mesi scorsi durante questa 24ª edizione del programma.

Clicca in basso su continua per le pagelle degli inediti di Amici 24.

Le pagelle agli inediti di amici 24

Diego Lazzari – IL CIELO è VIOLA

C’è da dire che, nel seguire i trend, Diego Lazzari è imbattibile. In un momento storico in cui l’afrobeat sta iniziando a esplodere, ecco che lui, sgamatissimo, propone un brano proprio su questa scia.

Se il trend fosse la pizzica, probabilmente Diego Lazzari farebbe la pizzica. Poco importa se il testo è una sagra delle banalità: vanno riconosciuti gli applausi per la capacità di stare dietro alle mode.

Ora però, torniamo seri…

Il brano è brutto, per nulla originale, e privo di qualunque lampo di lucida artisticità. Richiama melodie già sentite e riproposte in lungo e in largo, anche in Italia, nell’ultimo anno. Il testo, purtroppo, non aiuta: la parte più interessante è “faccio il bravo, giuro, anche se non mi credi. Ti passo a prendere, ti risolvo i problemi”.

Questo singolo non funziona. Si augura a Diego Lazzari che, fuori dalla scuola, possa trovare una dimensione nuova e fresca, capace di conquistare davvero il cuore della gente.

Giudizio: Bocciato


Ilan – Sangue Blu

Compitino, nulla più. Molto meglio di tanti altri inediti di questo lotto, intendiamoci, ma niente di memorabile.

Il testo è abbastanza ripetitivo ma non da entrarti in testa, quello è un altro esercizio di stile che non appartiene a questa Sangue Blu, però è supportato da una base up tempo interessante.

Anche per lui il lavoro da fare è tanto, soprattutto sulla scrittura, perché leggere “ora ho un nodo in gola e giro a vuoto su una ruota che va da sola e non vedi che ora il silenzio stona e la verità non ha mai una faccia sola” equivale, grammaticalmente, ad avere una rima baciata che vuole trasformarsi in rima alternata con una sottospecie di chiasmo ma lo fa in malo, malissimo modo.

Si fa ascoltare ma non così a lungo da rimanere impressa.

Giudizio: Orecchiabile


Ilan – Mezzocielo

Il ritornello di questa canzone è molto forte, davvero molto forte. Ilan ha qualcosa di interessante che non è ancora stato tirato fuori e in questo brano si percepisce.

Proprio per questo dobbiamo considerare Mezzocielo come acerbo. Sulla scrittura si può e si deve lavorare molto, sulla parte melodica si deve riuscire a trovare un mondo sonoro che si stacchi da Alfa. Insomma, quella famosa ‘identità artistica’ che citiamo spesso qui ancora non c’è, però si vede che qualcosa c’è.

Giudizio: orecchiabile (di incoraggiamento) 


Luk3 – Parigi in motorino

Una canzone simpatica e piacevole all’ascolto, con quella voglia di synth fine anni ’80 che continua a essere usato – e stra-usato – dalle nuove generazioni di producer.

Il testo è semplice, proprio come l’artista Luk3, che fa esattamente quello che deve fare: inserirsi senza fatica in una playlist qualsiasi e risultare gradevole. Tuttavia, il brano non lascia nulla di più, e forse è proprio questo il problema.

Piccola (grande) nota: per quanti anni ancora dovremo sentire cantare in corsivoe?

Giudizio: orecchiabile


Luk3 – Valentine

La struttura melodica è già stata sentita e risentita milioni di volte negli ultimi due/tre anni, il testo è debolissimo di per sé e, nel totale, sembra più una di quelle canzoni che aggiunge materiale per la viralità social ma a livello artistico non aggiunge nulla alla crescita di Luk3 che può sicuramente fare di più.

In un mondo dove le canzoni sono diventate tutte la copia di loro stesse, approfondire e rendere unici i testi diventa necessario. “Levati ste Louboutin e poi sali sul letto, stanza 263 entri sempre dal retro. Fai piano che altrimenti ci sentono in reception, sei tu la mia Valentine” è virale senza dubbio ma non artistico. Vogliamo diventare Influencer o vogliamo fare musica che resta?

Nel complesso non fai lo skip in streaming se la metti in una playlist con brani random, però difficilmente la ricordi dopo dieci minuti dall’ascolto.

Giudizio: Orecchiabile


Jacopo Sol – Complici

Chi vi scrive queste righe sa bene che non si dovrebbero mai mettere a confronto due artisti, specialmente se inseriti in un contesto come quello di Amici in cui c’è anche una gara, ma è inevitabile farlo in questo caso.

Jacopo SOL in Complici, all’ascolto (e non nelle intenzioni, ci mancherebbe), sembra un wannabe Senza_Cri in Tutto L’Odio. Spiego meglio.

Se in Tutto L’Odio percepiamo la frustrazione e la rabbia per una relazione finita, e lo percepiamo bene, in Complici non arriva lo stesso tipo di delusione seppur i temi delle due canzoni non siano poi così distanti.

C’è, forse, un aspetto che le distingue e che, di conseguenza, modifica anche i due tipi di emozioni ed è la speranza di un ritorno. Che sia proprio questa voglia di tornare ad amare quella persona che non ci fa captare bene la delusione di Jacopo e che fa fermare la ‘rabbia’ fino a un certo punto?

Possibile ma resta il fatto che non c’è la stessa fluidità emotiva né nel testo né nel modo di interpretare queste parole. In poche parole, non arriva.

Giudizio: Bocciata

Clicca su continua per la seconda delle pagelle agli inediti di Amici 24.

Pagelle inediti amici 24

Vybes – Non Mi Passa

Iniziamo subito con la nota più importante di tutti. Love on The Brain di Rihanna è un brano del 2016. Questa Non Mi Passa di Vybes e quella di Riri sono due canzoni perfettamente sovrapponibili.

Un conto è fare una canzone che si avvicini o che ricordi qualcosa, dato che ormai è stato fatto quasi tutto, un altro è creare un brano che prende palesemente la base di un altro e in cui viene cambiato solo il testo.

Tra l’altro, testo molto blando e senza particolari guizzi. Sembra tutto sconnesso, slegato. La voce di Vybes non lega con la base non risultando credibile in questo racconto del ragazzo che vuole stare nel chill ma che non riesce perché si fa condizionare dall’ansia.

Spiace ma no, sarà per la prossima.

Giudizio: Bocciata


Vybes – Standard

Gemitai… ah no, scusate, Vybes. Ricominciamo.

Avete già capito: questa canzone sembra fare a pugni con il concetto di originalità. Spiace dirlo, ma il problema è proprio Vybes. Questo ragazzo cerca di emulare Gemitaiz in tutto e per tutto, ma non è un bene. Magari lo fa inconsapevolmente (anche se dubito), ma il risultato è evidente e non funziona.

La base non è quella di Senza di Me (il brano che Gemitaiz realizzò con Venerus e Franco126), ma l’ispirazione è palese. Mood, reference, ispirazioni: tutto rimanda a qualcosa di già sentito, senza aggiungere nulla di nuovo.

La vera domanda è: chi è davvero Vybes? Esiste una versione inedita e accattivante di lui che possa conquistare il pubblico? Per ora, la risposta sembra essere un secco no.

Giudizio: Bocciata


Deddè – PERIFERIA

Il problema di Deddè è che Petit sia già passato da lì e che sul mercato esista già Geolier. In questo doppio contesto è davvero complicato riuscire a emergere, cosa che senza dubbio gli si augura. Bisogna trovare, però, una propria identità chiara e ben definita e Deddè, in questo momento, non sembra averla ancora trovata e costruita.

Detto questo, questa PERIFERIA ha una sua dignità artistica fino a un certo punto, fin quando non si trasforma in O’ Mar For di Matteo Paolillo.

Ecco, sfruttiamo Deddè (non ce ne voglia) per dire una cosa chiara che riguarda il 90% degli altri cantanti in gara. Questa tornata di inediti di Amici non ha identità che spiccano particolarmente. Non ha quella personalità, tipo Sangiovanni o Angelina, che a primo ascolto dici “è lei/lui”.

Questa canzone è l’ennesima dimostrazione di come si debba lavorare, e vale per tutti non solo per lui, molto di più sulla ricerca di questa unicità rispetto tutto il resto perché fuori dal programma conterà solo quella.

Giudizio: Bocciata


Nicolò – Non Mi Dimenticherò

Nicolò è una delle voci più interessanti di questa edizione, tecnicamente forse tra le migliori delle ultime edizioni. Fargli cantare un brano che sa di cantautorato vecchio e passato di moda da almeno dieci anni non è una scelta felice.

Nicolò è giovanissimo, è fresco, piace trasversalmente a tutti e a tutte le età ma perché invecchiarlo così tanto? Come per Antonia, altra voce tra le più interessanti degli ultimi anni, queste sembrano tutte occasioni perse.

Giudizio: bocciata


Nicolò FILIPPUCCI – Yin e Yang

Anche per Nicolò vale lo stesso discorso fatto prima per Antonia: voce molto bella, una delle migliori, ma sfruttata al 40% delle sue possibilità.

Yin e Yang è una canzone che andava bene, forse, cinque anni fa se non anche di più. Nel 2025 le ballad devono e possono essere qualcosa di diverso, di fresco.

Il testo, poi, sembra un po’ buttato lì. Non c’è quella profondità che ci si aspetterebbe per una voce profonda e un timbro caldo come quello di Nicolò. L’unico guizzo carino è quello del ritornello “come il mare e la città ci stringiamo Yin e Yang“.

Rispetto al marasma generale così tanto sterile artisticamente e piatto musicalmente, questa canzone spicca per la voce del suo interprete.

Giudizio: Orecchiabile


trigNO – A un passo da me

C’è qualcosa in questo brano che non convince del tutto, ed è quel modo di sbiascicare le parole in una cadenza romanesca (anche se sappiamo che non è romano, ma rende l’idea), quasi “cattivo” nelle intenzioni, senza però trovare il giusto supporto nella base musicale.

trigNO scrive bene, non ancora benissimo, ma c’è del potenziale. Tuttavia, i suoi testi meriterebbero basi più potenti, più esplosive, più ampie. Il suono dovrebbe avvolgere l’ascoltatore, ma qui sembra esserci una paura di osare, che limita il risultato complessivo.

Osa, trigNO, devi osare e buttarti, perché hai tutte le carte in regola per fare qualcosa di speciale.

Giudizio: Orecchiabile


TrigNO – Maledetta Milano

Una classica canzone pop d’amore melodicamente dove la protagonista non è una donna, non è un uomo ma è l’anima di una città complicata, soprattutto negli ultimi tempi, come Milano.

C’è un messaggio, c’è un racconto, c’è vita vissuta (o almeno così traspare) e questi ingredienti si sposano bene nel testo. Si poteva e doveva fare di più, molto di più sul ritornello e sullo special che sembrano quasi banalizzare delle ottime strofe da 8 in pagella ma tutto sommato il discorso fila dall’inizio alla fine.

Ha chiuso pure il tabaccaio ha detto che quest’anno è dura
Che quest’anno è tosta
La coscienza pulita a chi le mani se le sporca

Milano è davvero così e chi la vive o l’ha vissuta negli ultimi anni lo sa.

Giudizio: Consigliata


chiamamifaro – Perché?

L’esordio con un inedito di chiamamifaro, al secolo Angelica Gori, all’interno della scuola rimane coerente con quanto aveva già proposto sul mercato in passato.

L’influenza di artisti come i Pinguini Tattici Nucleari e di Riccardo Zanotti è evidente, percepibile nella costruzione delle melodie e nella struttura del brano. Frasi come “litigavamo come gli USA con Cuba” rappresentano la perfetta sintesi di questa ispirazione: un mix di indie e pop che si traduce in immagini semplici e immediate, sfociando in temi universali come l’amore e la condivisione di emozioni.

La vera domanda, però, è: perché chiamamifaro sembra aver fatto passi indietro dal suo ingresso in casetta, quando le sue potenzialità sono chiaramente enormi?

Brani come Se parlo di te, Hiroshima (con i piazzabologna), e pezzi più energici come Domenica sembrano appartenere a un’altra artista. E invece, è sempre lei.

Giudizio: orecchiabile.


chiamamifaro – O.M.G.

Premessa su questa canzone: sembra, stando a quanto è emerso, che questa canzone avrebbe dovuto chiamarsi Amarcord e che, stando ai commenti apparsi sui social, sarebbe stato chiesto di modificarlo in O.M.G. per non distrarre dal brano di Sarah Toscano scelto per Sanremo 2025.

Tesi non supportata e supportabile per tre motivi: primo, non esistono prove a sostegno. Secondo, se così fosse allora chiamamifaro avrebbe dovuto cambiare anche O.M.G. dato che è il titolo del brano di Sanremo Giovani di Mew. Terzo, questo brano era stato scritto e presentato molto prima che si sapesse di quello di Sarah Toscano.

Detto ciò, entrando nel dettaglio dell’analisi del brano partendo dal principio che chi conosce la musica di chiamamifaro da molto prima della sua partecipazione ad Amici sa bene che questo è un tipo di brano nelle sue corde.

Il fatto che lei lo interpreti bene e lo canti bene significa che sia un bel brano? Possiamo dire che non è brutto, questo sì. E’ una via di mezzo tra l’allegria di una canzone pop leggera e senza pretese e il così tanto usato (o abusato) termine ‘cringe’.

Sì, lo usiamo qui come termine perché è presente anche nel testo di questo inedito.

Perché sì, questa canzone non ha pretese, è una canzone che ascolti e che magari ti strappa il sorriso, e forse era proprio quello l’intento originale. Dall’altro lato è un brano che rischia di fare il giro su se stesso e diventare fuoriluogo e per un’artista come chiamamifaro si può puntare molto più in alto di così.

Ok, si punta sul ricordo con il Moonwalk di MJ, la citazione a Ritorno al Futuro, lo zaino Eastpak, le foto con Retrica, i One Direction. L’idea è carina ma sembra più una trovata a effetto banalotta con elementi diversi tra loro, anche appartenenti a epoche storiche completamente diverse, che non trovano un punto di congiunzione chiaro.

Per una che ha realizzato un EP di buon livello come Default, questo è un passo indietro. Non da buttare, anzi, ma è un passo indietro

Giudizio: Orecchiabile

Clicca in basso su continua per le ultime pagelle agli inediti di Amici 24.

Amici 24 pagelle inediti

Antonia – Giganti

Antonia ha fatto il suo ingresso ad Amici trasudando R&B da ogni poro, un tratto distintivo che aveva fatto ben sperare. Tuttavia, con l’arrivo dell’inedito, sembra essere diventata un’altra artista, più vicina al mondo di Elodie che al proprio.

Perché questa scelta? Su Antonia si potrebbero spendere parole meravigliose per il suo timbro vocale e la bravura nel canto, ma se continua a proporre brani che non mettono in luce ciò che la sua voce può davvero fare, il potenziale resta inespresso.

Attenzione, non si tratta di negare le sue scelte: se come artista vuole esplorare il pop melodico, è assolutamente libera di farlo. Tuttavia, ascoltandola, è evidente che potrebbe diventare la futura N.1 dell’R&B femminile in Italia.

Glielo si augura, perché la strada per emergere con la sua unicità è tutta nelle sue mani.

Giudizio: Bocciata


Antonia – Dove ti trovi tu

Prima domanda: perché cantare una canzone pop se la tua voce è palesemente R&B e può essere valorizzata molto ma molto di più con ben altre cose?

Seconda domanda: perché creare e cantare una canzone che poteva andare bene per il pop melodico del 2014 se siamo nel 2025?

Questo brano sa di vecchio, stantìo e se consideriamo che a cantarlo c’è una delle voci più interessanti di questa edizione sembra quasi un’occasione persa.

Antonia ha 20 anni, solo 20 anni e ha una voce che potrebbe creare mondi musicali vicini a quelli di una SZA, di una Kehlani e di tante altre e invece ci si perde nel tentare un avvicinamento al mondo artistico, tra l’altro già ampiamente battuto e conosciuto, di quella Elodie che cose del genere le ha proposte anni e anni fa.

Si spera in un futuro migliore perché il presente, con questa canzone, è debole.

Giudizio: Bocciata


MOLLENBECK – MALE

Qualcuno dica a Mollenbeck che Blanco già esiste. E’ questo che viene da pensare e dire ascoltando questa canzone. Attitude, modo di cantare, timbro, tutto già sentito.

La base up tempo è trita e ritrita sulla falsa riga di Notti In Bianco, ma senza avere né la stessa originalità né guizzi nel testo.

Se ancora, nel 2025, dobbiamo sentire “E ti porto un po’ più su sulle stelle dove il cielo è sempre blu” vuol dire che siamo molto lontani dall’avere una strada da prendere che possa portare verso orizzonti luminosi.

Nient’altro da aggiungere.

Giudizio: Bocciata


Senza_Cri – Madrid

E’ l’unica con le idee chiare lì dentro, è evidente. E’ l’unica che propone qualcosa che la rende riconoscibile tra la folla, l’unica che prova a fare qualcosa che riesca a mescolare perfettamente i due ingredienti a disposizione: musica e voce.

La sua timbrica è perfetta per ciò che canta e questa Madrid lo conferma. Certo, non stiamo parlando del brano che cambierà le sorti della musica italiana e questo è evidente, però non risulta fastidioso o noioso all’ascolto come tante altre cose che sono state proposte.

Giudizio: Consigliata


Senza_Cri – Tutto l’Odio

Testo, melodia, ritmo incalzante, passione nel raccontare. Questo inedito di Senza_Cri è, semplicemente, completo in ogni singola parte.

Si percepisce la rabbia, la delusione per una storia finita e anche in malo modo, la frustrazione per come siano andate le cose è lampante e questo modo di cantare che, sul finire dei ritornelli, si trasforma quasi in urlo liberatorio è l’esegesi di una verità, la sua verità, che diventa realtà anche per chi ascolta.

Ecco cosa deve tornare a fare la musica nel 2025: far immedesimare nel racconto chi ascolta e non è un obiettivo semplice da raggiungere. Solo chi ha davvero qualcosa da dire, quella cosa che possiamo chiamare ‘esigenza’, riesce nella prova.

Senza_Cri riesce, anche agevolmente, supportata da una melodia che valorizza questo incedere potente e rabbioso dell’anima. La migliore di questa tornata?

Giudizio: Golden

Appuntamento nei prossimi con nuove pagelle sugli inediti di Amici 24 che verranno rilasciati, probabilmente, ad aprile.

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