Meteo: Dopo il Maltempo arriva l’Alta Pressione: cosa ci aspetta

Cerchiamo di esaminare insieme quello che sarà il meteo da qui alla fine del mese. Almeno sino al 20 di gennaio, secondo i principali modelli di calcolo, avremo una situazione di blocco scandinavo, cioè di un blocco anticiclonico situato ai limite del circolo polare artico, che continuerà a favorire il deflusso di aria fredda in direzione del Mediterraneo centrale, dove le temperature rimarranno in un primo tempo inferiori alla media (lento rialzo sul finire di questa settimana).

Il mare dal canto suo, sovrastato dall’aria fredda, reagirà determinando condizioni di maltempo, che per quanto riguarda la nostra Penisola favoriranno condizioni di piovosità superiori alla media sulla Puglia, la Basilicata, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna. 

Tra il 16 e il 20 di gennaio appunto, un insidioso vortice mediterraneo porterà piogge intense e persistenti sulle nostre due Isole Maggiori e sul comparto ionico. Su tali zone si attendono cumulati localmente sino a 300/400 mm in 72 ore. Prestare la massima attenzione.

Sempre in prevalenza secco invece al Centro e al Nord Italia per via delle anomalie opposte, quelle anticicloniche.

Nella Settimana successiva, dal 20 al 27 di gennaio, si avrà probabilmente un cambiamento di fase delle correnti, con il tramonto dell’anticiclone scandinavo in favore delle correnti atlantiche. 

Passeremo infatti ad un regime di Nao positiva, che in poche parole significherà che le correnti perturbate dopo essere penetrate sin verso la Penisola Iberica e l’Africa nord occidentale, risaliranno di latitudine per poi sfilare sul nord Europa, lasciando il Mediterraneo sotto condizioni maggiormente anticicloniche.

In questo quadro, l’Italia verrebbe solo marginalmente lambita dalle code periferiche delle eventuali perturbazioni e soffrirà di una piovosità piuttosto deficitaria, prossima o appena inferiore alle medie del periodo.

Una decisa scaldata si avrà per ciò che concerne le temperature, dove una volta cessato il flusso freddo continentale, si porteranno su valori decisamente più temperati.

Insomma, per capirci, in questa fase finale di gennaio, il meteo invernale non riuscirà a ruggire, non riuscirà a tirar fuori gli occhi della tigre, con tutto il rispetto di quelli della merla, come invece ci si aspetterebbe.

Ci ritorneremo.

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