Meteo: grande neve in arrivo in Val Padana, ecco le date chiave
La seconda parte dell’Inverno potrebbe mostrare il meglio del suo repertorio, con meteo che potrebbe riservare nevicate più diffuse anche in pianura. Una delle nevicate maggiori di questo secolo potrebbe colpire la Val Padana entro fine Gennaio, con ritorno ad un panorama unico che manca da anni. Può sembrare un’esagerazione, ma ricordiamo che […] Meteo: grande neve in arrivo in Val Padana, ecco le date chiave
La seconda parte dell’Inverno potrebbe mostrare il meglio del suo repertorio, con meteo che potrebbe riservare nevicate più diffuse anche in pianura. Una delle nevicate maggiori di questo secolo potrebbe colpire la Val Padana entro fine Gennaio, con ritorno ad un panorama unico che manca da anni.
Può sembrare un’esagerazione, ma ricordiamo che le nevicate in Val Padana dal 2000 ad oggi si sono sensibilmente ridotte, fino a sparire quasi completamente nell’ultimo decennio. Chiaramente su questo incide il fatto che sta diventando un evento più raro, a causa di un insieme di combinazioni sfavorevoli.
Il fenomeno della neve in pianura del Nord richiede un insieme di fattori atmosferici diversi dal resto d’Italia. Quando l’incontro tra aria fredda e umidità avviene in modo ideale, i fiocchi di neve riescono a raggiungere dolcemente il suolo senza fondersi. Forse per il cambiamento climatico, ciò avviene con più difficoltà.
La necessità di un cuscinetto freddo
Ne avrete sentito parlare, ma il freddo nei bassi strati è essenziale per una nevicata significativa. Questa massa d’aria gelida, spesso alimentata da correnti settentrionali o orientali, mantiene le temperature prossime o inferiori allo 0 °C. Naturalmente in quota ci deve essere un sovrascorrimento umido.
Queste sono le condizioni ottimali per l’attecchimento della neve al suolo, specie se la precipitazione è duratura. Un esempio tipico si osserva quando una perturbazione si scontra con questa aria fredda, generando fiocchi asciutti e leggeri, detti “farinosi”, diversi dalla cosiddetta neve umida o bagnata.
C’è sempre un delicato equilibrio tra temperatura, umidità e dinamiche atmosferiche, sempre più difficile da realizzarsi. La temperatura al suolo deve mantenersi costantemente vicina a 0 °C, con un flusso continuo di aria fredda nei bassi strati che alimenta il cuscinetto padano, senza troppa ingerenza mite al di sopra.
La neve può cadere, più raramente, anche in assenza di un solido cuscinetto freddo. Questo avviene quando una forte irruzione di aria gelida da est, molto gelida anche in quota, può scatenare turbolenze tali da generare neve fino al piano. Un esempio è quello del 13 Dicembre 2001, quando cadde neve turbinosa.
Futuro incerto, ma la speranza neve è più concreta che mai
Gli scenari previsti per la seconda parte del mese di gennaio rimangono in evoluzione, ma il potenziale per una nevicata epocale in Val Padana non è scongiurato. La combinazione di fattori come il raffreddamento progressivo e il possibile arrivo di masse d’aria gelida orientale potrebbe creare le condizioni ideali.
Bei prossimi giorni sembra configurarsi la possibile persistenza di freddo nei bassi strati, che potrebbe essere alimentato da un’irruzione polare attorno al 23-25 Gennaio. A seguire potrebbero riaffacciarsi le correnti atlantiche, con la Val Padana che potrebbe essere coperta candidamente dal manto bianco.
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