Meteo, SVOLTA a Gennaio: dove cadrà la NEVE entro fine mese

Un significativo cambiamento meteo si profila sull’Europa nella terza decade di gennaio, con l’alta pressione che ha dominato l’Europa centrale e settentrionale nelle ultime settimane in fase di indebolimento.

Il maltempo mediterraneo, già in azione sulle regioni meridionali e insulari italiane, si intensificherà tra il 19 e il 20 gennaio, mettendo ulteriormente sotto pressione il sistema anticiclonico.

La svolta decisiva è attesa per la metà della settimana successiva, quando una perturbazione atlantica si avvicinerà all’Italia. Sebbene l’anticiclone non verrà completamente smantellato, il suo spostamento verso l’Europa orientale aprirà la strada a un flusso di correnti occidentali più instabili.

Questo nuovo assetto meteorologico porterà un aumento significativo delle precipitazioni, in particolare sulle regioni settentrionali e sulla Toscana. Le mappe previsionali mostrano una probabilità elevata di piogge in queste zone, mentre il resto del paese, compreso il Meridione, potrebbe godere inizialmente di condizioni più clementi.

Tuttavia, con il passare dei giorni, il maltempo si estenderà progressivamente a gran parte della penisola. Le proiezioni indicano un incremento generalizzato della probabilità di precipitazioni su tutto il territorio nazionale, segnando la fine del periodo di stabilità atmosferica.

Per quanto riguarda le nevicate, le correnti atlantiche, pur portando maltempo, non saranno particolarmente fredde. Il clima in Italia si manterrà complessivamente mite, con il freddo più intenso confinato nel nord-est europeo.

Di conseguenza, le nevicate si concentreranno principalmente sulle Alpi, a quote medio-alte, con possibili sconfinamenti a quote inferiori a seconda dell’ondulazione delle correnti.

È importante notare che queste previsioni hanno un buon grado di affidabilità fino al 25 gennaio, mentre per i giorni successivi l’incertezza aumenta, soprattutto per le regioni settentrionali.

Tuttavia, è importante sottolineare che l’affidabilità tende a diminuire per i giorni successivi, in particolare per le regioni settentrionali.

Questa incertezza è legata alla complessità dei modelli previsionali su scala europea, influenzati da dinamiche atmosferiche in continua evoluzione.

Mentre il Centro-Sud potrebbe continuare a risentire degli effetti della “Porta Atlantica” aperta, con un prolungato afflusso di perturbazioni, le regioni del Nord vedranno una maggiore variabilità e possibili cambiamenti meteo difficili da prevedere con largo anticipo.

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