Norma sui rimborsi aerei e no ai travel ban: le richieste di Asta a Trump

Asta ha inviato una lettera alla nuova amministrazione Trump, delineando una serie di priorità, che vanno dallo scoraggiare i divieti di viaggio alle preoccupazioni riguardanti la norma sui rimborsi dei biglietti aerei. A riportare la notizia è Travelweekly.

I travel ban di Trump

Durante la campagna elettorale, Donald Trump ha promesso di ripristinare i travel ban. Il divieto di viaggio originale del 2017, che vietava i viaggi da sette Paesi a maggioranza musulmana per 90 giorni, ha suscitato una forte opposizione da parte del comparto travel, preoccupato per le ripercussioni sul turismo in entrata. Il presidente Joe Biden – quando è entrato in carica -, ha revocato i divieti con un ordine esecutivo.

Sempre nel 2017, il ceo di Asta, Zane Kerby aveva sottolineato come il divieto di Trump avesse suscitato “una grande incertezza nel settore dei viaggi”, preoccupazione che persiste ancora oggi.

“Qualsiasi restrizione sui viaggi da, verso o all’interno degli Stati Uniti creerebbe un’enorme incertezza in un settore che è altamente vulnerabile – sottolinea Kerby nella lettera -. Inoltre, influenzerebbe negativamente la posizione del nostro Paese nel mercato dei viaggi internazionali”.

La norma sul rimborso aereo

Asta ha espresso nella sua lettera la propria preoccupazione sul fronte dei rimborsi dei biglietti aerei. Come previsto da una norma del Dipartimento dei trasporti, entrata in vigore il 28 ottobre, il fornitore di biglietti aerei è tenuto a pagare i rimborsi ai clienti in caso di voli cancellati o modificati. Sebbene le agenzie di viaggi spesso non siano i venditori ufficiali dei biglietti aerei, lo sono quando acquistano posti aerei in blocco per gruppi numerosi. Il timore di Asta è che il canale agenziale non sia in grado di pagare i rimborsi, mettendo così a rischio la propria attività.

La norma non stabilisce come le compagnie aeree debbano rimborsare gli agenti che vendono i biglietti, né stabilisce una tempistica entro cui farlo. Un’altra regola del Dot specificava che le compagnie dovevano fornire i rimborsi “prontamente”, ma non stabiliva una tempistica.

Le richieste di Asta

Asta ha chiesto alla nuova amministrazione Trump di modificare la norma, inoltre ha suggerito che alle compagnie aeree vengano concessi sette giorni per rimettere il pagamento alle agenzie di viaggi fornitrici e che alle agenzie vengano concessi altri sette giorni per rimborsare i clienti.

Asta ha inoltre chiesto alla nuova amministrazione di implementare una disposizione che consenta al Dot di semplificare la “divulgazione offline” delle tariffe aeree ai consumatori che prenotano viaggi aerei. Tali informative devono essere effettuate in anticipo quando i viaggiatori prenotano biglietti aerei in modo non elettronico, ad esempio di persona o al telefono.

Tra le altre richieste avanzate c’è anche la semplificazione della normativa Ic per classificare i lavoratori come dipendenti o collaboratori indipendenti. Nel gennaio 2024, il Dipartimento del Lavoro ha emanato nuove norme sui circuiti integrati, modificando il modo in cui vengono classificati. Secondo Asta le nuove regole hanno portato incoerenze e confusione, da qui la richiesta di tornare alle norme del 2021 istituite durante la prima amministrazione Trump, che semplificano la classificazione a due fattori principali: la natura e il grado di controllo individuale sul lavoro e le opportunità individuali di profitto o perdita. Inoltre, ha chiesto all’amministrazione un unico standard per determinare lo status di un lavoratore in tutte le agenzie federali.

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