Scarabocchi: Lupo e Giovannelly raccontano l’inquietudine di una generazione

Nel loro nuovo EP Scarabocchi (Sins Records), Lupo e Giovannelly trasformano in musica il caos delle emozioni, costruendo un progetto che sembra uno specchio delle contraddizioni di una generazione. Sei tracce che non mirano alla perfezione ma che, proprio come un foglio scarabocchiato, portano suoni e parole a fior di pelle. Lupo, con la sua […] The post Scarabocchi: Lupo e Giovannelly raccontano l’inquietudine di una generazione appeared first on Indielife.it - Magazine indipendente dedicato agli artisti emergenti.

Jan 14, 2025 - 15:14
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Scarabocchi: Lupo e Giovannelly raccontano l’inquietudine di una generazione

Nel loro nuovo EP Scarabocchi (Sins Records), Lupo e Giovannelly trasformano in musica il caos delle emozioni, costruendo un progetto che sembra uno specchio delle contraddizioni di una generazione. Sei tracce che non mirano alla perfezione ma che, proprio come un foglio scarabocchiato, portano suoni e parole a fior di pelle.

Lupo, con la sua scrittura tagliente, sembra parlare direttamente a chiunque abbia mai provato a fare ordine tra fragilità e ambizioni. Giovannelly, invece, dipinge il paesaggio sonoro come un caleidoscopio che mescola strumenti acustici, beat pulsanti e pennellate elettroniche. Il risultato? Una collezione di brani che ti fanno sentire capito, ma non consolato: Scarabocchi non offre risposte, solo empatia.

Si parte con BLOCCAMI!, un pezzo nervoso e ritmato che racconta con ironia e rabbia la fatica di liberarsi da una relazione tossica. Il ritornello è una liberazione urlata, un “manifesto di indipendenza emotiva” che lascia il segno. Poi c’è Dove(?), più intimo e riflessivo: una ballata che si muove tra elettronica e pop, esplorando la solitudine con una leggerezza che ti spiazza. Non c’è autocommiserazione qui, solo lo spazio per lasciar scorrere i pensieri.

Alibi è il momento in cui il duo cambia registro: una critica feroce alle dinamiche distruttive della società contemporanea. Il brano, con i suoi contrasti tra acustico ed elettronico, sembra una corsa contro il tempo, un’esplosione di energia che non lascia spazio per restare fermi. E poi arriva Buio, una discesa lenta e ipnotica dentro i pensieri più oscuri. Qui, il sound ti avvolge e si spezza, alternando momenti di sospensione e crescendo intensi.

Ma è con NSMC (Non siamo mica computer) che Lupo e Giovannelly si fanno davvero diretti. Il pezzo è un pugno nello stomaco, una denuncia contro la superficialità delle connessioni digitali. Tra una base incalzante e un testo che non fa sconti, ti trovi a pensare a quanto della tua vita sia stato semplificato e ridotto. A chiudere l’EP, Educato porta un’ironia che brucia, affrontando il conformismo con un sarcasmo che non ti aspetti, mentre la produzione ti trascina in un’atmosfera surreale e quasi cinematografica.

Scarabocchi non è un EP che ti coccola o ti lascia passivo. È crudo, è vivo, è un’esperienza che si fa spazio tra i ricordi di serate, delusioni e piccole vittorie. È musica per chi cerca un riflesso delle proprie inquietudini senza bisogno di una morale. Lupo e Giovannelly dimostrano di non voler seguire regole predefinite: il loro lavoro è un invito a guardare oltre, senza paura di sporcarsi le mani.

Se volete qualcosa che vi scuota, che vi parli con sincerità, ma senza pietà, Scarabocchi è esattamente ciò che stavate aspettando.

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