INTERVISTA | Libera l’immaginazione con i Tendha
Quello dei Tendha è un invito a liberare l’immaginazione e a riconnettersi con il bambino che è in noi: un disco che si trasforma in una riflessione sull’importanza dell’immaginazione nella nostra vita, passando i confini di genere, stratificandosi di influenze e suggestioni in un tempo di algoritmi ed etichette. Abbiamo intervistato Fabrizio, founder di questo progetto sopra le righe […] L'articolo INTERVISTA | Libera l’immaginazione con i Tendha proviene da Blog della Musica.
Quello dei Tendha è un invito a liberare l’immaginazione e a riconnettersi con il bambino che è in noi: un disco che si trasforma in una riflessione sull’importanza dell’immaginazione nella nostra vita, passando i confini di genere, stratificandosi di influenze e suggestioni in un tempo di algoritmi ed etichette. Abbiamo intervistato Fabrizio, founder di questo progetto sopra le righe e che non riusciamo a incastrare in nessun genere.
L’album di debutto dei Tendha, dal titolo Soap doesn’t exist because it can’t be told, disponibile da venerdì 17 gennaio 2025, in distribuzione Believe Music Italy. Eccovi il racconto…
Tendha è il tuo unico progetto che ti vede anche come leader e compositore? Ne hai avuti altri durante il tuo percorso da musicista?
Tendha è il primo progetto musicale che seguo come referente, ma durante il mio percorso musicale ho sperimentato con diverse sonorità e collaborato con tanti altri artisti. Attuale collaboro in una ventina di progetti musicali con la quale mi capita di poter portare il mio contributo compositivo. Ma è con i Tendha che ho trovato la mia voce più autentica. La passione per le colonne sonore dei videogiochi 8 bit è un filo conduttore che mi accompagna da sempre e mi ha portato a seguire questa band.
Qual è il significato del nome “Tendha”, il nome di questa band che hai fondato, decisamente particolare?
Il nome, ispirato al mondo dei videogiochi, in particolare alla serie Final Fantasy, evoca l’idea di un luogo protetto e accogliente, dove dare libero sfogo alla creatività. Proprio come l’oggetto “Tent”, il nostro progetto è un rifugio per le nostre idee e un punto di incontro per le nostre energie creative.
Ascolta i Tendha su Spotify
Com’è partito tutto? Ci racconti quei primi giorni?
Da sempre affascinato dalle colonne sonore 8-bit, ho intrapreso con Mariano Ciotto (voce e synth) un progetto ambizioso: ricreare in chiave acustica le sfide tecniche che i compositori di quel periodo affrontavano. Trovare musicisti disposti ad accettare questa sfida è stata un’impresa, ma a febbraio 2020 siamo finalmente riusciti a formare la band definitiva.
Conoscevi già i ragazzi che ti accompagnano in quest’avventura? Anche loro sono appassionati di videogiochi o hai dovuto “educarli”?
Ci siamo conosciuti all’interno di altri progetti musicali e abbiamo subito trovato una grande sintonia. La passione per la musica e l’idea di creare qualcosa insieme ci ha spinti a formare i Tendha.
La passione per i videogiochi è un elemento che ha influenzato il nostro progetto, ma non è un requisito indispensabile per far parte dei Tendha. Ognuno di noi porta al gruppo le proprie esperienze e passioni, e proprio questa diversità ci permette di creare la nostra musica. Ci siamo influenzati a vicenda, condividendo le nostre scoperte musicali e le nostre idee creative.
Com’è organizzato il tuo live? Con che set riproponete i brani di “Soap doesn’t exist because it can’t be told”?
I concerti dei Tendha sono pensati come un momento di condivisione e di celebrazione della musica, un po’ come riunirsi attorno a un falò o festeggiare insieme. Vogliamo creare un’atmosfera autentica, dove pubblico e band possano interagire liberamente, senza filtri e senza seguire le mode del momento. Proiettiamo vecchi videogiochi 8-bit e riproponiamo i brani in modo più fedele possibile all’originale, utilizzando synth che ricreano i suoni tipici di quell’epoca.
Hai mai avuto voglia di collaborare con altri artisti o altri progetti musicali, per unire le forze e cercare di forzare la barriera della musica indipendente, costretta a rimanere spesso “sotterranea”?
Tutti coloro che hanno collaborato con noi, in modo più o meno intenso, condividono un tratto comune: la capacità di portare positività e benessere. Collaborare con altri artisti è un’esperienza che arricchisce sempre e sono sempre aperto a nuove sinergie creative.
Avere un’etichetta, per un genere come il tuo, cambierebbe effettivamente qualcosa sul vostro percorso?
Le nostre influenze sono molteplici e spaziano dal jazz alla musica elettronica, passando per il pop e la musica sperimentale. Non ci sentiamo strettamente legati a un genere specifico. Vogliamo mantenere la nostra indipendenza artistica e continuare a fare musica che ci appassiona senza per forza seguire le logiche del mercato. L’importante è che il nostro messaggio arrivi alle persone e che la musica possa continuare a essere uno strumento di ispirazione e di cambiamento.
Social e Contatti
- Instagram: https://www.instagram.com/tendha.official/
- Streaming: https://bfan.link/soap-doesn-t-exist-because-it-can-t-be-told
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