Meteo: da Giovedì 16, CICLONE, rischio MALTEMPO estremo in queste regioni

L’Italia sta vivendo una fase meteo estremamente dinamica, passando da un freddo artico intenso a un maltempo alluvionale che potrebbe colpire duramente le regioni meridionali e insulari. L’arrivo di un ciclone mediterraneo promette di cambiare radicalmente lo scenario climatico nella seconda metà della settimana.

Freddo artico e neve a bassa quota

L’ondata di freddo artico proveniente dai Balcani ha portato un netto calo delle temperature su gran parte del Paese, con nevicate che hanno interessato non solo le montagne, ma anche aree collinari e pianeggianti, soprattutto al Centro-Sud. Questa situazione è stata causata da un vortice di bassa pressione situato sul Mar Ionio, che ha favorito l’afflusso di ulteriori impulsi di aria gelida da est.

Le regioni maggiormente colpite sono state quelle meridionali, come la Calabria, la Sicilia, e in parte anche il Centro Italia, dove l’instabilità ha portato piogge e nevicate localmente abbondanti. Tuttavia, la vera novità risiede nella persistenza di questo vortice e nella sua possibile evoluzione verso un ciclone più intenso.

Un anticiclone che blocca le perturbazioni

Sul piano meteorologico europeo, un esteso anticiclone si è ormai insediato sull’Europa Centro-Settentrionale, creando una configurazione di blocco. Questa struttura di alta pressione ostacola il normale movimento delle perturbazioni, costringendo la bassa pressione sul Basso Mediterraneo a rimanere quasi stazionaria.

L’interazione tra l’anticiclone e il vortice ionico potrebbe prolungare l’instabilità per diversi giorni, alimentata da nuove incursioni di aria fredda provenienti da est. Questo scenario crea le basi per un ulteriore peggioramento, con una nuova ondata di maltempo prevista a partire da Giovedì 16 Gennaio.

Un nuovo ciclone mediterraneo in arrivo

La seconda metà della settimana vedrà un cambiamento significativo. Un nuovo impulso di aria fredda orientale entrerà in conflitto con una massa d’aria più mite e umida proveniente dal Nord Africa, che risalirà attraverso la Libia. Questo scontro genererà un ciclone mediterraneo, con un minimo di pressione che si approfondirà tra la Tunisia e i Canali di Sardegna e Sicilia.

Le conseguenze di questa evoluzione saranno particolarmente critiche per le regioni del Sud Italia e le Isole Maggiori. Sardegna, Sicilia, Calabria ionica e parte della Puglia rischiano di essere investite da piogge intense e persistenti, con accumuli significativi che potrebbero provocare alluvioni e frane nelle aree più vulnerabili.

Temporali, vento forte e mareggiate

Oltre alle piogge torrenziali, si prevedono anche temporali violenti, accompagnati da venti sostenuti provenienti dai quadranti orientali. Il Mar Ionio e il Canale di Sicilia saranno particolarmente esposti, con il rischio di mareggiate lungo le coste più esposte.

La neve, che ha caratterizzato i giorni precedenti, sarà relegata alle sole alture più elevate, poiché l’arrivo di aria più calda di origine nord-africana innalzerà notevolmente la quota neve.

Il resto d’Italia: stabilità grazie all’anticiclone

Mentre il Sud e le Isole saranno alle prese con il maltempo, il resto del Paese beneficerà dell’azione stabilizzante dell’anticiclone. Al Nord Italia e in parte del Centro, il clima sarà più mite e asciutto, con un graduale rialzo delle temperature rispetto ai giorni scorsi. Tuttavia, l’assenza di precipitazioni non deve far abbassare la guardia, poiché l’evoluzione meteorologica potrebbe riservare ulteriori sorprese nei giorni successivi.

Attenzione alle criticità al Sud

Questa nuova fase di maltempo al Sud Italia potrebbe essere particolarmente insidiosa. Le regioni già colpite dalle piogge dei giorni precedenti si troveranno ad affrontare ulteriori apporti di acqua, aumentando il rischio di allagamenti e dissesti idrogeologici.

Le autorità locali e i cittadini sono invitati a prestare massima attenzione alle condizioni meteo e a seguire gli aggiornamenti costanti, soprattutto nelle aree più a rischio. Il ciclone mediterraneo, con la sua energia, potrebbe restare attivo per diversi giorni, rendendo la situazione meteo particolarmente critica per molte zone del Meridione.

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