Meteo febbraio: GELO in arrivo o falsa allerta
L’inverno di quest’anno si è distinto per un andamento meteorologico che, fino a oggi, ha lasciato molti insoddisfatti. Le precipitazioni sono risultate scarse, la neve si è limitata quasi esclusivamente alle Alpi, e il clima ha mostrato un volto decisamente lontano dalla normalità stagionale. Ora, però, siamo a febbraio, il mese conclusivo della stagione invernale, […] Meteo febbraio: GELO in arrivo o falsa allerta
L’inverno di quest’anno si è distinto per un andamento meteorologico che, fino a oggi, ha lasciato molti insoddisfatti. Le precipitazioni sono risultate scarse, la neve si è limitata quasi esclusivamente alle Alpi, e il clima ha mostrato un volto decisamente lontano dalla normalità stagionale. Ora, però, siamo a febbraio, il mese conclusivo della stagione invernale, che potrebbe ancora riservare delle sorprese, stravolgendo il bilancio finora deludente. Con marzo alle porte e il calendario meteorologico pronto a inaugurare la primavera, le prossime tre settimane saranno cruciali per determinare se l’inverno saprà riscattarsi in extremis.
La prima settimana di febbraio vede ancora una volta protagonista l’anticiclone, una figura meteorologica che ha dominato la scena per gran parte della stagione. L’alta pressione porterà stabilità atmosferica, temperature sopra la media e un’assenza quasi totale di precipitazioni. Tuttavia, i modelli meteorologici iniziano a suggerire un possibile cambiamento nella seconda metà del mese, aprendo scenari più dinamici e interessanti.
Tra i possibili sviluppi, l’indebolimento dell’anticiclone potrebbe consentire il ritorno delle correnti atlantiche. Queste porterebbero piogge in pianura e nevicate sui rilievi, anche a quote più basse. Sebbene significativo, questo cambiamento non costituirebbe ancora una vera irruzione fredda. Per quest’ultima, bisognerà attendere la possibile discesa di aria artica, che potrebbe riportare il freddo intenso su gran parte dell’Europa e dell’Italia.
Un interrogativo cruciale riguarda la capacità del freddo artico di tradursi in un episodio di gelo intenso. L’aria artica, pur provocando un brusco calo delle temperature, non possiede la stessa intensità del gelo siberiano, originato dalle vaste aree continentali dell’Eurasia. Tuttavia, ci sono esempi storici che mostrano come il freddo artico possa dar luogo a eventi meteorologici estremi, come accadde nel febbraio del 1985, con temperature glaciali e nevicate eccezionali.
Un altro elemento chiave è l’assenza del vero gelo siberiano negli ultimi anni, un fenomeno che in passato ha plasmato alcuni degli inverni più rigidi e memorabili. L’ultima significativa irruzione siberiana risale al 2012, un evento che molti esperti continuano a studiare per comprenderne meglio gli effetti e l’impatto. Un ritorno di questo tipo di freddo dopo oltre un decennio rappresenterebbe un evento raro, capace di imprimere una svolta drastica a un inverno finora anonimo.
Secondo le proiezioni climatiche, esiste una concreta possibilità che nella seconda parte di febbraio si verifichi un’imponente irruzione di aria siberiana, capace di determinare un crollo delle temperature e nevicate estese, anche a bassa quota, su molte regioni del Nord Italia. Se questo scenario dovesse concretizzarsi, l’impatto sarebbe rilevante, non solo sulle condizioni meteorologiche, ma anche sul bilancio idrico stagionale, contribuendo a mitigare la siccità che ha segnato molte aree.
In definitiva, febbraio si profila come il mese della speranza per gli amanti dell’inverno e per chi attende un ritorno alle tipiche condizioni stagionali. Nonostante l’iniziale predominio dell’anticiclone, i segnali di un cambio di rotta sono sempre più evidenti. Le settimane a venire saranno decisive per capire se questo inverno, apparentemente sottotono, saprà concludersi con un colpo di scena memorabile.
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