Meteo, il grande GELO a FEBBRAIO, perché non c’è da stupirsi

L’inverno è una stagione caratterizzata da una profonda variabilità climatica, con repentini cambiamenti meteo che possono trasformare condizioni apparentemente miti in vere e proprie ondate di freddo intenso. Analizzando la storia meteorologica, emergono esempi emblematici di come febbraio, spesso percepito come il mese di fine inverno, possa riservare episodi di gelo eccezionale.   Gli inverni […] Meteo, il grande GELO a FEBBRAIO, perché non c’è da stupirsi

Jan 18, 2025 - 15:00
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Meteo, il grande GELO a FEBBRAIO, perché non c’è da stupirsi

L’inverno è una stagione caratterizzata da una profonda variabilità climatica, con repentini cambiamenti meteo che possono trasformare condizioni apparentemente miti in vere e proprie ondate di freddo intenso. Analizzando la storia meteorologica, emergono esempi emblematici di come febbraio, spesso percepito come il mese di fine inverno, possa riservare episodi di gelo eccezionale.

 

Gli inverni tardivi e il gelo di febbraio

Molti inverni hanno visto un avvio caratterizzato da temperature sopra la media nei mesi di dicembre e gennaio, per poi subire un drastico mutamento con l’arrivo del freddo intenso a febbraio. Uno dei casi più significativi si verificò durante l’inverno 1955-1956, considerato uno degli episodi più estremi nella storia climatica italiana.

In quella stagione, un avvio insolitamente caldo fu seguito da un’improvvisa irruzione di aria gelida nei primi giorni di febbraio. Questa ondata di gelo causò nevicate abbondanti in diverse città italiane, spingendosi fino a quote basse e stabilendo temperature record in molte località. Il freddo persistette fino a marzo, con ulteriori episodi nevosi, segnando un inverno eccezionale per durata e intensità del gelo.

Un altro esempio significativo risale all’inverno del 1991, quando una potente retrogressione di aria fredda da est colpì l’Italia a fine febbraio. Le temperature scesero in modo drastico, accompagnate da nevicate diffuse, con un impatto rilevante su molte aree del Paese.

 

Gli esempi nel nuovo millennio

In anni più recenti, è da segnalare l’inverno del 2005, quando a partire da fine gennaio vi furono una serie di ondate di freddo con nevicate a bassa quota che culminarono nella grande ondata di gelo di fine febbraio e inizio marzo quando vi furono nevicate epocali in tutte le maggiori città del Nord Italia.

Ancora più freddo fece nel febbraio 2012, in quella che è ancor oggi la più forte ondata di gelo del nuovo millennio, che assiderò gran parte d’Italia e portò nevicate straordinarie sul versante adriatico e persino sul Tirreno, Roma compresa.

 

Infine, citiamo l’evento di fine febbraio 2018, quando uno stratwarming tardivo portò nuovamente il grande gelo sul finire dell’inverno, con una coda gelida nei primissimi giorni di marzo.

 

La dinamica climatica di febbraio

Il gelo tardivo di febbraio non è un fenomeno raro. Questo periodo dell’anno coincide spesso con una particolare configurazione atmosferica, nella quale l’attività del Vortice Polare gioca un ruolo chiave. Eventuali indebolimenti del vortice possono favorire la discesa di aria fredda dalle latitudini polari verso l’Europa, determinando il tipico freddo intenso di fine inverno.

La combinazione tra correnti gelide provenienti da nord o da est e la persistenza di masse d’aria più umide può creare le condizioni ideali per eventi nevosi rilevanti, spesso estesi anche alle pianure. Questi fenomeni non solo influenzano il meteo locale, ma hanno anche ripercussioni significative sul territorio e sull’economia, dalla gestione dei trasporti ai danni all’agricoltura.

 

Gelo e riscaldamento globale

Nonostante questi episodi, il riscaldamento globale sta modificando i pattern climatici invernali, rendendo gli inverni mediamente più miti. Tuttavia, il cambiamento climatico non elimina la possibilità di ondate di gelo improvvise, ma ne modifica frequenza e intensità.

Mentre il passato ha visto inverni prolungati e intensi, negli ultimi decenni la tendenza è quella di stagioni invernali più brevi e meno rigide. Ciò non esclude la possibilità di eventi eccezionali, come dimostrano le irruzioni di aria fredda che possono manifestarsi anche in contesti climatici globalmente più caldi.

 

Episodi storici e le aspettative per il futuro

Gli eventi storici, come quelli del 1956, del 1991 e del 2012, evidenziano quanto il mese di febbraio possa rappresentare una svolta per l’inverno, trasformandosi nel momento più intenso e rigido della stagione. Questo fenomeno si ripete nel tempo, sottolineando l’importanza di tenere sempre alta l’attenzione sul meteo in questa fase dell’anno.

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