Il 2025 delle reti non porta rivoluzioni
Sarà una partita giocata tra rafforzamento e consolidamento il 2025 delle reti. Il comparto agenziale nel 2024 ha fatto i conti con il 25% in meno circa di punti vendita rispetto al 2019. Dal fronte della distribuzione organizzata c’è chi osserva che non ci sono state solo chiusure di agenzie, ma anche poche aperture. In ... L'articolo Il 2025 delle reti non porta rivoluzioni proviene da GuidaViaggi.
Sarà una partita giocata tra rafforzamento e consolidamento il 2025 delle reti. Il comparto agenziale nel 2024 ha fatto i conti con il 25% in meno circa di punti vendita rispetto al 2019. Dal fronte della distribuzione organizzata c’è chi osserva che non ci sono state solo chiusure di agenzie, ma anche poche aperture. In generale però il bilancio dell’anno appena concluso è positivo per numeri raggiunti o per agenzie affiliate. In tal senso sono positive anche le testimonianze della media distribuzione organizzata, non solo della grande.
Quale direzione prenderanno le reti in questo 2025, cambieranno alcuni modelli di business o strategie? Tra le testimonianze raccolte non si avvertono grosse inversioni di rotta, a parte qualcuno intenzionato a lasciarsi il passato alle spalle, nella maggior parte dei casi i modelli non si cambiano. Si prosegue con le impostazioni in linea con le strade intraprese da un po’ di tempo, che siano all’insegna della digitalizzazione o della realizzazione di un modello di network online, all’insegna della crescita numerica o qualitativa o di una maggiore selezione, prestando sempre attenzione anche al rapporto di collaborazione con i fornitori partner.
Le strategie 2025
La strategia di Welcome Travel Group è orientata proprio al “rafforzamento e al consolidamento della politica commerciale per massimizzare i risultati”, afferma l’a.d. Adriano Apicella, ma anche agli “investimenti in comunicazione per sostenere la domanda e attrarre nuovi clienti nelle agenzie affiliate”. Il gruppo prevede un ulteriore potenziamento tecnologico che si focalizzerà “su e-commerce b2b2c, supporto alla digitalizzazione e implementazioni di strumenti basati sull’Ai”.
Nel caso di Gattinoni il modello resta ancorato al piano industriale che prevede “il rafforzamento del network“, afferma Mario Vercesi, a.d. Gattinoni Travel , che passa dagli investimenti mirati in “acquisizioni di agenzie di viaggi che abbiano le caratteristiche per diventare Gattinoni Travel Store; lo sviluppo del progetto Gattinoni Travel Point ovvero dell’associazione in partecipazione; la valorizzazione delle nostre partecipazioni sempre in un’ottica di networking”. Quelli enunciati dal manager sono gli ingredienti che il gruppo reputa “strategici per affrontare al meglio la sfida della distribuzione organizzata per il 2025 e le concrete basi per poter rafforzare al meglio le relazioni con i partner più strategici del nostro network”.
Anche il Gruppo Bluvacanze non prevede cambiamenti radicali nel modello di business adottato. “Continueremo a perseguire gli sviluppi già avviati, in particolare in ambito digitalizzazione – afferma Claudio Busca della direzione retail del Gruppo Bluvacanze -. Il nostro obiettivo è quello di rendere ancora più efficienti e fluidi i processi interni, attraverso l’adozione di tecnologie che supportino la personalizzazione dell’offerta e la gestione ottimale delle relazioni con i clienti”. Secondo il manager mantenere un modello di business che valorizzi “le sinergie tra agenzie fisiche e canali digitali” permette “di offrire un’esperienza di viaggio integrata e soddisfacente”.
A cambiare rotta è il Gruppo Uvet. In recenti dichiarazioni rilasciate dal presidente Luca Patané viene espressa la volontà di un cambio di passo che parte dalla consapevolezza che “il modello di filiera verticale è superato per noi oggi”. Il manager è pronto a ridisegnare un nuovo modello di business. Nel caso delle agenzie però il modello sarà “sempre uno, l’ascolto del cliente, quello non cambia”, afferma il manager. Certamente ci sarà un uso maggiore della tecnologia “per servire meglio il cliente, ma ci vorrà più capacità”. C’è un’ulteriore considerazione che il manager fa che lo porta a parlare di un concetto di agenzia più liquida, che fa leva sul fatto che l’agenzia è la persona, non necessariamente il punto vendita fisico, prova ne sono i vari modi in cui gli agenti portano avanti la loro attività che sia in ufficio, a casa del cliente, tramite pc. Il concetto si è trasformato.
Verso nuove soluzioni digitali
Certamente la tecnologia ha permesso certi passaggi evolutivi nel modo di fare networking. Nella media distribuzione la partita della digitalizzazione resta un punto focale del piano di sviluppo. E’ il caso di Primarete che, nel suo business plan, prevede nuovi progetti, tra cui “immettere nel mercato nuove soluzioni digitali, continuando ad affermarsi in questo modello di network, aumentare la presenza sotto il profilo di nuove agenzie, ma parallelamente, è pronta anche sotto il profilo di una rete online“.
Alfredo Vassalluzzo, founder di Travelbuy, non crede che ci saranno cambi nel modello di business del network, “è sempre lo stesso dal 2008, con i dovuti aggiustamenti”. Il 2025? “Probabilmente sarà un anno di assestamento, dopo il boom degli ultimi due anni”, afferma il manager.
Un 2025 fotocopia
Anche Luca Caraffini, amministratore unico di Istante Viaggi, non vede nell’anno appena iniziato l’arrivo di grossi cambiamenti. “Andremo avanti con la fotocopia del 2024, con la difficoltà dei prezzi che fanno da spartiacque tra chi può viaggiare e chi no. Non credo ad anni in cui avremo una crescita a doppia cifra. Non vedo novità”, dice. In linea il pensiero di Maurizio Bosia, presidente di Verynet. Anche per lui il 2025 “ricalcherà la situazione del 2024. Come network ci adatteremo alla situazione – spiega il manager -, cercando soluzioni di anticipo sulle famiglie che sono quelle che tendenzialmente vengono da aprile in poi”.
Agenzie in portfolio nel 2024
Guardando il numero di agenzie aderenti alle reti nel 2024, si ha che ammonta a 2.606 il numero di punti vendita della rete di agenzie Welcome Travel e Geo Travel Network, distribuiti capillarmente su tutto il territorio nazionale. “Welcome Travel Group rappresenta il 34% delle agenzie operanti sul territorio nazionale – afferma Apicella -, il 46% dei volumi sviluppati in ambito leisure e il 10% in ambito airlines”.
I punti vendita totali riconducibili al network Gattinoni sono 1.519 agenzie di cui 79 Gattinoni Travel Store, 48 Gattinoni Travel Point e 1.392 affiliate.
Il Gruppo Bluvacanze conta circa 900 agenzie operative in Italia. “Se guardiamo al panorama complessivo del mercato, stimiamo che il numero totale di punti vendita turistici in Italia si aggiri attorno ai 7mila – afferma Busca -, considerando tutte le agenzie operative, sia quelle indipendenti sia quelle facenti parte di network o gruppi”. Il manager si sofferma su questo dato, in quanto a suo dire restituisce la fotografia di un settore che, “sebbene in trasformazione, continua ad avere un potenziale di sviluppo importante soprattutto nelle aree di specializzazione e digitalizzazione“.
Il Gruppo Uvet conta 350 agenzie tra affiliate, di proprietà e associate in partecipazione.
Guardando ad alcune reti della media distribuzione, in casa Primarete sono 120 agenzie + 5 filiali. Per Travelbuy il numero di adv operative nel 2024 ha visto 104 filiali e 21 agenzie indipendenti, mentre Verynet dichiara 80 agenzie e 25 consulenti. Infine Istante Viaggi, il modello di rete di Caraffini, nel 2024 era a quota 22 punti vendita, molto vicino all’obiettivo numerico che il manager ha in mente per il suo progetto.
Stefania Vicini
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