Përmet: viaggio nel cuore dell’Albania più selvaggia
Quando si pensa all’Albania, le prime destinazioni che vengono in mente sono Tirana e, soprattutto, la riviera albanese. Negli ultimi anni, infatti, la capitale è spesso scelta da numerosi turisti come località alternativa rispetto ad altre città europee dove passare un weekend. Le spiagge lungo lo Ionio, invece, sono diventate meta prediletta delle vacanze estive L'articolo Përmet: viaggio nel cuore dell’Albania più selvaggia sembra essere il primo su Dove Viaggi.

Quando si pensa all’Albania, le prime destinazioni che vengono in mente sono Tirana e, soprattutto, la riviera albanese. Negli ultimi anni, infatti, la capitale è spesso scelta da numerosi turisti come località alternativa rispetto ad altre città europee dove passare un weekend. Le spiagge lungo lo Ionio, invece, sono diventate meta prediletta delle vacanze estive per viaggiatori di tutta Europa e oltre.
Chi, però, è alla ricerca di località off the radar, immerse nella natura e dove il numero dei turisti è ancora, fortunatamente, contenuto, si segni in agenda un viaggio a Përmet e dintorni. Questa cittadina nell’entroterra meridionale albanese è la destinazione perfetta per passare 2 o 3 giorni di relax e avventure nella natura più selvaggia, durante un viaggio nella Terra delle aquile.
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Infatti, non solo si può sperimentare la tranquilla vita del villaggio e assaporare la gustosa gastronomia locale (la migliore della nazione balcanica secondo gli stessi albanesi). Ma una tappa qui è anche l’occasione per rilassarsi alle terme, esplorare parchi naturali e partecipare ad adrenaliniche avventure lungo il corso del Vjosa, l’ultimo fiume selvaggio d’Europa.
Cosa vedere a Përmet e cosa visitare in una breve fuga o in una vacanza di 2 o 3 giorni? Sono numerose le cose da fare e vedere a Përmet e dintorni. Ecco cosa non perdere.
Cosa vedere a Përmet e dintorni
Dalle chiese ortodosse alle terme naturali di Bënjë, passando per i canyon e il fiume Vjosa, dichiarato parco fluviale nazionale, sono tante le cose da vedere a Përmet e dintorni. Ecco le tappe imperdibili.
Përmet città
Questa pittoresca località nel sud dell’Albania è conosciuta con il nome di “città delle rose”. Ovunque, infatti, tra le sue strade spuntano fiori e giardini fioriti. Përmet gode di una posizione privilegiata affacciata com’è sulle rive del Vjosa, l’ultimo fiume selvaggio d’Europa.
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La città è circondata da maestose montagne ed è usata come base per esplorare l’entroterra albanese. Tra le cose da non perdere qui ci sono la grande piazza centrale, principale luogo di ritrovo degli abitanti, la Guri i Qytet, la grande roccia che affaccia sul fiume, e le austere chiesette di San Nicola e del Santo Venerdì. Molto belle anche le abitazioni tradizionali in pietra di fine Ottocento.
Le terme di Bënjë
A una manciata di chilometri dal centro storico di Përmet, le terme di Bënjë sono uno dei luoghi più affascinanti dell’Albania. Si raggiungono attraversando paesaggi rurali che richiamano alla mente epoche passate. Lungo il breve itinerario che le separa dalla città, scorrono davanti agli occhi campi di grano, mucche al pascolo e covoni di paglia. Fino a destinazione, dove si viene accolti dalle sorgenti naturali.
La temperatura dell’acqua delle terme di Bënjë varia da 26 a 32 gradi e gli specialisti le considerano tra le migliori d’Europa per le loro capacità curative. Le terme di Bënjë sono posizionate in uno scenario da cartolina: piscine naturali di acqua calda, il ponte Katiu, in pietra d’epoca ottomana, e il canyon di Langarica che si può esplorare anche a piedi. Sullo sfondo, alte vette innevate per gran parte dell’anno.
Il Canyon di Langarica
Come anticipato, nei pressi delle terme di Bënjë si trova il canyon di Langarica. Dista circa 200 metri dalle sorgenti termali. È un canyon circondato da foreste rigogliose e dalle montagne di Devolli e Shqeri. Il canyon offre un panorama naturale incontaminato e difficilmente dimenticabile. Al suo interno si trovano numerose grotte, alberi e piccole sorgenti termali formate da acque sulfuree che sgorgano dentro alle incavature.
Il fiume Vjosa
Il Vjosa è il fiume più importante d’Albania. Nasce in Grecia, nella catena montuosa del Pindo, e scorre per tutta l’Albania centro meridionale per circa 300 km per sfociare, infine, nell’Adriatico a nord di Valona. È un corso d’acqua unico, considerato l’ultimo fiume selvaggio d’Europa.
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Grazie agli interventi antropici limitati nel tempo, il percorso del Vjosa ha preservato la sua importante biodiversità composta da oltre mille specie vegetali e animali, compresa la lince dei Balcani a rischio di estinzione. Dal 2023, a seguito di una decisa battaglia condotta dagli ambientalisti locali, il fiume è stato convertito nel primo parco nazionale fluviale selvaggio d’Europa.
Il villaggio di Leusë e la chiesa di Santa Maria
Il piccolo villaggio di Leusë, a sud di Përmet, vale una visita solo per la sua splendida chiesa ortodossa di Santa Maria. È uno degli edifici religiosi più pittoreschi e affascinanti d’Albania. Il tetto in ardesia della chiesa sembra nascondersi tra i rigogliosi alberi del bosco. Ciò che però più colpisce di questa chiesa del 1800 sono i suoi affreschi interni. I colori, tra cui spiccano il blu e il rosso, sono talmente vividi che le foto non rendono giustizia.
Il Parco nazionale Bredi i Hotovës-Dangëlli
A nord est di Përmet, si trova il Parco nazionale Bredi i Hotovës-Dangëlli. Si tratta del parco nazionale più grande d’Albania. Nei suoi 343 kmq di superficie vivono indisturbati, tra gli altri, esemplari di lupi, volpi, orsi bruni, aquile, gatti selvatici ed Egyptian vultures, i capovaccai, volatili a rischio di estinzione.
Il parco prende il nome dall’abete di Hotova, pinus peuce, una delle più importanti reliquie di flora mediterranea della nazione. Nel Parco si trova anche una tekke, un santuario della confraternita religiosa dei bektashi, e la Casa Museo dei fratelli Frashëri, tra le icone culturali albanesi più influenti del XIX secolo che contribuirono alla rinascita del Paese.
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La gola di Këlcyrë
Un’altra località da inserire nell’agenda di viaggio è, senza dubbio, Këlcyrë. Questo piccolo villaggio albanese è collocato in un paesaggio naturalistico invidiabile tra i monti e il fiume Vjosa. Anche questa è un’altra destinazione imperdibile per gli appassionati di attività outdoor. A 3 chilometri dal borgo, infatti, si trova la gola di Këlcyrë. È lunga 13 chilometri e larga 1,5 ed è caratterizzata da panorami difficilmente dimenticabili con sorgenti d’acqua e alberi secolari.
Tepelenë
A nord ovest di Përmet, Tepelenë è una delle tappe preferite dagli albanesi grazie alla sua posizione privilegiata tra monti, da cui sgorga acqua incontaminata, e il fiume Vjosa. È la città del governatore albanese Ali Pasha Tepelenë che nel XIX secolo creò, all’interno dell’Impero ottomano, tra Grecia e Albania, un regno semi-indipendente e intrattenne relazioni politiche internazionali con Napoleone e di amicizia con illustri personalità dell’epoca, come Lord Byron che ospitò alla sua corte.
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Cosa fare a Përmet e dintorni in 2 o 3 giorni
Primo giorno da Tepelenë a Këlcyrë
Il modo migliore per iniziare quest’avventura nell’entroterra meridionale albanese è proprio da Tepelenë. Questa città, nota per aver dato i natali al governatore albanese del XIX Ali Pasha Tepelenë, è lo stop ideale durante il tragitto che da Tirana conduce a Përmet. Dalla piazza centrale, dedicata a Lord Byron, che soggiornò in città alla corte di Ali Pasha, si ammirano le antiche mura del castello e il ponte di Ali Pasha sospeso sopra le acque turchesi del fiume Vjosa.
Neanche 10 minuti di auto separano la città dal Monumento Naturale Ujë i Ftothë. Si tratta di una cascata di acqua fredda che sgorga dalle pareti rocciose. È il luogo ideale per rinfrescarsi e fare una sosta di gusto nel ristorante adiacente prima di procedere verso altre destinazioni. Una volta qui vi renderete conto che molti albanesi fanno una pausa rifocillante in questo punto prima di dirigersi a Përmet o raggiungere la Grecia che non dista molto. L’acqua minerale di questa zona è una delle più famose dell’Albania, la troverete ovunque nei bar e supermercati (Ujë Tepelenë).
L’itinerario prosegue verso Përmet. Superato il ponte di Dragot, costruito nel 1936 dagli italiani a forma di arco, si raggiunge Këlcyrë. Anche qui, come ovunque in questa zona, l’acqua è protagonista indiscussa. Dalle pareti rocciose delle montagne sgorga ovunque riversandosi nelle acque multicolori del Vjosa. Këlcyrë è un piccolo villaggio che attira gli appassionati di escursionismo. A 3 chilometri da qui, infatti, si trova l’omonima gola lunga 13 km dove si susseguono sorgenti d’acqua e natura incontaminata.
Secondo giorno nel Parco nazionale Bredi i Hotovës-Dangëlli
Përmet è situata alle porte del Parco nazionale Bredi i Hotovës-Dangëlli, il più grande d’Albania. È casa di numerose specie di animali, tra cui spiccano orsi, aquile, lupi e alcuni esemplari di capovaccaio, un volatile a rischio di estinzione. Chi ha gambe ben allenate può esplorarlo a piedi partecipando a spedizioni escursionistiche organizzate. Oppure scoprirlo in solitaria.
Përmet vale la pena di essere ammirata con calma. L’ideale qui, infatti, è perdersi tra le sue stradine, osservare le abitazioni tradizionali, scambiare qualche parola con la gente del posto e, soprattutto, assaporare la gustosa gastronomia locale. Përmet è la culla della gastronomia albanese. Tra i suoi piatti tipici spiccano le zuppe, la carne alla griglia, le torte salate e il gliko, una composta dolce di frutta e sciroppo di acqua e zucchero, presidio Slow Food.
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La città è posizionata lungo il corso del fiume Vjosa. Questo importante corso d’acqua nasce in Grecia e si tuffa nel Mar Adriatico attraversando l’Albania. Dal 2023, grazie a una battaglia sostenuta da ambientalisti locali, comunità scientifica e note voci internazionali (tra cui spicca il nome di Leonardo di Caprio), il fiume è stato convertito nel primo Parco nazionale fluviale selvaggio d’Europa. La costruzione di dighe elettriche lungo il suo corso è stata così bloccata e il Vjosa è, ad oggi, l’ultimo fiume selvaggio d’Europa.
I più avventurieri possono fare rafting lungo il suo corso. Diverse compagnie locali organizzano entusiasmanti itinerari di rafting durante i quali si attraversano canyon, passaggi tra rocce e si superano isolotti e archi in pietra. I percorsi variano in base alla lunghezza e alla difficoltà ma sono tutti accomunati dai paesaggi indimenticabili che si incontrano lungo gli itinerari.
Terzo giorno: a Leusë e nelle terme di Bënjë
Il terzo e ultimo giorno a Përmet inizia con una visita alla Chiesa di Santa Maria nel villaggio di Leusë. È una struttura pittoresca circondata dal verde con tetto in ardesia e alcuni tra gli affreschi più affascinanti del Paese.
Proseguite poi in direzione Bënjë dove si trovano le terme naturali. Difficile trovare altrove un panorama affascinante come questo. Le terme di Bënjë, infatti, sono posizionate nei pressi di un ponte in pietra d’epoca ottomana e a circa 200 metri dal canyon di Langarica.
La temperatura dell’acqua di queste piscine naturali varia da 26 a 32 gradi. Gli specialisti le considerano tra le migliori d’Europa per le loro capacità curative. Sono particolarmente apprezzate dagli abitanti del posto che se ne prendono cura. Le terme sono gratuite, dunque accessibili a chiunque: attenzione a non lasciare immondizia onde evitare di inquinare l’ambiente incontaminato. Portatevi un sacchetto dietro per raccogliere le vostre cose.
L’ideale è rilassarsi qui con un bel bagno dopo aver esplorato il Canyon di Langarica. L’itinerario lungo il canyon, di circa quattro ore, è adatto a chi ha gambe ben allenate (il fondo è in certi punti molto scivoloso) e si snoda tra panorami difficilmente dimenticabili, natura incontaminata, grotte, incavature e piccole sorgenti termali.
Clima e periodo migliore per visitare Përmet
I periodi migliori per visitare Përmet, i suoi dintorni e, in generale, l’entroterra albanese e approfittare così di tutto ciò che di bello ha da offrire, dalle escursioni nei canyon ai bagni nelle terme, sono la tarda primavera e l’estate. Anche l’autunno è una buona stagione per esplorare questa zona dell’Albania, praticare attività outdoor e ammirare il foliage dei boschi. In inverno le temperature in queste aree possono diventare abbastanza rigide e le piogge sono frequenti.
Come arrivare a Përmet
Il modo più semplice e veloce per raggiungere l’Albania è in aereo. La capitale Tirana è servita dall’Aeroporto Internazionale Madre Teresa su cui operano numerose compagnie aeree di bandiera e low-cost. AirAlbania, Ita Airways, AlbaWings, Ryanair e WizzAir collegano i principali aeroporti italiani con Tirana. In circa tre ore di tragitto da Tirana si arriva Përmet.
Per chi desidera raggiungere l’Albania via mare, la compagnia Adria Ferries copre le tratte Ancona-Durazzo e Bari-Durazzo. I traghetti GNV, invece, collegano il porto di Durazzo con quello di Bari. In entrambi i casi, è possibile imbarcare anche il proprio mezzo privato di trasporto ed esplorare l’entroterra in comodità.
La gastronomia di Përmet: cosa mangiare
Tra le destinazioni gastronomiche più interessanti dei Balcani e dell’Europa meridionale, c’è l’Albania. In particolare, Përmet è considerata dagli stessi albanesi come la migliore meta culinaria del Paese. Cosa si mangia in Albania? Oltre ai byrek, torte di pasta fillo ripiene solitamente di spinaci, carne macinata o formaggio, sono tanti i piatti da assaggiare.
Le qoftë sono polpette di carne speziata. La tavë kosi è una casseruola a base di carne di agnello, yogurt e farina. La fërgesë è, invece, una casseruola con ricotta salata, peperoni e pomodori. Ottimi anche i peperoni fritti, i formaggi di capra, le zuppe di pesce, le insalate, la carne grigliata, le melanzane ripiene e i sarma, involtini di verdure.
Piatti tipici di Përmet sono la supa përmetare, con pasta sbriciolata e pollo, lo shqeto, un piatto a base di agnello, yogurt, uova e limone, e il comlek, carne di cinghiale o lepre con cipolle marinate nel vino rosso e alloro.
Tra i dolci da provare, il baklava con pasta fillo, noci e sciroppo di zucchero, il trilece con pan di spagna, latte e caramello, e il sultjash un budino di riso, latte e una spruzzata di cannella. Il dolce tradizionale di Përmet è il gliko, una composta dolce di frutta e sciroppo di acqua e zucchero.
Dove mangiare a Përmet e dintorni
Kroi Pashait, Tepelenë. Questo ristorante spartano è un must per chiunque passi a Tepelenë durante un viaggio nell’entroterra meridionale albanese. Cucina tradizionale preparata coi migliori ingredienti del posto -non dimenticate di ordinare lo yogurt e il pane fatti in casa- e un ambiente fresco e piacevole. Un’esperienza da fare.
Gryka e Këlcyrës, Këlcyrë. Piccoli ruscelli e cascate che scorrono lungo la terrazza del ristorante e una splendida vista sul Vjosa: Gryka e Këlcyrës è il locale più popolare di Këlcyrë dove oltre che per ammirare il panorama si va per mangiare piatti a base di trote fresche, carne alla griglia e insalate freschissime.
Trifilia, Përmet. Senza dubbio, il migliore ristorante di Përmet. Non solo per il ricco menù ma anche per l’ambiente fatto di oggetti tradizionali e di recupero, elementi in legno e ferro battuto. Antipasti sfiziosi, torte salate ripiene, zuppe tradizionali, carne alla griglia e una carta dei dolci da leccarsi i baffi: Trifilia è una tappa irrinunciabile per chiunque si rechi a Përmet e desideri assaggiare classici della gastronomia tradizionale e novità ispirate dal ritmo delle stagioni.
Dove dormire a Përmet e dintorni
Hotel Ujie i Ftothë, Tepelenë: più che un albergo questo hotel sembra un’opera architettonica contemporanea. Camere arredate in stile minimal, ristorante gourmet e viste su montagna, cascate e fiume.
Avllia Guesthouse, Këlcyrë: camere arredate con gusto, posizione strategica e un’ospitalità d’altri tempi.
Villa Permet, Përmet: antica residenza della fine dell’Ottocento, con vista panoramica sulla città, camere con elementi architettonici originali (le suite hanno i camini in pietra) e un ristorante gourmet dove assaggiare piatti della tradizione locale.
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