Meteo: da questa data il caldo diventerà feroce, nessuno la scamperà

  Ci siamo, manca poco: è in arrivo una nuova fase meteo bollente. Il cuore dell’Anticiclone Africano, in forte espansione, sta avanzando senza esitazioni verso l’Italia, accompagnato da correnti d’aria infuocate provenienti direttamente dal deserto del Sahara.   Questo flusso caldo trasporta con sé anche una significativa quantità di pulviscolo sahariano e sta dando origine […] Meteo: da questa data il caldo diventerà feroce, nessuno la scamperà

Jun 8, 2025 - 08:20
 0
Meteo: da questa data il caldo diventerà feroce, nessuno la scamperà

 

Ci siamo, manca poco: è in arrivo una nuova fase meteo bollente. Il cuore dell’Anticiclone Africano, in forte espansione, sta avanzando senza esitazioni verso l’Italia, accompagnato da correnti d’aria infuocate provenienti direttamente dal deserto del Sahara.

 

Questo flusso caldo trasporta con sé anche una significativa quantità di pulviscolo sahariano e sta dando origine a condizioni di afa estrema. A partire da Mercoledì 11 e almeno fino a Domenica 15, si prevede una delle più gravi ondate di calore di questa prima parte dell’anno, con temperature elevate persistenti per oltre una settimana intera.

 

Valori sopra i 40°C al Sud, ma anche il Nord soffre

Il primo vero apice di calore è atteso nel corso del fine settimana, quando la colonnina di mercurio supererà valori record. Domenica, infatti, la Sicilia e la Puglia potranno toccare punte di 40 gradi, mentre l’intero settore centro-meridionale del Paese sarà avvolto da una morsa torrida e opprimente.

 

Dopo una breve e illusoria tregua termica prevista tra Lunedì e Martedì, il caldo tornerà con ancora più forza nella seconda parte della settimana. Da Mercoledì 11 a Domenica 15, i valori termici si discosteranno ulteriormente dalla media climatologica, con scarti anche di 8-9 gradi oltre il normale.

 

Nel Centro Italia le massime potranno salire ben oltre i 37 gradi, mentre nelle regioni del Nord si raggiungeranno diffusamente i 34-35 gradi, accompagnati da livelli di umidità molto elevati e da un senso di disagio fisico generalizzato.

 

Sole dominante ma con instabilità locale e cielo velato

Nonostante il prevalere del cielo sereno, il quadro meteo non sarà completamente stabile. Nelle regioni settentrionali, in particolare su Alpi, Prealpi e sulle pianure del Friuli Venezia Giulia, nel pomeriggio di Domenica si potranno sviluppare annuvolamenti e occasionali rovesci temporaleschi. Anche la Liguria potrebbe assistere alla formazione di nubi basse costiere, soprattutto nelle ore mattutine, sebbene queste non influenzeranno significativamente le temperature massime giornaliere.

 

Un solo dominatore

Le ultime proiezioni elaborate dal centro europeo ECMWF indicano che la configurazione attuale, con l’Anticiclone assoluto dominatore, potrebbe diventare una costante dell’intera stagione estiva. Il ripetersi di questo tipo di dinamiche, che fino a pochi anni fa erano considerate eccezionali, sta diventando sempre più frequente e rende evidente come il clima stia cambiando con rapidità, spesso con vere e proprie botte calde.

 

L’intensificazione delle ondate di calore, la loro precocità, unitamente a fenomeni come il trasporto massivo di sabbia sahariana e la formazione di cupole d’aria calda persistenti, suggeriscono un’evoluzione climatica che non può più essere considerata un evento isolato.

 

Un vero e proprio stravolgimento

Al contrario, ci troviamo di fronte a un mutamento strutturale del clima mediterraneo, dove le Alte Pressioni subtropicali dominano con sempre maggiore insistenza, inibendo l’arrivo di perturbazioni atlantiche e determinando lunghi periodi di stabilità assoluta, ma anche pericolosamente roventi.

 

Il contesto attuale rappresenta dunque un campanello d’allarme che non va ignorato: l’equilibrio tra temperature, precipitazioni e ventilazione è sempre più precario, e i fenomeni estremi rischiano di diventare la nuova normalità.

 

Valori termici estremi, afa e sabbia: che brutte cose

Questa prima metà di Giugno offre quindi un assaggio netto di ciò che potrà essere l’Estate 2025: un periodo segnato da temperature record, umidità elevata e dalla costante presenza di polveri sahariane sospese in atmosfera. La combinazione di questi fattori amplifica il disagio fisico, in particolare nei centri urbani, dove l’effetto “isola di calore” accentua ulteriormente la percezione del caldo.

 

Il rischio è che queste condizioni si protraggano per settimane, con ripercussioni su diversi ambiti: dalla salute pubblica alla produttività agricola, fino alla gestione delle risorse idriche, già messe a dura prova in diversi settori della Pianura Padana e del Mezzogiorno. L’analisi meteo è chiara e lampante. L’Anticiclone Africano, ormai stabilmente protagonista, ha ridisegnato il calendario delle stagioni in Italia, anticipando l’Estate già a partire dalla prima decade di Giugno.

Meteo: da questa data il caldo diventerà feroce, nessuno la scamperà