25 anni di Sportweek: un quarto di secolo tra sport, stile e grandi storie
Nel 2000 nasceva Sportweek, il settimanale de La Gazzetta dello Sport, con l’ambizione di raccontare lo sport non solo attraverso risultati e cronache, ma anche come fenomeno culturale, umano e visivo. Venticinque anni dopo, Sportweek è ancora qui: più maturo, più ricco, più trasversale. E per celebrare questa ricorrenza, nel numero speciale in edicola sabato L'articolo 25 anni di Sportweek: un quarto di secolo tra sport, stile e grandi storie sembra essere il primo su Dove Viaggi.

Nel 2000 nasceva Sportweek, il settimanale de La Gazzetta dello Sport, con l’ambizione di raccontare lo sport non solo attraverso risultati e cronache, ma anche come fenomeno culturale, umano e visivo.
Venticinque anni dopo, Sportweek è ancora qui: più maturo, più ricco, più trasversale. E per celebrare questa ricorrenza, nel numero speciale in edicola sabato 7 giugno, ha scelto due leggende italiane che incarnano alla perfezione la grandezza e l’evoluzione dello sport negli anni Duemila: Valentino Rossi e Federica Pellegrini.
Per la prima volta insieme in copertina, si sono prestati a un gioco di 25 domande, dando vita a un confronto brillante, autentico, pieno di memoria e visione.
Il Dottore
Valentino Rossi ha trasformato la moto in uno spettacolo globale. Ha preso la moto e l’ha portata fuori dai confini tecnici, per fare del suo sport un evento planetario. I numeri dicono che ho vinto nove Mondiali, ma non dicono quanto ho fatto per mettere la moto al centro del villaggio.
La Regina
Federica, unica atleta italiana ad aver disputato cinque finali olimpiche consecutive nei 200 stile, è celebrata come regina, capace di cavalcare l’onda per vent’anni in uno sport universale come il nuoto.
Un numero tutto speciale
A impreziosire il numero speciale, tanti grandi campioni che, in modi diversi, hanno incarnato lo spirito di Sportweek: passione, talento, determinazione, visione.
Enrico Brizzi ci racconta Lionel Messi, che con la sua sinfonia argentina ha riscritto l’equilibrio tra istinto e genialità. Alla penna di Marco Malvaldi è stato affidato un ritratto di Gennaro Gattuso, che rappresenta quella furia agonistica che diventa poesia involontaria. Bebe Vio, simbolo di resilienza e sorriso, porta il concetto di limite verso nuovi orizzonti. E ancora Sandro Tonali e Marcello Lippi per unire il calcio italiano di inizio Millennio a quello di oggi.
A dare voce al presente e al futuro dello sport italiano c’è anche Jannik Sinner, raccontato per Sportweek da Walter Veltroni, che tratteggia il numero uno del tennis mondiale non solo per ciò che conquista in campo, ma anche per quello che rappresenta per una generazione intera.
Ode al “25”
Per celebrare i 25 anni di Sportweek si ripercorrerà inoltre come il numero “25” sia stato presente nella vita e nella carriera di grandi campioni, da Francesco Totti a Steve Kerr, da Gianfranco Zola a Novak Djokovic.
Il numero in edicola sabato proporrà anche un viaggio iconografico attraverso le copertine storiche del magazine, autentici specchi del tempo, capaci di raccontare in un’immagine l’identità e l’evoluzione della rivista.
Non mancano le sezioni che hanno reso Sportweek qualcosa di più di un settimanale sportivo, come SPORTSTYLE, che unisce sport, passioni e stili di vita maschili e che per l’occasione ospita un servizio moda realizzato da 25 ritratti fotografici di grandi campioni di oggi scattati da Sportweek: da Nicolò Martinenghi a Federica Brignone, da Matteo Berrettini a Paola Egonu, da Gianmarco Tamberi a Tommaso Marini.
«In questo quarto di secolo, che è poi l’avvio del terzo millennio, Sportweek ha accompagnato, e spesso precorso, i tempi dello sport. Lo ha raccontato non solo come insieme di eventi e campioni, ma soprattutto come stile di vita. È il settimanale del bello dello sport, con storie e foto che lo caratterizzano da sempre. In questi 25 anni ha fatto corsa parallela allo sport, illuminandone tutte le facce. Siamo orgogliosi di aver illustrato e approfondito, grazie alle grandi firme della Gazzetta, a prestigiosi collaboratori, alla forza evocativa delle immagini e al lavoro dei direttori che mi hanno preceduto, alcuni dei momenti più iconici della nostra storia sportiva» ha dichiarato il direttore di Sportweek, Pier Bergonzi.
Sportweek compie 25 anni e guarda avanti, pronto a continuare a raccontare lo sport con la stessa passione, curiosità e profondità che lo hanno reso unico, perché lo sport non smette mai di sorprendere.
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