Meteo e caldo urbano: ecco perché può diventare una trappola
Città roventi anche dopo il tramonto: il nuovo volto del meteo estivo italiano Le ondate di calore moderne non durano più pochi giorni come accadeva negli anni ’90. Oggi possono estendersi per una o due settimane senza tregua, soprattutto nei grandi centri urbani. Negli ultimi cinque anni le città italiane hanno registrato un aumento del […] Meteo e caldo urbano: ecco perché può diventare una trappola

Città roventi anche dopo il tramonto: il nuovo volto del meteo estivo italiano
Le ondate di calore moderne non durano più pochi giorni come accadeva negli anni ’90. Oggi possono estendersi per una o due settimane senza tregua, soprattutto nei grandi centri urbani. Negli ultimi cinque anni le città italiane hanno registrato un aumento del 60% nelle giornate consecutive con temperature superiori ai 35 °C, specialmente nel periodo compreso tra fine GIUGNO e fine AGOSTO.
Il motivo principale? L’effetto “isola di calore urbana”, che trattiene il calore nel suolo e negli edifici, impedendo un raffreddamento notturno anche quando fuori c’è meno sole. In un contesto simile, le ore del tardo pomeriggio e della sera diventano le più rischiose, quando il corpo umano è già stanco e l’aria si fa stagnante.
Come ci si difende davvero: strategie efficaci oltre i luoghi comuni
I consigli generici del tipo “bere tanta acqua” o “evitare le ore calde” sono ormai insufficienti, soprattutto in città dove il caldo penetra anche negli appartamenti. Secondo il National Institutes of Health (NIH), una delle contromisure più efficaci è rinfrescare la stanza da letto, anche con semplici ventole direzionate verso finestre aperte, in modo da simulare ventilazione incrociata.
Tra le soluzioni a lungo termine più efficaci figurano le tende termoriflettenti, l’uso di lenzuola in cotone traspirante, e – per chi vive in mansarda o ai piani alti – pellicole isolanti sui vetri che riducono il carico termico fino al 50%.
Il corpo si adatta, ma ha bisogno di tempo: attenzione ai primi giorni
Il rischio maggiore si concentra nei primi due o tre giorni di ogni ondata di calore: è il momento in cui il corpo non ha ancora attivato tutti i suoi meccanismi di compensazione. La termoregolazione umana si adatta lentamente, ecco perché i cambiamenti meteo bruschi, come quelli previsti per questo GIUGNO, risultano particolarmente debilitanti.
Meteo e caldo urbano: ecco perché può diventare una trappola