Upclose 2025: la seconda edizione continua a stupire
Si è conclusa la scorsa settimana l’edizione 2025 di Upclose, un grande evento che apre la stagione dei festival techno open air di quest’anno. Il festival minore del marchio Awakenings, il cui evento principe si svolgerà il prossimo Luglio a Beekse Bergen, Upclose è nato nel 2024 come un ritorno alle origini per il fondatore […]

Si è conclusa la scorsa settimana l’edizione 2025 di Upclose, un grande evento che apre la stagione dei festival techno open air di quest’anno.
Il festival minore del marchio Awakenings, il cui evento principe si svolgerà il prossimo Luglio a Beekse Bergen, Upclose è nato nel 2024 come un ritorno alle origini per il fondatore Rocco Veenboer, fondatore e direttore del festival fino allo scorso anno. Il ritorno avviene nella terra sacra di Houtrak, a sud di Amsterdam; dove, nel 2001, nacque il primo di una lunga serie di eventi open air che hanno reso Awakenings uno dei più grandi brand nell’industria elettronica. Dopo aver seguito l’anno scorso la prima edizione, siamo tornati anche quest’anno per sperimentare un festival che mette il raver e la musica al centro, eliminando l’inessenziale e il divismo dei dj superstar.
Upclose segue infatti un approccio quasi minimalista, che unisce gli elementi che hanno reso una religione la rave culture in Olanda con un contesto moderno, sia per tecnologia sia per evoluzione musicale.
Troviamo così un setting del parco quasi surreale: materiali di recupero, installazioni artistiche e i palchi principali che presentano strutture totalmente diverse tra loro, non solo come design ma anche come funzionalità.

Troviamo l’Area 97, in pieno campo aperto punteggiato da torreggianti colonne equipaggiate con diverse macchine del fumo, trasformando il dancefloor in un setup steampunk. Il palco in sé, come gli altri durante i due giorni di festival, diventa più un soundsystem che un dj booth, mettendo l’artista a un livello (quasi) di pista per non far attirare occhi e telefoni. Altro esempio è l’Area 01, unico stage indoor del parco di Spaarnwoude, che trasporta il raver in una warehouse scura con tanto di carroponte, su cui un enorme torrione sospeso, ricoperto di ledwall e diffusori, veniva lentamente guidato da una parte all’altra del magazzino, spostando il suono e le visual. In un contesto tale il ruolo della console torna ad avere un aspetto secondario e personalmente, pur avendo seguito le performance di artisti che mi interessavano, non ricordo di aver guardato chi fisicamente stesse suonando durante la maggior parte dei set. Ciò che contava era la musica.
La lineup di Upclose cerca anch’essa di mantenere una certa coerenza con sé stessa, proponendo un mix di generi e nomi tra passato e presente (e futuro) con b2b esclusivi come il super atteso Marrøn x Rødhåd, un incontro tra generazioni e stili di techno differenti e complementari, il full vinyl set di Adiel x Ogazòn, un trattato di empatia sonora con il tipico sound analogico che contraddistingue la ricerca sonora delle due artiste, la Deep house futuriste di Chris Stussy x Sally C e il fantastico incontro tra Ben Klock x Ignez, che ci hanno regalato uno dei dj set più memorabili del festival.

Anche le leggende come Jeff Mills, Oscar Mulero e Dj Rush non deludono, mentre nomi più moderni come Charlie Sparks, 999999999 e Kobosil sembrano per una volta fuori luogo in un ambiente con così tanta “qualità” tra cui scegliere. Menzione d’onore al dj set tra il veterano Donato Dozzy e Jane Fitz, capaci di fotografare l’incontro perfetto tra modernità e tradizione in un set che ha meritato gli applausi finali.
Un altro elemento che non passa inosservato girando per Upclose è il range di ravers che attira a sé, con una età media più elevata rispetto ai competitor di settore, complice una storia trentennale del brand e una cultura rave/clubbing olandese che trascende i canonici limiti anagrafici che abbiamo nel nostro paese.

L’esperienza proposta da Upclose, nonostante le premesse, resta comunque da evento di grandi dimensioni ma che lascia il controllo allo spettatore su come vivere l’esperienza, dando una corsia preferenziale alla musica: all’ingresso viene consigliato di coprire le camere con degli stickers, le distrazioni sono ridotte al minimo e la maggior parte dei palchi sono a isola, lasciando la possibilità di godersi il festival in transenna o perdendosi in pista.
Questo Upclose è sicuramente un antipasto abbondante in anteprima al main event di Awakenings Festival il prossimo 11-13 Luglio, ma preso come evento stand alone rimane una delle esperienze più genuine di festival techno che si possa trovare in Europa.