Romana Maggiora Vergano al Festival On Air: ecco perchè ho detto no ad alcuni progetti lavorativi – Intervista
Romana Maggiora Vergano, protagonista di On Air, il festival dedicato al cinema e alle serie tv diretto da Simona Gobbi, incontra la stampa presso il Grand Hotel et Des Palmes di Palermo. Noi di SuperGuidaTv abbiamo rivolto qualche domanda all’attrice protagonista di C’è ancora domani, grande successo che ha visto il debutto alla regia di Paola Cortellesi. All’attrice abbiamo chiesto […]


Romana Maggiora Vergano, protagonista di On Air, il festival dedicato al cinema e alle serie tv diretto da Simona Gobbi, incontra la stampa presso il Grand Hotel et Des Palmes di Palermo. Noi di SuperGuidaTv abbiamo rivolto qualche domanda all’attrice protagonista di C’è ancora domani, grande successo che ha visto il debutto alla regia di Paola Cortellesi. All’attrice abbiamo chiesto se vede la regia nel suo futuro e se c’è stato un no professionale detto da lei che poi si è rivelato per giusto per la sua carriera.
Romana Maggiora Vergano, intervista all’attrice di C’è ancora domani
Ti piacerebbe un domani confrontarti con la regia?
“In questo momento assolutamente no, non mi sentirei per nulla in grado di gestire un carrozzone così grande, troppa responsabilità e forse non ho ancora niente di così urgente da dire, mi piace molto essere guidata, mi sento molto libera creativamente quando vengo presa per mano ancora, sono ancora molto figlia da quel punto di vista, quindi però non lo escludo”.
Luca Argentero l’ha escluso.
“Lui l’ha escluso a priori? Lui l’ha escluso. Un po’ lo capisco, no io non lo escludo perché odio contraddirmi, quindi non voglio che poi ci incontriamo fra dieci anni e mi dici ‘ah Romano…'”
Anche lui ha detto tra dieci anni… e ho detto abbiamo il video.
“Io sono stata un po’ più morbida, però abbraccio Luca in questo, non mi sento all’altezza in questo momento e forse non mi ci sentirò mai, però tra dieci anni vediamo, mi tirerai fuori questi video”.
C’è un no nel mondo del lavoro di cui vai fiera?
“C’è, senza entrare nel particolare però, ti posso dire che io ho iniziato a 18 anni e diciamo, lo potete constatare, io ho un volto molto pulito per cui con la mia agente avevamo capito che cominciavamo a funzionare verso un certo tipo di progetti che in qualche modo forse mi avrebbero legata troppo presto. Non che non farei in generale nella vita ma che in quel momento sentivo che ero appetibile per un certo tipo di progetti che probabilmente mi avrebbero vincolata troppo e troppo presto.
Invece io uscivo appunto da un’accademia in cui abbiamo sperimentato tantissimo e avevo tanta voglia di fare cose che mi avrebbero sfidata e non poggiarmi troppo sul mio aspetto fisico, mi viene da dire. E devo dire che ho avuto la fortuna di incontrare, mi viene da pensare, una regista come Francesca Comencini che mi ha fatto fare un ruolo che io mai avrei pensato che avrei potuto interpretare. Io mi ricordo tutti i provini che ho fatto in questi anni per delle ragazze fragili, tossicodipendenti e venivo sempre scartata per questo aspetto molto pulito e molto ordinario che ho. Invece lei ho saputo vedere oltre e questo mi ha riempita di fierezza anche perché non c’è un disegno per un tipo di essere umano, tutti abbiamo dentro tutto, possibilmente. Quindi quello è stato un no, adesso non categorico, però ecco, una scelta di percorso da seguire che a quel momento mi ha fatto molta paura perché avevo paura che non sarei stata mai più richiamata oppure che avrei fatto la scelta sbagliata e invece si è rivelata produttiva”.