Interstellar: Kip Thorne spiega il finale del film

Interstellar continua a far discutere i fan Seguiteci sempre su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp! A distanza di anni dalla sua uscita, Interstellar continua ad affascinare e confondere il pubblico, in particolare per il suo finale enigmatico. Il celebre fisico teorico Kip Thorne, premio Nobel per la fisica, nonché consulente scientifico e produttore esecutivo del film […] L'articolo Interstellar: Kip Thorne spiega il finale del film proviene da LaScimmiaPensa.com.

Jun 8, 2025 - 09:10
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Interstellar: Kip Thorne spiega il finale del film

Interstellar continua a far discutere i fan

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A distanza di anni dalla sua uscita, Interstellar continua ad affascinare e confondere il pubblico, in particolare per il suo finale enigmatico. Il celebre fisico teorico Kip Thorne, premio Nobel per la fisica, nonché consulente scientifico e produttore esecutivo del film diretto da Christopher Nolan, ha chiarito cosa accade davvero nelle ultime scene, risolvendo alcuni dei dubbi più ricorrenti degli spettatori.

La pellicola di fantascienza ruota attorno a Cooper (interpretato da Matthew McConaughey), un ex pilota della NASA che intraprende una missione interstellare per trovare un nuovo pianeta abitabile per l’umanità. Insieme a un team di astronauti, attraversa un wormhole situato nei pressi di Saturno, esplorando mondi potenzialmente in grado di supportare la vita.

Nel finale di Interstellar, Cooper si sacrifica separandosi dalla propria navicella e precipitando in un buco nero, permettendo così agli altri astronauti di continuare la missione verso il pianeta potenzialmente abitabile. All’interno del buco nero, accede a un tesseratto, attraverso il quale riesce a comunicare con sua figlia Murph (Jessica Chastain), muovendosi nel tempo.

Secondo quanto spiegato da Thorne durante un episodio del podcast StarTalk Plus condotto da Neil deGrasse Tyson, quando Cooper entra nel buco nero viene raccolto da un’astronave costruita da una civiltà avanzata, la stessa che ha fornito il wormhole all’umanità.

Ok, quindi quando entra nel buco nero, viene raccolto da un’astronave costruita da questa civiltà avanzata che ha fornito il wormhole a lui e all’umanità. E si chiama tesseratto, ed è un cubo quadridimensionale o dimensione spaziale, ed è per questo che lì dentro hai visto, credo, il passato e il futuro, tutti in qualche modo correlati, di dimensioni molto più elevate.

Alla fine, Cooper viene salvato e si risveglia su una stazione spaziale chiamata Cooper Station, dedicatagli dalla figlia Murph. Nolan, ha spiegato Thorne, inizialmente voleva far tornare il protagonista sulla Terra percorrendo una via più diretta, a una velocità superiore a quella della luce. Tuttavia, il fisico ha dichiarato che ciò non era scientificamente possibile. L’unico modo plausibile era che Cooper entrasse nel buco nero.

Viene depositato sulla superficie tridimensionale di una sfera quadridimensionale. E questa sfera quadridimensionale è un’astronave che può raggiungere dimensioni superiori, ed esce dal buco nero, non attraverso l’orizzonte.

Non può farlo, attraversa la quarta dimensione spaziale, o quella che nel film viene chiamata la quinta dimensione, questa volta è la quarta dimensione, e torna sulla Terra. E la distanza per tornare alla Terra è inferiore a quella tra la Terra e il Sole, anche se si trova a 10 miliardi di anni luce all’interno del nostro universo, nella massa, è una distanza molto breve. E quindi possiamo tornare indietro. Torna indietro molto velocemente, cavalcando la superficie della sfera quadridimensionale.

Nolan accettò questa interpretazione, ma preferì rappresentare il tutto con un cubo quadridimensionale invece che con una sfera, dando così forma visiva al famoso tesseratto che appare nel film.

Questo è un tesseratto, ecco cosa succede.

Thorne ha inoltre chiarito che la scena di Interstellar in cui Cooper si dimena all’interno del tesseratto rappresenta il momento in cui egli viene trasportato sulla Terra, prima che il tesseratto venga “attraccato” nella cameretta della figlia Murph. Questo dettaglio risolve finalmente anche il mistero del “fantasma” che Murph percepiva da bambina: era suo padre che cercava di comunicare con lei attraverso le dimensioni.

Non puoi sapere cosa sta succedendo finché non leggi il mio libro. È un accordo tra me e Chris. È l’unico modo in cui tutti potranno saperlo.

Grazie alle spiegazioni di Thorne, il finale di Interstellar si rivela non solo coerente con le leggi della fisica teorica (per quanto speculativa), ma anche profondamente legato alla narrativa emotiva del film, in cui amore, scienza e tempo si intrecciano in modo indissolubile.

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