Lago d’Orta: un viaggio nel cuore segreto del Piemonte, tra spiritualità, natura e arte

L’ingombrante presenza del vicino e più celebre Lago Maggiore metterebbe in soggezione qualsiasi luogo. Eppure, con i suoi paesaggi silenziosi, i borghi ricchi di storia, le acque limpide e i tesori spirituali, il Lago d’Orta rappresenta una delle mete più affascinanti d’Italia per chi cerca un’esperienza autentica, tra natura, cultura e spiritualità.
Con una lunghezza di appena 13 chilometri, conquista per la sua dimensione raccolta e intima, quasi a misura d’anima. Da Omegna a Gozzano, il periplo del Lago d’Orta è un susseguirsi di scorci suggestivi: piccoli porticcioli, case in pietra che si specchiano nell’acqua, colline che digradano dolcemente verso la riva. In questo scenario delicato, spiccano due gioielli imperdibili: Orta San Giulio e l’omonima isola. Ancora più belli se raggiunti nel comfort e nel silenzio elettrico della EX30 di casa Volvo, per un viaggio green nel cuore della natura e della bellezza di cui l’uomo è capace.

Orta San Giulio: un salotto medievale sul lago

Inserito tra i borghi più belli d’Italia, Orta San Giulio è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. I vicoli acciottolati, i palazzi affrescati, le logge rinascimentali e le piccole botteghe artigiane fanno di questo borgo un vero salotto a cielo aperto. Il cuore pulsante è Piazza Motta, affacciata sul lago, da cui partono le imbarcazioni dirette verso l’Isola di San Giulio. Poco sopra il centro storico si snoda la Salita della Motta, che conduce alla Chiesa di Santa Maria Assunta, punto di partenza per il Sacro Monte, un complesso religioso e naturalistico riconosciuto dall’UNESCO.

Sacro Monte di Orta: spiritualità e arte nel verde

Il Sacro Monte di Orta è uno dei nove Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Dedicato a San Francesco d’Assisi, è composto da venti cappelle immerse nel verde, decorate da affreschi e statue in terracotta che narrano la vita del santo. Ma il Sacro Monte è anche un luogo di contemplazione: affacciato sul lago, regala viste spettacolari e un senso di pace che avvolge chiunque percorra i suoi sentieri.

L’Isola di San Giulio e il silenzio come guida

A circa 400 metri dalla riva, l’Isola di San Giulio è un luogo di mistica bellezza. Secondo la leggenda, fu il santo da cui prese il nome a liberarla dai serpenti nel IV secolo, fondando qui una delle prime chiese cristiane della zona. Oggi, l’isola ospita la Basilica romanica di San Giulio, ricca di affreschi e capitelli scolpiti, e un antico monastero benedettino. Il percorso pedonale “Via del Silenzio” invita i visitatori a una passeggiata riflessiva, tra frasi spirituali e scorci incantati.

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Lago d’Orta, tra santuari, torri e sentieri nascosti

Sulle sponde del lago non mancano altre mete affascinanti. A Pella, affacciata sul lato occidentale, si trova la chiesa romanica di San Filiberto, l’unica in Italia dedicata a questo santo e punto di partenza per processioni in barca. Dalla vicina Madonna del Sasso, costruita su uno sperone roccioso, si gode una delle viste più spettacolari del Cusio. Infine, nei pressi di Gozzano, la Torre di Buccione veglia sul lago con la sua imponenza medievale, immersa nella riserva naturale che protegge la biodiversità dell’area.

Natura attiva, dal trekking al kayak

Il Lago d’Orta è anche un paradiso per gli amanti della natura attiva. Con oltre 500 chilometri di sentieri tra lago e monti, è una meta ideale per escursionisti, biker e camminatori. Percorsi come la “Via del Viandante” o il cammino verso la Val Strona permettono di esplorare paesaggi incontaminati. Chi preferisce la bicicletta troverà una rete capillare di itinerari per ogni livello, con tratti perfetti anche per le eBike. In estate, il lago diventa una palestra naturale: le sue acque cristalline, tra le più pulite d’Europa, invitano al nuoto, alla canoa, al SUP o semplicemente al relax sulle numerose spiagge balneabili, da Bagnera a Pettenasco, fino a Punta di Crabbia.

Un viaggio tra artigianato e sapori

Oltre alla natura e alla spiritualità, il Lago d’Orta custodisce una tradizione artigiana e culinaria viva e autentica. Omegna è nota per essere il centro del casalingo italiano, ma anche per il legame con Gianni Rodari, nato proprio qui. Nella Val Strona, la lavorazione del legno è arte quotidiana, celebrata anche dalla produzione artigianale di Pinocchio. La cucina del territorio sorprende per la semplicità dei sapori e la qualità delle materie prime: pesce di lago, formaggi d’alpeggio, miele e funghi sono protagonisti dei menu locali, da gustare in locande affacciate sull’acqua o nei ristoranti stellati che animano la zona.

Il Lago d’Orta è da vivere lentamente, anche in auto

In un mondo che corre, il Lago d’Orta invita a rallentare, a guardare, a sentire. Non è una meta da consumare in fretta, ma un luogo da assaporare con lentezza, lasciandosi sorprendere da ogni angolo, ogni riflesso sull’acqua, ogni silenzio tra i boschi. È una destinazione per viaggiatori curiosi, romantici e contemplativi. Un rifugio dell’anima, a due passi dal caos, dove la bellezza si rivela a chi sa osservare.

Il mezzo migliore per vivere questa esperienza è un’auto come la Volvo EX30, che ne condivide lo spirito, sia per l’attenzione all’ambiente sia per la sua indole. Il SUV compatto, full electric, con cui il brand svedese interpreta il tema della mobilità sostenibile si muove sicuro, silenzioso e in armonia sulle strade che conducono alla scoperta del lago d’Orta e del suo territorio. Strade secondarie, che volentieri divagano sulle coste delle alture che ne fanno da corolla, e che nella qualità degli asfalti non hanno certo la migliore delle doti.

La EX30 è agile e pronta tra le curve strette dei centri storici, con un raggio di sterzata contenuto e uno sterzo leggero che la rende maneggevole come una city car. Le dimensioni contenute in poco più di quattro metri, inoltre, sono un piacevole plus, quando si cerca parcheggio in quei giorni della bella stagione in cui il sole richiama sulle sponde del lago chi lascia la città per riempirsi gli occhi di bellezza.

Ma, quando si esce dall’abitato, è capace di sorprendere, grazie al piacere di guida e alle doti dinamiche, alla risposta sempre pronta e al lavoro delle sospensioni. Una compatta, che non ha paura della strada.

Info: Volvo.it

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