Seedj: una piattaforma all-in-one per DJ e produttori
In un panorama musicale in continua trasformazione, dove la formazione artistica e il networking professionale si intrecciano sempre di più, Seedj vuole essere una piattaforma digitale pensata per DJ e produttori che vogliono crescere, formarsi, e inserirsi nell’industria musicale. Combinando un design moderno con un’interfaccia semplice da navigare, le sue sezioni principali comprendono corsi, contest, […]

In un panorama musicale in continua trasformazione, dove la formazione artistica e il networking professionale si intrecciano sempre di più, Seedj vuole essere una piattaforma digitale pensata per DJ e produttori che vogliono crescere, formarsi, e inserirsi nell’industria musicale.
Combinando un design moderno con un’interfaccia semplice da navigare, le sue sezioni principali comprendono corsi, contest, community, sample library e submission di demo, delineandosi come un ecosistema digitale per la musica elettronica.
Formazione tecnica con i grandi nomi della scena
Uno dei pilastri della piattaforma Seedj è rappresentato dai corsi online: oltre 200 ore di contenuti didattici tenuti da artisti internazionali come Perc, Phil Weeks, DVS1, Ayarcana, Yanamaste e molti altri. I corsi sono pensati per esplorare e approfondire le tecniche di DJing e produzione musicale, con percorsi che spaziano da un livello base a uno avanzato, a seconda che ci si approcci per la prima volta alla materia oppure si voglia perfezionare una pratica già consolidata. La struttura è costante: capitoli navigabili, divisi generale per argomento,note, sessioni Q&A, checklist settimanali. Ma è l’approccio personale di ogni artista a fare la differenza. Ciò che si impara non è solo il come, ma soprattutto il perché. E questo, esplorando i corsi, è ciò che colpisce: lo schermo scompare e ti ritrovi dentro il processo creativo di chi suona.
Fondamentalmente i corsi si dividono in tre sezioni principali: djiing, produzione e music business.
A loro volta queste tre macro categorie si differenziano: nel caso del djiing, tolti i corsi sui fondamentali del djiing, tenuti da Ortensio e Spfdj, la divisione è principalmente tra vinile e digitale. Il grande vantaggio è che ogni artista racconta il suo personale approccio al vinile, e oltre a divulgare le proprie conoscenze con demo focalizzate sulla tecnica, il focus è incentrato anche sulla propria metodologia di lavoro, la scelta dei dischi e l’ organizzazione della borsa per i dj set. È il caso della masterclass live tenuta al Bootcamp al Melkweg di Amsterdam di The Lady Machine o della masterclass in studio di Adiel, Blasha&Allatt e GNMR.
L’ approccio al digitale viene invece raccontato in differenti maniere: dall’ approccio più metrico di Zisko alle tecniche di mixaggio consolidate come quelle di Grace Dahl e Nastia. Si aggiunge al pacchetto djiing anche la presenza di due speciali masterclass, dedicate interamente all’ approccio live curate dagli italiani Mattia Trani, con un approccio totalmente hardware, e Raffaele Attanasio che oltre a mostrare la composizione e il funzionamento del suo set up con software integrato, ci regala un’ utilissimo confronto con il tecnico del suono.
Al contrario per la parte di produzione i dj raccontano le loro differenti modalità di approccio ai software e ai generi: da Anetha che ci porta dentro la composizione dell’ edit di “Candy” di Rosalia all’ attenzione e i consigli per la produzione su vinile del maestro napoletano Gaetano Parisio.
Molte classi integrano djiing e produzione. La masterclass di Claudio PRC, ad esempio, affronta con coerenza sia l’ambito del DJing che quello della produzione musicale, rispecchiando la sua doppia anima artistica. Il corso si articola in più capitoli, ognuno dedicato a un sotto-tema specifico, bilanciando teoria e pratica in entrambi i campi.
Da un lato Claudio si concentra sul DJing con giradischi e CDJ, mostrando il suo setup e guidando lo studente attraverso le tecniche fondamentali: la messa a tempo manuale, la regolazione fine del pitch, l’allenamento dell’orecchio per un controllo preciso del mix. Dall’altro lato, il corso si sposta sulla produzione in studio con Ableton Live. Claudio condivide il suo progetto sullo schermo e mostra il suo workflow creativo, partendo da groove minimali e profondi fino all’arrangiamento completo di una traccia. Utilizza pad atmosferici e field recording per costruire paesaggi sonori stratificati, tipici del suo stile ipnotico. Non si limita a mostrare le sue azioni, ma spiega con attenzione il perché delle sue scelte, rendendo visibile la sua filosofia creativa. Racconta, ad esempio, come nei suoi DJ set preferisca lunghe transizioni e sviluppi graduali per accompagnare il pubblico in un viaggio mentale, e incoraggia chi studia a curare con attenzione la selezione musicale, cercando atmosfere coerenti piuttosto che momenti ad effetto.
Altro corso da segnalare è Soundscapes Sculpting di Yanamaste.
Registrata durante un Seedj Bootcamp, questa masterclass si sviluppa in una lunga lezione unica, ma densa di contenuti. Yanamaste guida gli studenti nella creazione da zero di due tracce originali, mostrando nel dettaglio tutte le fasi della produzione: dall’ideazione del kick alla rifinitura del mix. Il flusso è completamente hands-on, con dimostrazioni in tempo reale del suo processo creativo. Utilizzando Ableton Live come DAW principale, Yanamaste mostra come ottenere alcuni tratti distintivi del suo sound: kick potenti ispirati alla Roland TR-909, bassline ipnotiche, modulazioni dinamiche. Un passaggio emblematico è quando costruisce un kick profondo partendo da zero, illustrando l’uso di equalizzazione e saturazione per dargli forza e definizione. La bassline, in continua modulazione, prende forma con l’ausilio di automazioni e effetti capaci di mantenere il groove sempre in movimento. Il suo approccio è estremamente pratico, orientato al workflow e all’originalità: insegna facendo, offrendo indicazioni tecniche dettagliate (come la programmazione di un synth o l’automazione di un filtro), ma anche trasmettendo una visione artistica del suono techno come spazio immersivo e narrativo.
Si aggiungono al pacchetto anche dei corsi più focalizzati su attività collaterali come quello dell’ agente di booking Alex Franconeri, il corso sulla visual art di Malika Maria e sulla fotografia di Alex Verhalle, e anche sul nostro caro amato giornalismo musicale. Una panoramica completa che, attraverso esempi e demo, ci consente di costruire un background completo, assolutamente necessario non solo come piattaforma per aspiranti dj ma anche per aggiornare e donare delle competenze essenziali agli addetti ai lavori.
Insomma, ogni corso è organizzato in modo tale da guidare chi apprende in un percorso strutturato, senza la dispersione tipica dei tutorial trovati online.
Seedj propone una linea chiara, che rende l’apprendimento più lineare ed efficace. A completare l’offerta, ci sono i sample pack, aggiornati mensilmente e curati dagli stessi artisti: una libreria di suoni organizzata per genere (techno, house, ambient, ecc.) che risulta particolarmente utile nei momenti di scarsa ispirazione creativa.
Contest, visibilità e opportunità reali
Un altro punto di forza di Seedj è la possibilità di mettere subito in pratica ciò che si sta imparando. Non solo formazione, dunque, ma anche opportunità concrete. Ogni mese vengono organizzati contest in collaborazione con club, label e festival, offrendo agli utenti l’occasione di inviare un mix o una traccia e, in alcuni casi, partecipare anche a competizioni specifiche come le premiere o le release. La cosa interessante è che non si tratta solo di vetrine simboliche ma i vincitori possono ottenere pubblicazioni discografiche, live in eventi internazionali o mentoring personalizzati. Tra le collaborazioni recenti ci sono realtà come Etruria Beat, MUUD Movement, Dark Techno Collective, Crudo Audio e festival come il Phäex Festival in Grecia o il celebre WOMB Tokyo in Giappone. Alcuni contest offrono slot nelle lineup, come è successo ai DJ Fran FL e Cassian, che hanno suonato al F2F al Gotec Club.
La modalità di partecipazione è molto diretta in quanto basta registrarsi sulla piattaforma, accedere alla sezione contest e caricare il proprio materiale seguendo le indicazioni. A seconda del contest, possono essere richiesti un DJ mix (generalmente di circa un’ora), o una traccia in formato WAV o MP3. L’intero processo si svolge all’interno dell’ecosistema Seedj, offrendo una tracciabilità chiara e un canale più ordinato rispetto al tradizionale invio di demo via email. Ogni contest ha una durata media di tre-quattro settimane, seguita da una fase di valutazione di circa una decina di giorni. La selezione dei vincitori è curata direttamente dagli host o dalle label coinvolte, e anche se i criteri di valutazione non sono sempre dichiarati pubblicamente, conta sicuramente la qualità del mix o della produzione, l’originalità e la coerenza stilistica con il tema proposto. Questa formula non solo stimola l’apprendimento attivo, ma apre una finestra reale su ciò che può voler dire emergere nel panorama della musica elettronica. Seedj diventa così un ponte tra studio e scena, tra pratica individuale e visibilità professionale – una dinamica che, per chi inizia o per chi vuole rilanciarsi, può fare la differenza.
Community globale e networking
Oltre al suo valore formativo, la piattaforma funziona come un punto d’incontro accessibile non solo con i partner, ma anche con altri artisti, offrendo la possibilità di creare connessioni tra chi è ancora alla ricerca della propria espressione artistica. Non si tratta quindi solo di un’interazione tra contenuti e utenti, ma di un dialogo tra persone che condividono lo stesso interesse. In un panorama musicale dove il talento spesso non basta, poter essere visti, ascoltati e supportati può davvero fare la differenza. Seedj cerca di colmare questo vuoto, con un approccio dinamico, in costante aggiornamento e orientato alla community.
Certo, resta da capire come evolverà e quanto saprà crescere insieme al suo pubblico. Ma per ora, l’impressione è quella di uno strumento prezioso sia per chi cerca un corso, ma anche un contesto.