Chiudono le scuole, 15,7 milioni di italiani in vacanza a giugno
Saranno 15,7 milioni gli italiani che pianificheranno la loro prima vacanza estiva in occasione della chiusura dell’anno scolastico. E’ quanto rivela l’indagine realizzata da Tecnè per conto di Federalberghi. Il 20,4% degli italiani ha aspettato, infatti, la fine delle scuole per concedersi una vacanza a giugno. Italia in pole position Il 90,6% opterà per l’Italia, ... L'articolo Chiudono le scuole, 15,7 milioni di italiani in vacanza a giugno proviene da GuidaViaggi.

Saranno 15,7 milioni gli italiani che pianificheranno la loro prima vacanza estiva in occasione della chiusura dell’anno scolastico. E’ quanto rivela l’indagine realizzata da Tecnè per conto di Federalberghi. Il 20,4% degli italiani ha aspettato, infatti, la fine delle scuole per concedersi una vacanza a giugno.
Italia in pole position
Il 90,6% opterà per l’Italia, privilegiando le località di mare, ma anche aree di particolare pregio naturalistico. Per il restante 9,4% che sceglierà l’estero, le preferenze si attestano sulle grandi capitali europee, senza dimenticare una particolare predilezione per le coste della Croazia e della Spagna.
Il primo assaggio di stagione estiva – rivela l’indagine – si verificherà proprio in questo mese di giugno: le grandi partenze si prevedono per venerdì e sabato prossimi, con 4,6 milioni di italiani in viaggio.
Meno giorni in vacanza
Rispetto allo scorso anno, l’indagine rileva un aumento di 600mila individui ma, di contro, saranno meno i giorni di permanenza. La durata della vacanza si attesterà sui 7 giorni, con una spesa media pro capite (comprensiva di pernottamento, viaggio, pasti, shopping) di 463 euro e un giro di affari complessivo di 7,3 miliardi di euro.
“A giudicare dai nostri numeri – ha commentato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – il mese di giugno sembra ormai fare tendenza; il dato di oggi va a rafforzare l’andamento dello stesso periodo nello scorso anno. Di fronte ai nuovi trend, il nostro mondo è estremamente attento. Questi scenari aprono concrete opportunità di allineare alle nuove esigenze la qualità dell’offerta. Si allargano gli orizzonti e si lavora con passione all’ampliamento ed alla diversificazione dei servizi, sempre più adeguati alle necessità delle famiglie”.
La chiusura delle scuole
Bocca osserva anche che “la chiusura della scuola effettivamente rappresenta un assist strategico per il turismo familiare. Vince la voglia di ritrovarsi, di fare cose semplici e piacevoli all’insegna del benessere, del contatto con la natura e del relax. Con i bambini al seguito, anche i nonni diventano essenziali nella programmazione e la gestione della vacanza: secondo la nostra ricerca – afferma -, saranno circa 200mila di loro a partire con i propri nipoti. I nonni rappresentano a tutti gli effetti un supporto essenziale e insostituibile per i genitori impegnati nel lavoro”.
Il 50,2% sceglie il mare
La meta preferita per i viaggiatori che resteranno in Italia sarà di gran lunga il mare (50,2%), seguito dalla montagna (19,9%), dalle località d’arte (17,0%) e dalle località lacuali (5,3%).
Per chi si recherà all’estero, vincono le grandi capitali europee (62,1%), seguite dal viaggio in crociera (14,7%) e dalle località marine in Paesi esteri vicini all’Italia (13,2%).
La spesa per la vacanza
La gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata ai pasti (29,4%) e al viaggio (23,7%). L’alloggio assorbe il 17,6% del budget, mentre allo shopping sarà destinato il 12,1%.
Sul fronte delle sistemazioni, la casa di parenti e amici è la prima scelta per pernottare tra chi andrà in vacanza (33,1%). Il 27,3% andrà in albergo o in villaggio turistico, il 15,9% nella casa di proprietà e l’8% in un b&b.
Per quanto riguarda le tempistiche di prenotazione, 3 vacanzieri su 4 hanno prenotato la propria vacanza con almeno un mese di anticipo. Il 75,8% dei vacanzieri utilizzerà la propria macchina per recarsi nel luogo di vacanza. Il 15,9% viaggerà in aereo e il 2,9% in nave.
Tra gli individui intervistati che non andranno in vacanza, il 32,4% ha rivelato di non partire per motivi economici; il 16,4% per motivi familiari e un altro 16,3% perché partirà in un altro periodo.
L’indagine è stata effettuata da Tecnè s.r.l. nel periodo compreso tra il 2 e il 7 giugno, intervistando un campione di 4.032 italiani maggiorenni. Campione probabilistico, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia, stratificato per regione e classe di ampiezza demografica dei comuni.
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