AT LONG LAST ASAP: come suona a 10 anni dalla sua uscita
Dal 2000 in poi l’industria musicale del rap ha incontrato notevoli cambiamenti. C’è stata però una wave che si è collocata a metà tra la vecchia e la nuova scuola, il cloud rap. Pioniere di questo particolare “sottogenere” può essere considerato ASAP Rocky, che con la sua trilogia cominciata nel 2011 ha segnato una pagina della musica rap. A 10 anni dalla sua uscita AT LONG LAST ASAP, terzo album della trilogia, rimane ancora un solidissimo progetto. AT LONG LAST […] L'articolo AT LONG LAST ASAP: come suona a 10 anni dalla sua uscita proviene da Rapologia.it.

Dal 2000 in poi l’industria musicale del rap ha incontrato notevoli cambiamenti. C’è stata però una wave che si è collocata a metà tra la vecchia e la nuova scuola, il cloud rap. Pioniere di questo particolare “sottogenere” può essere considerato ASAP Rocky, che con la sua trilogia cominciata nel 2011 ha segnato una pagina della musica rap. A 10 anni dalla sua uscita AT LONG LAST ASAP, terzo album della trilogia, rimane ancora un solidissimo progetto.
AT LONG LAST ASAP di ASAP Rocky e la sua legacy 10 anni dopo
In prossimità della tanto acclamata uscita di Don’t Be Dumb, ASAP Rocky è tornato nuovamente sulla bocca di tutti.
Bisogna ricordare che se LIVE.LOVE.A$AP e LONG.LIVE.A$AP furono i suoi progetti più innovativi, l’album finale della trilogia rimane comunque importante per il suo percorso. Come dichiarò a Complex fu ispirato da:
Michèle Lamy, my relationship status, my social status, Danger Mouse, just my life, my current situation with A$AP. And drugs
La volontà era di affermarsi come un Dio nel suo ritorno (riferimento ovviamente a Rakim, da cui il rapper di Harlem prende anche il nome):
I’m claiming ownership of my legacy…Look at it: At.Long.Last.A$AP. A-L-L-A. Like slang for ‘Allah.’ It’s the return of the god MC
Meno sperimentalismo rispetto ai vecchi progetti, ma molta più cura nella scelta di tracce, basi e soprattutto featuring. Proprio questi ultimi sono interessanti e, tra i già conosciuti come Kanye West, Lil Wayne, Juicy J, UGK, ScHoolboy Q, M.I.A. o Future, appaiono anche nomi nuovi, come ad esempio Joe Fox. La storia dietro questo artista inglese è più che emozionante e dimostra ancor più quanto Rocky creda che la musica sia un modo per salvarsi: Joe Fox era un senzatetto e cercava di uscire dal baratro vendendo i suoi cd musicali per strada e ASAP Rocky scelse di dargli un’opportunità salvandolo.
This is boom bap mixed with new raps
Questa frase di LVL del singolo di Rocky del 2013 riassume perfettamente l’impostazione musicale del rapper di Harlem.
Dalle più singolari Holy Ghost e Canal St., con un ritmo molto lento ma ipnotizzante, si passa alla più che nota L$D, dedicata all’omonima droga e con elementi che rimandano anche ad influenze più melodiche. Suoni più prettamente trap li troviamo invece nella fantastica Lord Pretty Flacko Jodye 2, per arrivare poi al classico beat di Kanye in Jukebox Joints. A prendersi la scena non solo il beat switch a metà brano, ma soprattutto la qualità dei tre campionamenti, provenienti il primo da un brano indonesiano, il secondo da Much Better Off di Smokey Robinson ed il terzo da Who Cares degli inglesi Tony Aiken & Future 2000.
Simbolo del cloud rap può essere considerata invece Pharsyde, con la straordinaria produzione di Danger Mouse.
Gentrification split the nation that I once was raised in
I don’t recall no friendly neighbors face on my upraisin’
La chiusura è eclatante: Everyday ha tutto ciò che potrebbe rendere perfetta una canzone. Dal sample, al ritornello del cantautore Rod Stewart, alle barre di Flacko. Tutto ciò è la sintesi di un progetto che spesso è ritenuto inferiore agli altri due album della trilogia, ma che in realtà mantiene un livello altissimo per tutta la sua durata e che ancora oggi non manca nelle cuffie dei più accaniti fan del rap.
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