Meteo, metà GIUGNO già infuocata: caldo africano fino a 40 gradi
Un’estate in accelerazione: l’anticiclone prende il sopravvento Con l’arrivo della seconda decade di GIUGNO, l’estate meteorologica italiana entra nel vivo, inaugurando una fase di caldo persistente e in ulteriore intensificazione. Dopo un MAGGIO instabile e spesso sotto tono, l’alta pressione si prepara a consolidarsi sul bacino del MEDITERRANEO, guadagnando energia giorno dopo giorno. Secondo le […] Meteo, metà GIUGNO già infuocata: caldo africano fino a 40 gradi

Un’estate in accelerazione: l’anticiclone prende il sopravvento
Con l’arrivo della seconda decade di GIUGNO, l’estate meteorologica italiana entra nel vivo, inaugurando una fase di caldo persistente e in ulteriore intensificazione. Dopo un MAGGIO instabile e spesso sotto tono, l’alta pressione si prepara a consolidarsi sul bacino del MEDITERRANEO, guadagnando energia giorno dopo giorno. Secondo le simulazioni dei principali modelli meteorologici internazionali, il promontorio anticiclonico sarà inizialmente di matrice azzorriana, ma verrà rapidamente rinforzato da masse d’aria subtropicali, assumendo via via caratteristiche sempre più nordafricane.
Lo scenario barico previsto per questa settimana evidenzia una struttura ad alta stabilità, difficile da scalfire anche nelle regioni settentrionali. In assenza di reali incursioni fresche dall’ATLANTICO, la possibilità di temporali o break rinfrescanti è al momento molto remota. L’estate 2025 intende mettere radici profonde, mostrando fin da subito la sua componente più estrema.
Il Mediterraneo sotto l’assedio dell’anticiclone ibrido
L’evoluzione prevista per la seconda parte della settimana indica un’elevata probabilità che il campo di alta pressione si trasformi progressivamente in anticiclone africano puro, un tipo di struttura barica responsabile delle ondate di calore più durature e intense degli ultimi anni. Questa trasformazione potrebbe culminare tra il 15 e il 18 GIUGNO, quando è previsto il picco termico di questa nuova fase calda.
Nel frattempo, già da GIOVEDÌ 12 GIUGNO le temperature inizieranno a salire in modo deciso, portandosi sopra la media del periodo su gran parte dell’ITALIA. A rendere questa situazione più preoccupante è la totale mancanza di variabilità atmosferica: l’anticiclone tenderà a cristallizzare lo scenario meteo, impedendo la formazione di nubi e la ventilazione naturale che potrebbero offrire un minimo sollievo.
Le regioni più a rischio: dove si toccheranno i 40°C
Secondo i dati più recenti elaborati dal European Centre for Medium-Range Weather Forecasts, il Centro ITALIA e la SARDEGNA saranno le aree più esposte a questa prima grande fiammata dell’estate. Tra il fine settimana e l’inizio della prossima settimana, le zone interne di TOSCANA, UMBRIA, LAZIO e dell’entroterra sardo potrebbero registrare valori massimi tra i 36 e i 40 gradi Celsius.
Altre zone del Paese non saranno risparmiate: le pianure del NORD potrebbero avvicinarsi ai 35°C, soprattutto tra EMILIA-ROMAGNA, LOMBARDIA e VENETO, mentre al SUD le città dell’entroterra campano e siciliano faranno registrare punte simili. La percezione termica sarà ulteriormente aggravata dall’aumento dell’umidità relativa, in particolare lungo le coste tirreniche e adriatiche.
Nonostante le temperature assolute più alte si registrino al Centro, è il NORD a mostrare le anomalie più marcate, con scarti positivi fino a +8°C rispetto alla media climatologica di GIUGNO, segnalando un’estremizzazione del clima tipica delle ultime estati.
Uno scenario statico e senza temporali all’orizzonte
Le ultime elaborazioni dei modelli meteorologici, indicano un’assenza quasi totale di instabilità per tutta la seconda decade del mese, con condizioni meteo pienamente estive su tutto il Paese. Solo occasionali annuvolamenti pomeridiani sull’arco alpino potrebbero dar luogo a fenomeni sporadici, ma al momento non si intravede nessuna vera rottura del caldo almeno fino alla terza decade.
Nel contesto attuale, ogni giorno che passa senza ventilazione e senza piogge favorisce l’accumulo di energia termica al suolo, accentuando il disagio fisico, il rischio incendi e i problemi legati all’evaporazione delle risorse idriche. È questo il tipo di estate con cui dovremo confrontarci sempre più spesso: lunga, estrema e senza respiro.
Meteo, metà GIUGNO già infuocata: caldo africano fino a 40 gradi