Predator – Killer of Killers: il cacciatore alieno è tornato in un avvincente film d’animazione – Recensione

Il mito di Predator è ben lungi dal finire e dopo la parziale resurrezione con il recente Prey (2022), un film che pur non scevro da critiche ha saputo rivitalizzare il franchise dopo anni di incertezza, sembra aver trovato in Dan Trachtenberg, già regista del suddetto, il nuovo timoniere. Siede infatti nuovamente lui dietro la […]

Jun 10, 2025 - 13:50
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Predator – Killer of Killers: il cacciatore alieno è tornato in un avvincente film d’animazione – Recensione
Predator - Killer of Killers

Il mito di Predator è ben lungi dal finire e dopo la parziale resurrezione con il recente Prey (2022), un film che pur non scevro da critiche ha saputo rivitalizzare il franchise dopo anni di incertezza, sembra aver trovato in Dan Trachtenberg, già regista del suddetto, il nuovo timoniere. Siede infatti nuovamente lui dietro la macchina da presa di questo film d’animazione, che si pone come sorta di ponte in attesa del prossimo Predator: Badlands, in uscita a novembre di quest’anno.

E non è un caso che il colpo di scena finale ricolleghi il tutto all’opera precedente, cercando di dare sempre più costrutto a una mitologia di questa razza aliena che fin dal cult originale con protagonista Arnold Schwarzenegger, uscito nel lontano 1987, è solita scorrazzare sul nostro pianeta in “battute di caccia” dove le malcapitate prede sono proprio gli esseri umani.

Ma siccome dietro il codice d’onore degli Yautja, questo il nome della specie extraterrestre, vi è la regola di uccidere come trofei dei formidabili guerrieri, in quest’occasione si è optato per una trama corale, con tre episodi inizialmente distinti che poi collimano nella seconda metà del racconto.

Predator: ne resterà soltanto uno – recensione, senza spoiler

Il primo è ambientato nel 841 d.C. nelle terre scandinave. Ursa, una guerriera vichinga, è in viaggio insieme al figlio adolescente Anders con l’obiettivo di vendicare la morte del marito, ucciso dal leader di un clan rivale. Quando ha luogo la resa dei conti, ecco che l’improvvisa apparizione di un Predator scatena morte e distruzione.

Nel secondo siamo invece nel Giappone feudale, con la lotta fratricida tra due fratelli destinati a succedere al padre, un samurai signore della guerra. Kenji si infiltra come shinobi nella reggia del consanguineo, prima che anche lì la comparsa del cacciatore alieno non complichi inevitabilmente la situazione.

Infine durante la Seconda Guerra Mondiale il giovane pilota e meccanico Torres è in missione a bordo di una portaerei, quando la flotta viene presa di mira da uno Yautja al comando di una navicella tecnologicamente avanza.

Di tutto e di più

I tre personaggi, ognuno molto diverso dall’altro, si ritrovano per quel tour de force finale all’insegna dell’esagerazione, con mostroni giganti e scontri all’ultimo sangue, in un tutti contro tutti dove è però l’unione a fare la forza. D’altronde l’ora e venti di visione, titoli di coda esclusi, è all’insegna di un’azione esasperata, indirizzata a tutti coloro che cercano una serata di mero intrattenimento incentrata su una figura iconica, ormai entrata nell’immaginario comune.

Sangue e violenza nelle brutali esecuzioni dei Predator, che non mostrano nessuna pietà nei confronti di chi malauguratamente si ritrova a incrociare il loro cammino, che faranno andare in brodo di giuggiole tutti gli appassionati. Da scontri con l’arma bianca e location suggestive ed esotiche – dal freddo del profondo Nord al fascio zen del Sol Levante – fino a pirotecniche battaglie tra i cieli, Predator – Killer of Killers ha una discreta varietà di situazioni, capaci di mantenere alto l’interesse anche a discapito di una trama che si intestardisce, a tratti anche eccessivamente, sulla sua premessa di partenza.

Con uno stile d’animazione che guarda a operazioni recenti e largamente apprezzate da pubblico e critica del calibro di Arcane, dalla quale ha reclutato diversi artisti, lo spettacolo è garantito e apre il franchise a nuove contaminazioni.

Il film è disponibile dal 6 giugno nel catalogo di Disney+.

Conclusioni finali

Un’operazione che trova la giusta chiave di lettura nel fondere l’epica dietro al mito della saga con l’energia visiva dell’animazione moderna. In un intreccio tra epoche lontane e culture distanti, Predator – Killer of Killers intesse un affresco cruento e affascinante, in cui l’icona aliena e il suo codice d’onore guerriero sono protagonisti di tre storie, destinate a congiungersi, all’insegna della caccia mortale e della lotta per la sopravvivenza.

Pur qua e là schiava del proprio approccio oltranzista, questa nuova incursione, la prima in forma animata e antologica, tra vichinghi, samurai e soldati, non soltanto rende omaggio al passato, ma apre le porte a quel prossimo futuro che il regista Dan Trachtenberg sembra avere già bene in mente per l’immediato prosieguo del franchise.