Trainspotting: Rome Streetz firma un altro progetto di qualità
Rome Streetz ha finalmente rilasciato Trainspotting, il nuovo album in collaborazione con Conductor Williams. È ormai più che chiaro: Rome Streetz non rincorre il consenso e non cerca scorciatoie ma cerca sempre di fornire qualità, e questo disco ne è la prova. Rome Streetz e Conductor Williams lanciano Trainspotting In Trainspotting Rome rappa con precisione, ogni barra è meticolosamente calibrata e ogni scelta è studiata. Nella tracklist la “fame di rap” è palpabile ma non risulta mai troppo urgente o […] L'articolo Trainspotting: Rome Streetz firma un altro progetto di qualità proviene da Rapologia.it.

Rome Streetz ha finalmente rilasciato Trainspotting, il nuovo album in collaborazione con Conductor Williams.
È ormai più che chiaro: Rome Streetz non rincorre il consenso e non cerca scorciatoie ma cerca sempre di fornire qualità, e questo disco ne è la prova.
Rome Streetz e Conductor Williams lanciano Trainspotting
In Trainspotting Rome rappa con precisione, ogni barra è meticolosamente calibrata e ogni scelta è studiata. Nella tracklist la “fame di rap” è palpabile ma non risulta mai troppo urgente o frettolosa: è fame lucida, consapevole e strategica, un tipo di fame sana che contribuisce attivamente alla fluidità dell’album nonostante i molteplici cambi di flow. Le immagini sono nitide, crude, essenziali. Rome impone la sua visione perché non si adatta a quella degli altri: stiamo ascoltando un suo album e quindi dobbiamo entrare nel suo mondo.
L’accoppiata Rome-Conductor si conferma vincente. I beat di Conductor Williams sono caratterizzati da loop sporchi, essenziali e pensati, il che permette di esaltare la voce di Rome. Alcune produzioni non sono tra le sue più iconiche, ma il lavoro funziona perché è tutto al servizio del progetto e nessuna traccia sembra essere fuori posto: la produzione di Trainspotting è proprio come un vestito cucito su misura per Rome, un vestito cupo e denso, ed è proprio quando lo indossa che l’MC brilla davvero.
Rome continua la sua scalata
Il singolo Rule 4080 si conferma un vero e proprio punto di riferimento dell’album, sia perché è stato ispirato da Check the Rhime degli A Tribe Called Quest (“Industry rule number four thousand and eighty, record company people are shady”), sia per la lucidità feroce con cui Rome reinterpreta in chiave moderna il rap business.
Slave to the game, contract, whip or chain (Uh-huh
Own your name, what you want?
Big dough or the change? (What you want?)
Tra i brani che colpiscono fin dal primo ascolto c’è sicuramente Ricky Bobby, pezzo in cui Method Man si inserisce naturalmente: due scuole diverse ma stesso linguaggio e stesso livello di eccellenza. Quando il microfono è nelle mani di artisti capaci, le generazioni non fanno differenza. E poi abbiamo Blood in Boogers che mette in mostra la scrittura di Rome su un beat boom bap: questo brano rappresenta appieno lo stile e la forza di Trainspotting.
Questo è un album che non cerca la hit catchy ma richiede attenzione. È uno fra i migliori lavori di Rome finora, è musica per chi sa distinguere tra chi rappa bene e chi fa rap sia con passione che con una visione ben precisa. Rome Streetz si sta costruendo una carriera solida, coerente e immune alle mode. Chi lo sottovaluta semplicemente non sta ascoltando bene.
Trainspotting è la dimostrazione che la via lunga, quella fatta di tecnica, rigore e identità, può ancora portare al traguardo più alto. Rome Streetz sta già lì.
Potete ascoltare Trainspotting qui:
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