Caso Garlasco, Selvaggia Lucarelli si espone e smentisce un conduttore
Da settimane Selvaggia Lucarelli si scaglia contro il circo mediatico che si è formato intorno al caso di Garlasco e alla riapertura delle indagini. Più che con gli utenti, la giornalista se l’è presa con i media, colpevoli di insinuare dubbi di colpevolezza su diverse persone che al momento non sono nemmeno indagate: “Attendo che […] L'articolo Caso Garlasco, Selvaggia Lucarelli si espone e smentisce un conduttore proviene da Biccy.

Da settimane Selvaggia Lucarelli si scaglia contro il circo mediatico che si è formato intorno al caso di Garlasco e alla riapertura delle indagini. Più che con gli utenti, la giornalista se l’è presa con i media, colpevoli di insinuare dubbi di colpevolezza su diverse persone che al momento non sono nemmeno indagate: “Attendo che tenti di togliersi la vita una delle persone su cui tutti i giorni leggo insinuazioni schifose a
proposito del caso Garlasco. Persone le cui facce sono tutti i giorni sui giornali, in tv, accusate dal matto di turno, inseguite da pregiudicati, accusate da migliaia di squilibrati sui social e da giornalisti, opinionisti, content creator. Gente per cui una pista vale l’altra, basta tirar fuori una cavolata al giorno per mandare avanti la narrazione “Stasi vittima”“.
Selvaggia Lucarelli: “Garlasco? Peggio del circo intorno a Olindo e Rosa”.
La Lucarelli nei giorni scorsi aveva promesso che nel weekend avrebbe rivelato nel dettaglio la sua posizione sul caso dell’omicidio di Chiara Poggi e così ha fatto. Ospite nel programma Accordi e Disaccordi sul Nove, Selvaggia ha dichiarato che secondo lei non ci sarebbe una pista valida ed ha anche bacchettato un suo collega in particolare, Massimo Giletti.
“In confronto a ciò che sta accadendo ora, il circo intorno a Rosa e Olindo è un esercizio di sobrietà. Qual è la cosa più scandalosa che ho visto in questo dibattito? La disinformazione. Io non pretendo che Farfallina89 abbia gli strumenti per comprendere tutto quello che sta succedendo, sono persone che lavorano tutto il giorno e non si leggono mille pagine di sentenze, vogliono sapere i fatti dai giornali. Vogliono sapere dai giornalisti cosa è successo, vorrebbero avere un’informazione onesta, dovrebbero averla, sarebbe un loro diritto. Però i giornalisti hanno il dovere di raccontare la verità al pubblico e ai lettori.
Se io sento Massimo Giletti che, ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta, dice ‘beh, a Stasi hanno dato 16 anni ed è evidente che gli hanno dato così poco perché i giudici non erano convinti della sua colpevolezza’, penso che questo lo può dire una persona comune che non ha gli strumenti per esprimere giudizi in merito. Ma tu, Massimo Giletti, dovresti sapere che Stasi ha preso 24 anni, è stato condannato a 24 anni di pena. Naturalmente aveva chiesto rito abbreviato che prevede un terzo di sconto di pena e quindi sono diventati 16, non perché era una specie di forfait, diciamo così, tra giudici e imputato.
Anche tutti i titoli che “abbiamo visto sull’impronta insanguinata di Sempio trovata sul muro, quella non era un’impronta insanguinata, era un’impronta colorata perché quel reagente utilizzato per evidenziare l’impronta si colorava, però per giorni noi abbiamo letto che c’era un impronta insanguinata, che sarebbe stata la firma del delitto. Parliamoci chiaramente: se l’impronta fosse stata insanguinata non staremmo neanche qui a parlarne. E poi tutte le piste esaminate, quella satanista, i preti, tutti gli scenari alternativi che si stanno accumulando e che stiamo leggendo tutti i giorni sui giornali: dal mio punto di vista indicano una sola cosa, ossia che non c’è una pista seria. Perché se ce ne fosse una, non se ne starebbero raccontando altre 100. Tutte queste cose sono fumo negli occhi“.
Lucarelli sulle parole del Ministro Nordio.
Qualche giorno fa anche il Ministro della Giustizia, Nordio si è espresso su Garlasco: “So com’è andata, molto a spanne. Però quello che conta è il principio: una persona che sia stata assolta in primo grado e assolta in secondo grado e poi venga condannata senza rifare dall’inizio il processo è una cosa anomala. Perché – dice la nostra legge – noi possiamo condannare soltanto quando le prove sono al di là di ogni ragionevole dubbio. Come fai a condannare al di là di ogni ragionevole dubbio quando ben due corti hanno già dubitato al punto di assolvere? Tutto questo è inconcepibile“.
Selvaggia sul Nove ha detto la sua sulle esternazioni che Nordio ha fatto sul caso di Garlasco: “Stasi è stato assolto in primo grado, in appello, la Cassazione ha rigettato, è stato fatto l’appello, è stato condannato. Che effetto mi fa sentire un ministro parlare così? Trovo irrazionale che si esprima su un iter giudiziario che evidentemente non conosce. L’unica cosa irrazionale è questa, perché il processo è stato rifatto. È stato rifatto l’appello, con nuovi elementi, tra l’altro. Ripeto, io sono sempre scettica sull’esito del processo, però è stato rifatto. È stato rifatto l’appello e la Cassazione bis ha stabilito che Stasi fosse colpevole. Quindi evidentemente era mal informato. Il fatto che sia mal informato anche il ministro della giustizia su questo caso mi fa tremare“.
Per quanto io sia d’accordo che il sospetto rende la persona automaticamente “colpevole” nella mente delle persone, e che le parole vadano dosate, sul ‘io mi ammazzerei ‘ mi viene la pelle d’oca. Pesantemente. #Garlasco pic.twitter.com/kSit0XmeAg
— Francesca
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