La vera storia che ha ispirato Apple Cider Vinegar

Anche se il titolo potrebbe trarvi in inganno Apple Cider Vinegar non è un documentario su un famoso aceto di mele, ma una miniserie ispirata a una storia vera che ha dell’incredibile (e che vi farà anche molto arrabbiare). Al centro della trama troviamo una carismatica promotrice del benessere che, partendo da una bugia, riesce… Leggi di più »La vera storia che ha ispirato Apple Cider Vinegar The post La vera storia che ha ispirato Apple Cider Vinegar appeared first on Hall of Series.

Jun 9, 2025 - 02:35
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La vera storia che ha ispirato Apple Cider Vinegar

Anche se il titolo potrebbe trarvi in inganno Apple Cider Vinegar non è un documentario su un famoso aceto di mele, ma una miniserie ispirata a una storia vera che ha dell’incredibile (e che vi farà anche molto arrabbiare). Al centro della trama troviamo una carismatica promotrice del benessere che, partendo da una bugia, riesce a costruire un vero impero. Il tutto basato su promesse di salute e purificazione, mescolando marketing, spiritualità e una buona dose di ingenuità collettiva. Quella raccontata nella serie è una vicenda che riflette perfettamente i tempi in cui viviamo: un’epoca in cui i social media possono trasformare un prodotto naturale in un culto e una figura qualunque in un leader venerato. La realtà da cui prende ispirazione è ancora più sorprendente, fatta di personaggi reali, eventi documentati e conseguenze concrete.

Oggi vogliamo parlarvi della storia vera che ha ispirato Apple Cider Vinegar: Chi sono i protagonisti, come è nato tutto, quali sono state le ripercussioni e dove si trovano oggi le persone coinvolte. Una vicenda che ci ricorda quanto sia facile farsi trascinare dal desiderio di benessere, ma anche quanto sia importante fermarsi a riflettere su chi c’è dietro certe promesse e quali sono i rischi di affidarsi ciecamente a mode e tendenze.

Belle Gibson e il suo Apple Cider Vinegar

Belle Gibson la vera protagonista della serie tv

La miniserie porta in scena qualcosa di molto inquietante: la storia vera di Belle Gibson, influencer australiana diventata famosa promettendo cure miracolose contro malattie gravi, con un seguito enorme costruito su una bugia. Gibson affermava di aver sconfitto un cancro al cervello grazie a una dieta a base di alimenti naturali e a uno stile di vita “pulito”, senza medicina tradizionale. Tra i protagonisti della sua dieta? Anche il famigerato aceto di mele. La sua storia diventò virale: milioni di follower, un’app di successo, un libro, e persino collaborazioni con grandi marchi. Tutto costruito su una finzione.

Apple Cider Vinegar si ispira proprio a questa vicenda, romanzandola ma senza allontanarsi troppo dalla realtà. È il ritratto di un’epoca dove la verità viene spesso piegata al servizio della visibilità, e dove il confine tra benessere e manipolazione può diventare pericolosamente sottile. (Potrebbe interessarti anche la storia vera che ha ispirato Good American Family)

L’ascesa di Belle Gibson: tra smoothie e bugie

Apple Cider Vinegar

Tutto è iniziato nel 2013, quando Belle Gibson, allora ventunenne, lancia il suo blog e il profilo Instagram dove racconta di essere sopravvissuta a un tumore al cervello diagnosticato quattro anni prima. Secondo il suo racconto, la medicina tradizionale l’aveva abbandonata al suo destino, e lei aveva deciso di curarsi da sola, seguendo una dieta a base di ingredienti naturali, praticando meditazione e adottando uno stile di vita sano. L’aceto di mele diventò presto un simbolo della sua filosofia “green”, usato come rimedio universale e citato spesso nei suoi post come parte della routine detox.

Con il suo approccio positivo e il look rassicurante da ragazza della porta accanto, Belle conquista un’enorme popolarità. Nasce così The Whole Pantry, un’app che unisce ricette, meditazioni e consigli wellness. In breve, l’app scala le classifiche e arriva anche sull’App Store di Apple, che pensa persino di preinstallarla sull’Apple Watch. Penguin le propone un libro. Le interviste si moltiplicano. Tutto sembra perfetto. Ma nulla di ciò che raccontava era vero. Nessuna cartella clinica, nessun oncologo, nessuna diagnosi. Solo una narrazione studiata a tavolino, costruita con abilità e mantenuta con freddezza. In un mondo in cui la fiducia del pubblico può essere trasformata in business in pochi click, Belle Gibson era riuscita a vendere la sua storia come una favola di resilienza. Peccato che fosse una truffa. (Le 7 Migliori Serie Tv tratte da una storia vera uscite nell’ultimo periodo)

La caduta: Apple Cider Vinegar non serve più

Nel 2015, il castello di carte inizia a crollare. Alcuni giornalisti australiani, insospettiti da incongruenze nei racconti di Gibson, iniziano a indagare. I documenti medici non arrivano mai, e le sue risposte diventano vaghe. Quando le testate The Age e The Sydney Morning Herald pubblicano un’inchiesta dettagliata, emerge la verità: Belle Gibson non ha mai avuto il cancro, né è mai stata curata in alcun ospedale. La reazione pubblica è durissima. I follower si sentono traditi, soprattutto coloro che, ispirati dalla sua storia, avevano rifiutato terapie tradizionali. Penguin ritira il suo libro, Apple cancella l’app, e iniziano le indagini ufficiali. Belle prova a difendersi in modo confuso, parlando di “errori di percezione” e “traumi personali”, ma senza mai ammettere pienamente la truffa.

Nel 2017, un tribunale australiano la condanna per condotta ingannevole e dannosa, imponendole una multa di 410.000 dollari australiani. I soldi, secondo le indagini, non erano mai stati donati in beneficenza come aveva promesso, ma tenuti per sé. La vicenda diventa un caso internazionale, simbolo dei rischi del culto del wellness online e delle bufale che possono dilagare senza controlli. Apple Cider Vinegar, pur cambiando nomi e situazioni, mette in scena proprio questo momento di frattura, mostrando cosa succede quando l’immagine costruita per i social si scontra con la realtà dei fatti. (La Classifica delle 15 Migliori Serie Tv nella storia di Netflix)

Le ripercussioni: una lezione (amara) per il mondo del wellness

apple cider vinegar è una delle serie tv in arrivo su Netflix
Credits: Netflix

La storia di Belle Gibson ha avuto effetti devastanti, non solo per chi ha creduto alle sue parole, ma per l’intero ecosistema dell’informazione sulla salute online. Dopo il suo smascheramento, si è acceso un dibattito globale su quanto siano pericolose le testimonianze personali non verificate, soprattutto se spacciate per verità mediche (ma anche sulla medicina omeopatica). Influencer, blogger e personaggi del wellness sono finiti sotto i riflettori, costretti a rendere conto delle loro affermazioni. Alcune piattaforme social hanno aggiornato le linee guida, cercando di limitare la disinformazione, ma il problema resta: chiunque, oggi, può raccontare qualsiasi cosa sulla salute e ottenere visibilità, spesso senza alcun controllo.

Il caso Gibson ha anche fatto riflettere su quanto il pubblico sia affamato di “miracoli”, di scorciatoie, di soluzioni semplici a problemi complessi. L’aceto di mele, le centrifughe, la dieta senza glutine: nulla di tutto questo è sbagliato di per sé, ma diventa pericoloso se venduto come cura universale. Il confine tra ispirazione e inganno è sottile, e Belle l’ha oltrepassato con consapevolezza. In fondo, Apple Cider Vinegar ci invita a guardare con senso critico chi promette salute e salvezza su Instagram. Non tutto ciò che è naturale è innocuo. E non tutto ciò che è ben impacchettato è vero. (Le storie vere più agghiaccianti delle Serie Tv)

Dove si trova oggi la protagonista vera di Apple Cider Vinegar

Kaitlyn Dever in una scena di Apple Cider Vinegar, tra le Serie Tv tratte da storie vere arrivate nell'ultimo periodo
Credits: Netflix

Dopo la condanna, Belle Gibson è scomparsa dalla scena pubblica, ma non completamente. Ha continuato a vivere a Melbourne, dove alcuni giornalisti l’hanno intercettata più volte, soprattutto quando è emerso che non aveva mai pagato la multa da 410.000 dollari. Alcuni servizi del 2019 la mostrano intenta a fare shopping o viaggiare, alimentando ulteriori polemiche. Nonostante le promesse di collaborazione con le autorità, Belle non ha mai mostrato reale pentimento né cercato di rimediare ai danni fatti. Le sue apparizioni sono diventate sempre più rare, ma non ha mai smesso del tutto di comunicare, anche se oggi evita riferimenti alla salute o al cancro.

La sua storia continua a essere studiata come caso esemplare nei corsi di giornalismo, marketing e comunicazione digitale. Apple Cider Vinegar la ripropone in chiave narrativa, ma la realtà resta ancora più disturbante: una giovane donna ha costruito la sua fama sulla sofferenza – inventata – e sulla speranza – vera – di migliaia di persone. Una storia che ci ricorda che la verità ha bisogno di prove, non di like.

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