In un video su TikTok Malìa attacca il sistema discografico: anche TikToker, magazine e artisti nel mirino
Malìa, artista noto per il successo del singolo Maiorca e, successivamente, per la partecipazione ad Amici, sta facendo parlare di sé per un video pubblicato su TikTok in cui analizza, ma critica anche ferocemente, il music business italiano (e non solo). Il grande pubblico ha conosciuto Malìa ad Amici 23, dove ha conquistato il banco […] L'articolo In un video su TikTok Malìa attacca il sistema discografico: anche TikToker, magazine e artisti nel mirino proviene da All Music Italia.

Malìa, artista noto per il successo del singolo Maiorca e, successivamente, per la partecipazione ad Amici, sta facendo parlare di sé per un video pubblicato su TikTok in cui analizza, ma critica anche ferocemente, il music business italiano (e non solo).
Il grande pubblico ha conosciuto Malìa ad Amici 23, dove ha conquistato il banco battendo in sfida Yuma, ma Malìa – vero nome Mattia Gattoni, 21 anni, originario di Dalmine (Bergamo) – aveva già messo a segno un piccolo successo indipendente prima di entrare nel talent: il singolo Maiorca, pubblicato nel settembre 2023, ha superato i 2 milioni di stream su Spotify, complice anche la viralità su TikTok.
Dopo l’inedito Intenso presentato in studio, il ragazzo è stato eliminato dal programma.
L’ultima sua pubblicazione discografica è il discusso singolo del giugno 2024, Carnale. bagnarci, brano che includeva i suoni di un vero rapporto sessuale.
Più o meno contemporaneamente al discusso video su TikTok di cui parliamo in questo articolo l’artista ha spiegato su Instagram il motivo del suo anno lontano dalle scene musicali…
“é stato urticante scrivere questa didascalia. Ogni volta rileggendola mi cadevano i cogl**ni e cancellavo.
Questa é la 63esima versione. In tutte cercavo di raccontare il motivo per cui mi sono fermato un anno.Il risultato era il solito papiro passivo-aggressivo, tipico di chi crede di avere ragione ma non abbastanza da dirlo apertamente.
Perché i fatti parlano chiaro, sarei ipocrita se rinnegassi il mio tentativo di conformarmi.
- Andare a un talent.
- Iscrivermi a Sanremo Giovani.
- Autoimpormi il gusto editoriale di chi mi ha firmato.
Ho fatto tutto quello che fanno gli artisti senza un ca** da dire, e lo rivendico.
Perché dicono sii te stesso finché ciò che sei non li mette in discussione. Perché il mio disagio é diverso e due collane non lo risolveranno. Ho la penna pesante, era giusto valutassi altre opzioni. Contenendomi, limitandomi, evitando casini.Ci ho provato, non riesco. Se smusso la mia visione di un millimetro mi sale l’acido cloridrico alla gola.
Perché non sono Nostradamus, ma é chiaro stia finendo un’altra era della discografia, sta per esplodere una bolla che influenzerà i prossimi 10 anni.Nessuno sta correndo nella mia direzione, se mi sbaglio resto a fare l’operaio a vita.
Se ho ragione c’é da divertirsi.“
Queste parole sintetizzano il percorso che Malìa ha scelto di intraprendere con la sua musica. Il video su TikTok invece fotografa il mondo della musica di oggi, o meglio una buona fetta, con sguardo cinico e disincantato senza risparmiare critiche a nessuno. Cliccate in basso su continua per leggere le sue parole.
malìa: Il video critico su TikTok
Nel video pubblicato su TikTok con il titolo “La verità su Amici, Esse e l’industria”, Malìa lancia un attacco frontale al sistema della musica italiana. Il cantautore si scaglia contro la discografia, i media musicali e alcuni meccanismi promozionali, parlando di meritocrazia assente, interessi privati e ipocrisie del mercato.
Di seguito un estratto del suo lungo sfogo (trovate qui il video integrale), in cui riflette sul ruolo degli artisti e sull’integrità nel music business:
“Questo è un video di quelli che fanno di solito gli artisti che finiscono nel dimenticatoio, usciti da un talent o che hanno avuto dei manager, della roba, e poi dicono ‘È stata tutta un’ingiustizia… è successo questo e quello’ ma non parte mai la scia del ‘me too’ ovvero dell’anch’io vittima.
Perché se è tutto sbagliato nessuno dice niente? Nessuno dice niente perché sono meccanismi consolidati e quindi quelli che hanno degli interessi hanno anche gli strumenti per tutelarli. A meno che tu diventi un artista gigantesco rimanendo indipendente.
Io non voglio tenermi dentro i vaffanc**o, non voglio dire ‘ma forse questo non mi conviene’.
Io sono convinto che chiunque abbia una particolare capacità nell’espressione abbia una ca**o di responsabilità, è inutile continuare a stare dietro, è successo anche a me, ai trend e il numerino… ora dico tutto quello che voglio dire.”
L’ATTACCO A TIKTOK E AI MEDIA MUSICALI
Nel proseguire, Malìa si concentra sull’uso di TikTok nel marketing musicale e sull’impatto dei social:
“Il grande problema della musica in Italia non è che, da Sfera fino ad arrivare all’emergente, si facciano campagne marketing utilizzando i TikToker, persone che vengono pagate per un video di 10 secondi, magari anche bambine che fanno delle faccette da rincogli****ta e guadagnano lo stipendio di un tuo genitore, 1500, 2000… va bene, è libero mercato, interessa al grande pubblico, quella roba funziona, è così.
Spero ovviamente che queste ragazze poi abbiano un’intelligenza di capire crescendo che non basta sco**rsi il TikToker o farsi ingravidare per campare ma che bisogna avere delle competenze per lavorare.”
Critiche anche verso i media musicali e il loro legame con le major discografiche:
“Detto questo, il problema non è neanche che il giornalismo musicale o quello che dovrebbe essere tipo magazine, pagine… siano al soldo delle major, quindi ovviamente nessuno parlerà mai male di un album di Anna se sa che poi da quell’album ci può incassare 30.000 € di post per campagna marketing. Anche questo… va bene così.
Il grande problema è la comunicazione secondo me, tutto quello che circonda la musica…”
Nel video appare anche una foto di Antonio Dikele, fondatore di Esse Magazine, e successivamente Malìa fa riferimento diretto anche ad Alfa.
MALÌA CONTRO ALFA
Uno dei passaggi più commentati riguarda proprio il brano Il Filo Rosso di Alfa e il contest lanciato online per completare la canzone. Secondo Malìa, si sarebbe trattato di un’operazione già pilotata.
“La maggior parte delle volte tutto sfocia in altro, cioè sfocia in cose tipo: riprendo dei format che funzionano su TikTok, e questo ve lo dico perché ci sono passato anche io, ricreo delle situazioni e dici: ‘Magari almeno la gente sente più suo… capisce meglio il pezzo… come è nato e quindi se lo ascolta’.
C’è chi ha fatto un Contest per far finire ad altri di scrivere la sua canzone…’ 30.000 artisti che ci provano e cantano la canzone su TikTok rendondola virale. Poi a vincere è l’amico di TikToker dell’artista. E nessuno che si chiede un ca**o, domande tipo: ma non era una cosa di marketing?
Si finisce di pensarla poi come loro e dire: ‘i cogli*ni vanno inculati’…”
Il riferimento è appunto al contest per Il Filo Rosso, vinto da Tommi Cassi, TikToker vicino ad Alfa. In rete, diversi utenti hanno evidenziato come i due si conoscessero già da tempo.
malìa: SINCERITÀ O SFIDA?
Malìa chiude il suo discorso con un messaggio diretto a chi lo segue:
“Allora poi la musica cosa la faccio a fare? Se nasce da un’incapacità mia di comunicare normalmente a parole quello che ho dentro deve restare quella cosa lì, deve restare genuina perché io sono uno di voi e provare a diventare uno di loro mi ha fatto così schifo che non posso farlo.
Quindi, siccome vi do questa integrità che normalmente dovrebbe essere la base, ma che non vi dà praticamente nessuno, quando leggete Malìa sappiate che non c’è un personaggio da oggi in poi.
Io sono una persona cruda, sono una persona dolce, sono tante cose, quindi prima di commentare, cercate di capire qual è il messaggio, perché sarà roba pesante, però è me e preferisco essere me rispetto a quello che vogliono incollarmi addosso.”
E voi cosa ne pensate delle parole del cantautore? Fatecelo sapere sui nostro social.
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