Due naufraghe contro le discriminazioni di Adinolfi sulle coppie omosessuali

Mario Adinolfi a L’Isola dei Famosi è oggettivamente un gran concorrente capace di creare dinamiche e litigi, ma le sue posizioni – ampiamente dibattute pure in Honduras – su famiglie arcobaleno, aborto, adozioni e animali, lo rendono un uomo retrogrado e conservatore. Nella giornata di ieri due naufraghe, Chiara Balistreri e Jasmin Salvati, hanno di nuovo provato a cercare un dibattito costruttivo sulle adozioni omogenitoriali, ma purtroppo è tutto fiato sprecato.

“Sai che gliene frega a quel bambino se viene adottato da una copia omosessuale o una etero?“, le parole di Chiara a cui hanno fatto eco quelle di Jasmin: “Il problema è la società e non due genitori omosessuali, perché è la società che lo rende sbagliato“. “Le coppie che hanno rovinato i figli sono quasi sempre etero“, ha aggiunto Chiara e solo a questo punto Mario Adinolfi ha preso parola: “Perché sono tutte famiglie dove si lasciano naturalmente, che cavolo di ragionamento è?“.

“Il problema è la società, non due genitori omosessuali”
Chiara e Jasmin non condividono le idee di Mario. Voi cosa ne pensate?#Isola pic.twitter.com/169jMHLLzW

— L’Isola dei Famosi (@IsolaDeiFamosi) June 10, 2025

Mario Adinolfi, in queste settimane a L’Isola dei Famosi, ha più volte espresso la sua opinione secondo cui un bambino adottato da una coppia eterosessuale cercherà comunque “la vera madre”, perché il legame di sangue non potrà mai essere annullato, neanche da due genitori “adottivi eccezionali”. Ancora più netto il suo dissenso verso l’adozione se a farla è una coppia omosessuale, questo perché secondo lui un bambino sentirebbe in modo ancora più forte la mancanza della figura materna.

Queste fandonie prive di fondamento scientifico (gli psicologi infatti sostengono tutt’altro), sono semplici teorie infondate che Mario Adinolfi continua a ripetere come un mantra diffondendo disinformazione e discriminazione. Le due naufraghe, per quanto si sforzino, non riusciranno mai a fargli cambiare idea, perché – come si suol dire – non c’è peggior sordo di chi non vuole ascoltare. [meride embed="26012"]

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