Lupo, il Festival sulle montagne dei partigiani
Dopo il successo della prima edizione, torna LUPO nel Parco Regionale Storico di Monte Sole a Marzabotto (Bo) L'articolo Lupo, il Festival sulle montagne dei partigiani proviene da imusicfun.

Dopo il successo della prima edizione, torna LUPO nel Parco Regionale Storico di Monte Sole a Marzabotto (Bo), la manifestazione ideata e curata da Ozono Factory Aps (in collaborazione con Crinali Aps) che dal 2021 gestisce il Rifugio Re_Esistente “Il Poggiolo” (via San Martino, 25), spazio di accoglienza, condivisione e programmazione culturale nei luoghi dove si consumò l’eccidio nazi-fascista del settembre del 1944, la più grande ed efferata strage compiuta dalle SS in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale. Un luogo simbolo della memoria collettiva, dove la celebrazione della vita e della gioia diventano mezzo per continuare a coltivare quella memoria e, insieme, i valori di pace, solidarietà e antifascismo che dagli orrori della guerra sono nati.
Appuntamento da venerdì 4 a domenica 6 luglio per tre giornate di grande musica – e non solo – sul nuovo grande “palco piazza” progettato dallo Studio GRRIZ di Bologna, una struttura interamente lignea pensata per fondersi con il paesaggio naturale circostante: una line up che sarà inaugurata venerdì 4 luglio (ore 22.00, prevendite https://bit.ly/4krv0pe) da Max Gazzè con il suo MUSICAE LOCI 2025, il progetto che unisce le sue note a quelle delle migliori orchestre popolari e delle tradizioni locali italiane. Noto per l’innovazione e la capacità di fondere diversi generi musicali, Gazzè sale sul palco di LUPO accompagnato dalla straordinaria Orchestra Popolare del Saltarello, un organico formato da 10 straordinari musicisti e un coinvolgente corpo di ballo.
Sabato 5 luglio fa tappa a LUPO il tour estivo dei QUINTORIGO e JOHN DE LEO (ore 22.00, prevendite https://bit.ly/LUPO_Early_Bird_Day_2), che dopo il successo del tour invernale per i 25 anni di “Rospo” porta sul main stage di LUPO la formazione originale: John De Leo (voce), Valentino Bianchi (sax), Gionata Costa (cello), Andrea Costa (violino) e Stefano Ricci (contrabbasso). In scaletta, oltre a una selezione di brani da “Rospo” e “Grigio”, i due album storici che hanno segnato una tappa fondamentale dell’alternative italiano, anche brani tratti da “In cattività”, terzo album dei Quintorigo, forse quello che più ha giocato con l’emulazione di pattern elettronici. Sul palco, la formazione originale: John De Leo (voce), Valentino Bianchi (sax), Gionata Costa (cello), Andrea Costa (violino) e Stefano Ricci (contrabbasso).
Domenica 6 luglio (ore 19.00, ingresso gratuito) chiusura con il teatro di Ateliersi, centro di ricerca e produzione di arti performative e teatrali, che portano sul palcoscenico di Monte Sole We Did It! per la regia di Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi: ambientato in un futuro prossimo, lo spettacolo mescola fatti realmente accaduti, possibilità ed esperienze finora solo concepibili per sgretolare il paradigma del There Is No Alternative, immaginando un futuro di armonia più profonda tra gli uomini e l’ambiente. We Did It! attraversa i mutamenti nei quali siamo immersi, dagli sconvolgimenti climatici a quelli bellici, proponendo il racconto di alcuni processi che potrebbero germogliare evolvendo gli schemi culturali che sono alla base del nostro vivere attuale.
Tanti gli appuntamenti in programma nella free area del Soundset Stage, con spettacoli a ingresso gratuito in tutte e tre le giornate: a cominciare dalla “Mùsicas semilla” del duo Evoéh – al secolo Ariana Barrabés Romeo alla voce e percussioni e Jesús Olivares Heredia alla chitarra, oud e kamele n’goni (lira africana) (venerdì 4 luglio, ore 20.00): un’avventura sonora che attraversa frontiere e culture, andando alle radici delle musiche iberiche e mediterranee, in particolare sefardite, che ci ricorda tutto ciò che condividiamo come esseri umani. Suoni dal mondo anche nel live di Folkatomik (venerdì 4 luglio a partire dalla mezzanotte) con il loro sound riconducibile alla commistione fra la musica tradizionale del sud, tra i suoni arcaici degli strumenti tradizionali e le cadenze ossessive e catartiche delle ritmiche coreutiche, e l’avantgarde elettronica. E ancora, a seguire il Dj set di Collettiva Elettronika, “Antifascistə, antisessistə e orgogliosamente queer” una collettiva transfemminista, lesbica, queer che unisce djə, musicistə e performer in un progetto politico e artistico che riscrive l’esperienza del clubbing come atto collettivo, sensuale e radicale: corpi non conformi, musica come atto di rivendicazione, danza che resiste e che libera.
Sabato 5 luglio dalla Colombia arriva l’Orchestra Colombian Latin Jazz del Conservatorio del Tolima, composta da insegnanti e studenti che propongono il repertorio tradizionale del Paese latino americano riletto in chiave moderna attraverso l’improvvisazione jazzistica (ore 20.00). A partire dalla mezzanotte l’elettro techno e l’elettro jazz degli Elettrotubi con Enrico Bartoli (elettronica), Giovanni Ricci (tromba), Maurizio Borsari (sax tenore), Giancarlo Montorsi (trombone), Enrico Alberti (sax baritono) e Massimo Bertacchini (percussioni). A partire dall’una il Dj Set di Ragoo Records meets Vibes, vinili per una notte Funk, Disco & House Music. Domenica 6 luglio infine a partire dalle ore 12.00 le atmosfere chill e downbeat di Dj Noise.
Al link https://www.ticketsms.it/collection/Lupo-2025 è possibile acquistare il pass per entrambe le giornate di Festival: è disponibile un’area camping gratuita (non attrezzata) prenotabile al link https://forms.gle/fyeJwvMSEtaymyMn6. Ai residenti negli 11 comuni facenti parte dell’Unione comuni dell’Appennino bolognese sono riservati biglietti a prezzo ridotto: un piccolo regalo di Lupo ai territori dell’Appennino e ai suoi abitanti.
Con il biglietto sarà possibile visitare gratuitamente il MNEMa – Mueso Nazionale Etrusco di Marzabotto fino al 09/07/2025
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