Spotify sposta (ma non cancella) gli ascoltatori mensili
Negli ultimi giorni, diverse pagine social hanno annunciato in pompa magna la presunta eliminazione da parte di Spotify del numero degli ascoltatori mensili dagli account degli artisti. Una notizia che ha fatto subito il giro del web, spesso presentata come un atto di tutela verso la salute mentale degli artisti, sempre più vittime dell’ansia da […] L'articolo Spotify sposta (ma non cancella) gli ascoltatori mensili proviene da All Music Italia.

Negli ultimi giorni, diverse pagine social hanno annunciato in pompa magna la presunta eliminazione da parte di Spotify del numero degli ascoltatori mensili dagli account degli artisti.
Una notizia che ha fatto subito il giro del web, spesso presentata come un atto di tutela verso la salute mentale degli artisti, sempre più vittime dell’ansia da prestazione e del confronto costante con i numeri. In realtà poco è cambiato e il numero degli ascoltatori è ancora lì in vista sulle pagine degli artisti.
Spotify cancella gli ascoltatori mensili? Non proprio…
Da mesi, musicisti, discografici e addetti ai lavori in tutto il mondo sottolineano quanto la “numerologia” visibile possa diventare tossica, soprattutto per chi si sente giudicato solo in base a cifre e classifiche. E non parliamo solo di emergenti: anche i big guardano i dati. I loro e quelli degli altri, eccome.
Ma quindi, Spotify ha davvero fatto sparire gli ascoltatori mensili dai profili artistici? No. Li ha solo spostati. Se prima il dato era subito visibile sotto il nome e la foto dell’artista – una sorta di biglietto da visita usato anche da molti A&R per valutazioni rapide – ora si trova più in basso, nella sezione bio. Nascosto? Diciamo solo meno centrale.
Un primo passo verso la rimozione totale?
La domanda ora è: si tratta di un primo test verso un futuro senza numeri pubblici? Apple Music, Amazon Music e Tidal da sempre mostrano solo classifiche, senza sbandierare stream e ascoltatori. Anche la FIMI in Italia ha scelto porta avanti da sempre questa strada senza rivelare il numero di copie venduto.
Che sia il momento anche per Spotify?
In molti lo sperano, soprattutto tra gli stessi artisti. Un cambiamento del genere aiuterebbe non solo a ridurre l’ossessione da confronto, ma potrebbe anche scoraggiare pratiche scorrette come l’acquisto di stream falsi e l’uso dei famigerati “bot”.
Nel frattempo… arriva la funzione per creare la copertina delle playlist
In attesa di capire se Spotify deciderà davvero di abbandonare la “cultura del numero”, la piattaforma ha lanciato una novità più leggera, ma di sicuro appeal per il pubblico: la funzione “Crea copertina”, ora disponibile anche in Italia.
Dal 11 giugno 2025, gli utenti possono personalizzare la copertina delle proprie playlist direttamente dall’app: testi, colori, sfumature, sticker e immagini per raccontare visivamente i propri gusti musicali. La funzione è disponibile per tutti – Free e Premium – in 63 mercati e 41 lingue.
Basta aprire una playlist, cliccare su “Crea copertina” e dare spazio alla fantasia. In più, per l’estate, è stata rilasciata una collezione esclusiva di 13 sticker digitali a tema, per aggiungere un tocco ancora più colorato alle proprie compilation personali.
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