Perchè Flavio Insinna ha lasciato L’Eredità
Per quale motivo il conduttore romano ha lasciato il programma della ghigliottina dopo molti anni? Lo ha spiegato proprio il diretto interessato.

Nella storia ormai più che ventennale de L’Eredità Flavio Insinna è uno dei cinque conduttori che si sono alternati alla guida del programma in onda dal 2002 nella fascia preserale di Rai 1. Ad aprire le danze è stato Amadeus, prima di lasciare il timone dello show della ghigliottina (introdotta a partire dalla quarta stagione) a Carlo Conti e, a seguire, a Fabrizio Frizzi, Flavio Insinna e Marco Liorni.
Flavio Insinna ha condotto per cinque stagioni L‘Eredità, dal 2018 al 2023 (in realtà il 1° aprile 2015 aveva già presentato il programma, scambiandosi con Carlo Conti che nella stessa giornata si è presentato alla guida di Affari tuoi), dopo diverse stagioni passate ad Affari tuoi. Ma perché l’attore e conduttore romano ha lasciato il game show?
Le ragioni dell’addio di Flavio Insinna a L’Eredità
Il 18 giugno 2023 Flavio Insinna si è congedato dal programma guidato per la bellezza di 1992 puntate – secondo soltanto a Carlo Conti per numero di puntate – prima di lasciare il game show nelle mani di Marco Liorni (inizialmente era stato designato Pino Insegno come nuovo conduttore de L’Eredità). Insinna ha dovuto salutare il pubblico, non senza ringraziare gli spettatori da casa e la squadra di lavoro.
Oltre ai saluti in diretta, l’artista cresciuto alla scuola di Gigi Proietti ha ringraziato sui social il pubblico del programma ereditato da Carlo Conti (che aveva sostituito l’amico Fabrizio Frizzi, scomparso nel 2018). Intervistato da Repubblica il 28 dicembre 2023, Insinna si è soffermato, tra le altre cose, anche sulla fine della sua esperienza a L’Eredità, condotto per ben cinque stagioni – con il Covid in mezzo – a partire dal 2018.
«Fosse successo a 30 anni, di non condurre più un programma, credo che avrei reagito in un altro modo. Rabbia e paura: “E adesso?”», ha dichiarato il conduttore nato a Roma in una famiglia di origini siciliane. «Ma ho 58 anni, e a 58 anni sei obbligato ad avere il cervello della tua età. Accetti le decisioni», ha subito puntualizzato Insinna.
Un’uscita di scena con stile, insomma, senza rimpianti né rancori. Anche perché, ha aggiunto, «non si può neanche pensare di condurre la stessa trasmissione per tutta la vita». Niente screzi o ruggini con viale Mazzini, dunque. Anzi. «Per la Rai provo solo riconoscenza», ha tenuto a precisare il presentatore che ha raggiunto la popolarità presso il grande pubblico con la parte del capitano dei carabinieri Flavio Anceschi in una fiction Rai di successo come Don Matteo.
Flavio Insinna, nessuna polemica con la Rai per la fine de L’Eredità
A luglio 2024 è arrivato l’annuncio del passaggio di Flavio Insinna a LA7, dove dal 4 ottobre dello stesso anno l’ex conduttore di Affari tuoi conduce il game show Famiglie d’Italia. In onda nella fascia preserale, Famiglia d’Italia si basa sul format statunitense Family Feud, ideato da Mark Goodson.
Alla vigilia della sua prima avventura come conduttore dopo l’addio alla Rai, Insinna ha ribadito in un’intervista al quotidiano partenopeo Il Mattino di non nutrire alcun risentimento nei confronti della Rai. Nessuna polemica, né prima né dopo. «Sono stato in Rai dal 1991 al 2023. Come posso non dire grazie?».
Nessuna amarezza insomma per come si è chiusa la lunga parentesi a L’Eredità: «Dopo cinque anni all’Eredità mi sarei sostituito pure io», ha sottolineato una volta ancora il conduttore. «Non mi piace fare e rifare le stesse cose, sento il bisogno di rischiare».