Advunite, Foà: “Cosa c’entrano le agenzie con il radar fuori uso?”
“La filiera turistica fa acqua da tutte le parti”. Esordisce così Cesare Foà, presidente di Advunite, ma il suo pensiero va letto alla luce di quanto sta avvenendo all’Aeroporto di Napoli Capodichino a seguito del guasto ai radar che sta provocando ritardi e cancellazioni. Il presidente prende spunto dall’attualità per riportare l’attenzione sul canale agenziale. ... L'articolo Advunite, Foà: “Cosa c’entrano le agenzie con il radar fuori uso?” proviene da GuidaViaggi.

“La filiera turistica fa acqua da tutte le parti”. Esordisce così Cesare Foà, presidente di Advunite, ma il suo pensiero va letto alla luce di quanto sta avvenendo all’Aeroporto di Napoli Capodichino a seguito del guasto ai radar che sta provocando ritardi e cancellazioni. Il presidente prende spunto dall’attualità per riportare l’attenzione sul canale agenziale.
Il quesito
“Basta un guasto all’aeroporto di Napoli per far capire come sia debole il settore agenziale – afferma Foà in una nota -. Se un cliente compra da solo su Booking.com o su Opodo o su Expedia o su un qualsiasi sito un volo e un albergo non è un pacchetto turistico soggetto a tutti gli adempimenti a cui noi agenzie di viaggi regolari siamo soggette – osserva -. Stessa cosa se a vendere questi servizi sono associazioni senza scopo di lucro o enti vari”.
Il presidente di Advunite prosegue, ponendo un quesito: “Nel frattempo ci chiediamo: ieri, per i regolamenti Cee in vigore, sono stati offerti ai clienti gli adeguati mezzi di riprotezione dovuti da tutte le compagnie aeree? Se il cliente ha comprato in agenzia di viaggi pretende la riprotezione, sia se il volo è un low cost sia se il volato è effettuato con una compagnia di bandiera: non è una richiesta, ma una pretesa – afferma Foà – perché il cugino, lo zio, il nonno avvocato sono già pronti a farci causa. Allora qui viene meno il concetto di imprenditoria, viene meno il nostro ruolo perché umanamente noi riproteggiamo il cliente, perdendoci dei soldi, anche se non ci spetta, ma ci tocca veramente?”, si chiede Foà.
La richiesta alle associazioni
Come si sa il guasto al radar rientra tra i casi eccezionali, non prevedibili, a tal proposito Foà afferma: “Si tratta di un caso eccezionale non prevedibile. E dove sono le istituzioni? Quindi non ci resta che chiedere con forza a tutte le sigle associative un intervento perché la Iata non serve più a nulla dato che tutela solo ed esclusivamente le compagnie aeree e le stesse fanno ciò che vogliono, e cosi anche le società aereoportuali, e chi paga tutte le conseguenze con i clienti? Le agenzie di viaggi”.
Cosa c’entrano le adv?
Dura la critica di Foà anche in merito a quanto avvenuto ieri, in relazione al fatto che “il personale dei vari aeroporti coinvolti nel mondo si sono prodigati per dare una mano ai clienti, ma in una maniera abbastanza discutibile – afferma Foà – dicevano di rivolgersi alle agenzie di viaggi per le riprotezioni: e noi che c’entriamo con il radar fuori uso? Passiamo ai bagagli smarriti dove stiamo raggiungendo altre follie, alle presunte chiusure dell’aeroporto di Napoli (smentite dall’Enac) e cosi via, ma ora è arrivato il momento di dire ‘basta’. Forse il governo dovrebbe far capire alle società aereoportuali di collaborare con le associazioni agenziali“, suggerisce Foà, che aggiunge: “Esiste la collaborazione e chiediamo ai ministri del turismo, da cui dipendiamo come agenzie di viaggi, e dei trasporti, da cui dipendono le compagnie aeree, di intervenire con urgenza, perché siamo stanchi e senza alcuna protezione”.
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