Francesca Michielin sul look di Sanremo: “Mi ha creato un complesso”
Francesca Michielin ieri è stata ospite di Giulia Salemi al podcast Non Lo Faccio X Moda dove ha parlato anche dell’ultimo Festival di Sanremo a cui ha partecipato in stampelle dopo essere caduta dalle scale durante le prove (detto fra noi: se la scivolata fosse stata in diretta sarebbe entrata nella storia). Ad ogni modo, […] L'articolo Francesca Michielin sul look di Sanremo: “Mi ha creato un complesso” proviene da Biccy.

Francesca Michielin ieri è stata ospite di Giulia Salemi al podcast Non Lo Faccio X Moda dove ha parlato anche dell’ultimo Festival di Sanremo a cui ha partecipato in stampelle dopo essere caduta dalle scale durante le prove (detto fra noi: se la scivolata fosse stata in diretta sarebbe entrata nella storia). Ad ogni modo, al di là della canzone che ha portato (Fango In Paradiso, ndr) al pubblico sono rimasti più impressi i suoi look e il suo taglio di capelli, ovvero l’hime cut.
Quando Giulia Salemi ha affrontato l’argomento dicendo che probabilmente il pubblico aveva interpretato male i suoi look “Forse ti volevano più bambola e più omologata all’estetica di adesso?“, Francesca Michielin ha spiegato: “Ci sono sicuramente diverse considerazioni da fare, ma fino a un certo punto. Il makeup e i capelli sono stati una scelta molto precisa: ho voluto mantenerli volutamente semplici. Il trucco non era estroso, ed è stato intenzionale. Sai, quando arrivano i 30 anni – non so te – ma io ho iniziato a truccarmi meno. Il mio obiettivo era proprio questo“. E ancora: “Per quanto riguarda i capelli, invece, ho scelto un taglio giapponese perché sono una grande fan della cultura giapponese. Qualcuno mi ha chiesto: “Ma dove va con quel taglio?”, ma basta fare una rapida ricerca su Google per capire. Sono un po’ nerd, e mi sono fatta un taglio da nerd. Tutto qui“.
Francesca Michielin sugli abiti: “La resa non ha reso”
Se sul makeup e sul taglio di capelli Francesca Michielin non ha fatto nessun mea-culpa, sugli abiti ha fatto una riflessione più ampia. “Credo che la resa, alla fine, non abbia reso come speravo. Ho rivisto tantissime volte le foto e i video dei fitting, e quello che ho visto lì non corrispondeva affatto a ciò che poi è apparso sul palco. Era proprio un altro corpo. Secondo me è stato un insieme di fattori: forse sono dimagrita un po’ per lo stress, la questione della caviglia, una postura non al top… magari anche le inquadrature non hanno aiutato. L’ho riguardato mille volte, e sì, mi ha creato un complesso. Lo ammetto. Anche perché, nei video dei fitting, la resa era completamente diversa. E ci tengo anche a dirlo per difendere il lavoro fatto: non che Miu Miu abbia bisogno di essere difesa, ma secondo me hanno fatto davvero un ottimo lavoro. È chiaro che io ho proposto qualcosa di particolare — non un vestito aderente o qualcosa che puntasse a valorizzare il mio fisico in modo convenzionale — ma è stata una scelta voluta“.
Il punto, però, secondo Francesca Michielin, è un altro: se si è parlato più del suo look che della canzone portata a Sanremo, allora c’è qualcosa che non va, ammettendo che una parte di responsabilità può anche essere sua, se serve. Ma allo stesso tempo invita a riflettere anche sul ruolo di chi guarda e commenta. Un invito a guardare oltre l’apparenza. Diciamo pure che a Sanremo i capelli non hanno “capellato” e i vestiti non hanno “vestitato”.
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