Miniere di Murlo e la vecchia ferrovia: un viaggio in bicicletta tra storia e natura
Pedalare tra le colline senesi, immersi nel verde e nella storia, è un’esperienza che ogni amante del cicloturismo dovrebbe vivere almeno una volta. Il percorso delle Miniere di Murlo e della vecchia ferrovia offre un viaggio unico nel cuore della Toscana, dove natura, archeologia industriale e tradizioni locali si intrecciano lungo ogni chilometro Un viaggio […] L'articolo Miniere di Murlo e la vecchia ferrovia: un viaggio in bicicletta tra storia e natura proviene da Viagginbici.

Pedalare tra le colline senesi, immersi nel verde e nella storia, è un’esperienza che ogni amante del cicloturismo dovrebbe vivere almeno una volta. Il percorso delle Miniere di Murlo e della vecchia ferrovia offre un viaggio unico nel cuore della Toscana, dove natura, archeologia industriale e tradizioni locali si intrecciano lungo ogni chilometro
Un viaggio nella storia mineraria e naturale della Toscana
Immerso nella pittoresca valle della Crevole, questo percorso ti porta alla scoperta di un capitolo meno conosciuto della Toscana. Qui, l’archeologia industriale si fonde armoniosamente con bellezze naturali mozzafiato, offrendoti un’occasione unica per immergerti nelle tradizioni locali e nella ricca storia mineraria della regione. Attraversando ponti storici, antichi mulini e paesaggi geologici affascinanti, potrai rivivere il passato e ammirare come l’intervento umano abbia plasmato questo territorio.
Il cuore del percorso: il villaggio minerario delle Miniere di Murlo
L’avventura inizia nel villaggio minerario delle Miniere di Murlo, una frazione del comune di Murlo. Dal parcheggio del Castello di Murlo, ti basterà seguire la Strada Comunale della Miniera per raggiungere questo borgo che è nato proprio grazie all’attività estrattiva. Qui, potrai ancora osservare gli alloggi dei lavoratori e i magazzini dove venivano conservate le attrezzature. Questo villaggio, un tempo dotato persino di una centrale termoelettrica, è un esempio perfetto di come l’industria abbia plasmato la vita e le necessità della popolazione locale.
La valle della Crevole: tra acque, mulini e antichi fondali marini
Proseguendo, il sentiero ti condurrà attraverso la valle della Crevole, un paesaggio naturale dove l’omonimo torrente alimentava in passato numerosi mulini. Questi mulini non macinavano solo il grano, ma addirittura il cemento per il villaggio minerario! Questa valle non è solo un tesoro di storia industriale, ma anche una meraviglia geologica. Ti ritroverai a pedalare su un terreno che milioni di anni fa era il fondo dell’antico oceano Tetide. Lungo il percorso, potrai ammirare rocce sedimentarie e magmatiche, vere e proprie testimonianze di un’evoluzione geologica millenaria.
Tracce del passato: mulini, fornaci e ponti maestosi
Il percorso ti riserva altre sorprese, come il Mulin dè Frati, un mulino storico che esisteva ben prima della ferrovia, come documentato dal Catasto Leopoldino del 1821. Restaurato e oggi adibito a casa vacanze, conserva tutto il suo fascino antico, simbolo dell’ingegno e della laboriosità della gente del posto. Nelle vicinanze, scoprirai anche due antiche fornaci per la calce, probabilmente alimentate con il calcare di una cava vicina.
Lungo il cammino, attraverserai due ponti storici che sono una vera e propria testimonianza dell’ingegneria dell’epoca: il ponte sulla Crevole, lungo 22 metri e restaurato nel 2019, e il ponte sul Crevolone, una solida struttura in pietra e laterizio di circa 36 metri. Questi ponti non solo permettevano il passaggio sul torrente, ma erano anche cruciali per il sistema idrico che alimentava il mulino.
Sulle orme della ferrovia mineraria
Infine, il percorso ti riporterà sul tracciato della vecchia ferrovia, costruita per trasportare la lignite estratta dalle miniere. I vagonetti, una volta fuori dalle gallerie, venivano trainati da cavalli fino alla stazione di La Befa, da dove il prezioso minerale proseguiva il suo viaggio. Questo suggestivo tratto ferroviario è un magnifico esempio di archeologia industriale in Toscana, e racconta l’innovazione tecnologica dell’epoca e l’importanza della lignite per l’economia locale. Oggi, pedalando su questi sentieri, potrai davvero respirare l’atmosfera del passato e vivere un’esperienza autentica e indimenticabile.
Il Grand Tour della Val di Merse: un itinerario cicloturistico per scoprire il cuore della Toscana
E se proprio non siete stanchi e avete voglia di pedalare ancora, potete percorrere il Grand Tour della Val di Merse, un itinerario cicloturistico permanente nato nel 2011 da un’idea del Gruppo Ciclistico Val di Merse. L’obiettivo? Far scoprire una parte della Toscana e delle Terre di Siena più autentica e sorprendente. Interamente segnalato, l’anello si estende per 173 km con un dislivello totale di 3100 metri. Include quattro settori di sterrato, per un totale di 12 km; di questi, due tratti coincidono con il percorso della celebre gara professionistica Strade Bianche e uno con il tracciato de L’Eroica. Data la sua natura ad anello, puoi iniziare il Grand Tour della Val di Merse da qualsiasi punto del percorso.
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