Aggressione omofoba dopo il Pride di Vicenza: “Ci hanno seguiti, tanta paura”

Dopo i casi di Roma, Venezia, Catania e Treviso, c’è stata una nuova aggressione omofoba, questa volta a Vicenza, la quinta in un mese (contando solo quelle finite sui giornali). Quella che doveva essere una giornata all’insegna della spensieratezza e dell’orgoglio si è trasformata in un incubo per due giovani vicentini. Dopo aver preso parte […] L'articolo Aggressione omofoba dopo il Pride di Vicenza: “Ci hanno seguiti, tanta paura” proviene da Biccy.

Jun 16, 2025 - 09:45
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Aggressione omofoba dopo il Pride di Vicenza: “Ci hanno seguiti, tanta paura”

Dopo i casi di Roma, Venezia, Catania e Treviso, c’è stata una nuova aggressione omofoba, questa volta a Vicenza, la quinta in un mese (contando solo quelle finite sui giornali). Quella che doveva essere una giornata all’insegna della spensieratezza e dell’orgoglio si è trasformata in un incubo per due giovani vicentini. Dopo aver preso parte all’evento Plaid for Pride, organizzato in piazza dei Signoria Vicenza, due ragazzi di 27 anni si sono diretti verso casa e per strada hanno trovato un gruppo di delinquenti che li hanno offesi, uno di loro li ha anche minacciati di gettarli nell’immondizia. I due amici sono riusciti a mettersi in salvo scappando in stazione. [meride embed="22973"]

Aggressione omofoba a Vicenza dopo il Pride.

Uno dei due ragazzi ha raccontato com’è andata l’aggressione omofoba al Giornale di Vicenza: “Stavo tornando verso casa e con un mio amico siamo passati al supermercato tra viale Roma e largo De Gasperi. Sui gradini c’era un gruppo di ragazzi, non italiani, che appena ci hanno visti hanno cominciato con insulti: “fr…”, “guarda questo fr…”. Abbiamo cercato di ignorarli ed entrare. Ma all’uscita erano ancora lì e ci hanno seguiti. Uno in particolare, il più aggressivo, ha detto ad alta voce: “Adesso lo prendiamo e lo buttiamo nel bidone della spazzatura”. Così abbiamo accelerato il passo, ma loro continuavano a seguirci e a urlare offese omofobe. Avrei voluto rispondere, ma erano troppi e troppo aggressivi. E onestamente avevo paura. Dopo una certa ora quella zona è del tutto priva di controlli. Abbiamo cercato riparo in stazione, siamo riusciti a separarci in sicurezza e ci siamo scritti fino al rientro a casa. È la seconda volta in pochi giorni. All’inizio di giugno, sempre in zona stazione, un uomo visibilmente sotto effetto di sostanze mi ha chiesto soldi, e alla mia risposta ha iniziato a urlarmi “maledetti fr…” e “fr… di m…””.

Il 27enne dopo aver pubblicato dei post sull’aggressione omofoba che ha subito, è stato contattato da Arcigay Vicenza e dal collettivo Gaga Vicenza, che gli hanno espresso la loro solidarietà: “Mi hanno ricordato che ci sono strumenti di supporto e accoglienza per chi subisce discriminazioni, ma resta la tristezza. Avrei voluto vivere il Pride come un giorno di forza e libertà. Invece mi sono scontrato ancora una volta con la realtà di una città poco sicura e poco inclusiva“.

La lobby gay è così potente che viene perseguitata anche nel mese dell’orgoglio, pure durante il Pride cittadino. Ma evidentemente al nostro governo fa comodo voltarsi dall’altra parte davanti all’evidenza di un’emergenza dilagante come quella dell’omofobia, per loro il problema è la teoria gender, la gestazione per altri, o l’educazione sessuale e affettiva nelle scuola.

Questi invece sono i commenti sotto al post del Giornale di Vicenza…

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