Calendario scolastico, l’Emilia Romagna studia la riforma
Prove tecniche di riforma del calendario scolastico in Emilia Romagna con l’ipotesi di una pausa didattica tra la fine del primo e l’inizio del secondo quadrimestre (fine gennaio per intenderci), per poi posticipare la conclusione delle lezioni a fine giugno. Con questa ipotesi si istituirebbero più periodi di vacanza distribuiti nell’arco dell’anno e si ridurrebbe la lunga pausa estiva, sulla falsariga di alcuni calendari scolastici di altri Paesi europei. Continue reading Calendario scolastico, l’Emilia Romagna studia la riforma at L'Agenzia di Viaggi Magazine.


Prove tecniche di riforma del calendario scolastico in Emilia Romagna con l’ipotesi di una pausa didattica tra la fine del primo e l’inizio del secondo quadrimestre (fine gennaio per intenderci), per poi posticipare la conclusione delle lezioni a fine giugno.
Con questa ipotesi si istituirebbero più periodi di vacanza distribuiti nell’arco dell’anno e si ridurrebbe la lunga pausa estiva, sulla falsariga di alcuni calendari scolastici di altri Paesi europei. La proposta, riportata dal Sole24Ore, è stata motivata dall’assessora regionale alla Scuola, Isabella Conti, che ha spiegato come questa pausa permetterebbe a studenti e insegnanti di “recuperare energie” , consentendo in questo lasso di tempo di far svolgere attività di recupero a studenti in difficoltà, contribuendo a ridurre lo stress accumulato nei primi quattro mesi al termine dei quali si registrano picchi di disturbi legati all’ansia. E si aprirebbe anche una finestra temporale per ipotizzare una sia pur breve parentesi magari da dedicare a una vacanza-studio.
Per vagliare al meglio la riforma, già a settembre verrà istituita una Commssione ad hoc che avrà il compito di dibattere con tutti gli stakeholder le migliori soluzioni di ricalendarizzazione. «Se vogliamo provare ad apportare dei cambiamenti – ha spiegato l’assessora Conti – dobbiamo farlo tenendo tutti per mano. Occorre anche prendere in considerazione le preoccupazioni provenienti dal mondo economico, in particolare della riviera romagnola».
La riforma sarà poi oggetto di una attenta valutazione nel corso degli Stati Generali della Scuola programmati per ottobre. E la presidente della Commissione Scuola dell’assemblea regionale emiliano-romagnola, Maria Costi, rivendicando le competenze regionali in materia, ha assicurato che la riforma sarà frutto di decisioni condivise.