Meteo di GIUGNO: quanto durerà il nuovo CALDO
Gli ultimi giorni di giugno potrebbero riservare un’impennata termica senza precedenti, con l’Anticiclone Africano pronto a riconquistare il territorio italiano dopo la breve parentesi instabile. Gli esperti meteo stanno monitorando uno scenario che potrebbe portare a temperature ancora più elevate rispetto ai picchi già registrati, trasformando la fine del mese in un vero e proprio anticipo dell’estate più torrida. […] Meteo di GIUGNO: quanto durerà il nuovo CALDO

Gli ultimi giorni di giugno potrebbero riservare un’impennata termica senza precedenti, con l’Anticiclone Africano pronto a riconquistare il territorio italiano dopo la breve parentesi instabile. Gli esperti meteo stanno monitorando uno scenario che potrebbe portare a temperature ancora più elevate rispetto ai picchi già registrati, trasformando la fine del mese in un vero e proprio anticipo dell’estate più torrida.
Secondo le proiezioni di diversi modelli internazionali, l’alta pressione subtropicale potrebbe riorganizzarsi con forza rinnovata tra il 20 e il 25 giugno, non solo ripristinando il caldo precedente, ma spingendo il termometro verso livelli mai visti in questo periodo dell’anno. Il meccanismo alla base di questa evoluzione vede l’Anticiclone Africano riprendere vigore dopo lo scontro con l’aria fresca settentrionale, espandendosi con maggiore intensità sul Mediterraneo e avvolgendo l’Italia in una cappa di calore ancora più opprimente.
Le conseguenze potrebbero essere drammatiche: le massime potrebbero stabilmente superare i 40°C su gran parte del paese, con punte fino a 45°C nelle zone interne e nelle isole maggiori, valori che trasformerebbero l’ultima settimana di giugno in un’anticipazione dei picchi estivi di luglio e agosto. Le regioni del Centro-Sud sarebbero le più colpite, con Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna nel mirino del caldo più estremo, ma anche il Nord non sarebbe risparmiato, soprattutto nelle aree pianeggianti e urbane, dove l’effetto isola di calore aggraverebbe ulteriormente la situazione.
A differenza delle precedenti ondate, questa fase di calore potrebbe protrarsi per oltre una settimana, estendendosi fino all’inizio di luglio e creando le premesse per un mese da record. La persistenza di temperature così elevate avrebbe ripercussioni significative sulla salute pubblica, sull’agricoltura e sui consumi energetici, mettendo a dura prova il sistema paese.
Se confermato, questo scenario rappresenterebbe un’ulteriore prova dei cambiamenti climatici in atto, con estati che diventano sempre più lunghe e intense, stravolgendo le medie storiche del periodo. L’anomalia termica di fine giugno non sarebbe più un’eccezione, ma l’ennesimo segnale di un clima che sta cambiando rapidamente, costringendoci ad adattarci a nuove e più estreme condizioni meteorologiche. L’unica certezza? Dovremo prepararci ad affrontare un’estate che promette di essere una delle più calde di sempre.