Gruppo Qantas, stop ai voli Jetstar
L’ultimo volo, almeno per ora, è fissato per il 31 luglio 2025. La low cost Jetstar Asia, con base a Singapore, chiuderà i battenti dal 1° agosto. La decisione è stata annunciata dal Gruppo Qantas, impegnato in una ristrutturazione strategica, in linea con il programma di rinnovo della flotta, che concentra le attività principali in Australia e Nuova Zelanda. La chiusura della compagnia – il 50% è di proprietà della società di Singapore Westbrook Investments, l’altra metà è nelle mani Qantas – prevede lo stop alle rotte operate all’interno dell’Asia: 13 aeromobili A320 di Jetstar Asia saranno quindi progressivamente riassegnati all’Australia e alla Nuova Zelanda. Continue reading Gruppo Qantas, stop ai voli Jetstar at L'Agenzia di Viaggi Magazine.


L’ultimo volo, almeno per ora, è fissato per il 31 luglio 2025. La low cost Jetstar Asia, con base a Singapore, chiuderà i battenti dal 1° agosto. La decisione è stata annunciata dal Gruppo Qantas, impegnato in una ristrutturazione strategica, in linea con il programma di rinnovo della flotta, che concentra le attività principali in Australia e Nuova Zelanda.
La chiusura della compagnia – il 50% è di proprietà della società di Singapore Westbrook Investments, l’altra metà è nelle mani Qantas – prevede lo stop alle rotte operate all’interno dell’Asia: 13 aeromobili A320 di Jetstar Asia saranno quindi progressivamente riassegnati all’Australia e alla Nuova Zelanda. In questo modo saranno sbloccati fino a 500 milioni di dollari di capitale da reimpiegare nelle attività principali del gruppo e migliorare i rendimenti a lungo termine.
In sostanza, saranno 16 le rotte intra-asiatiche coinvolte dallo stop. Tutti i servizi internazionali di Jetstar Airways da e per l’Australia rimangono invece invariati. Jetstar Asia continuerà a operare per le prossime sette settimane con un operativo sempre più ridotto, fino ad arrivare al 31 luglio.
«Negli ultimi anni – si legge in una nota di Qantas – Jetstar Asia ha subito le conseguenze dell’aumento dei costi dei fornitori, delle elevate tasse aeroportuali e dell’intensificarsi della concorrenza nella regione. Elementi che hanno messo a dura prova la capacità della compagnia aerea low-cost di offrire rendimenti paragonabili a quelli dei mercati principali più performanti del gruppo”.