Anna Tatangelo e il monologo a Le Iene: “Sempre costretta a giustificarmi tranne con la musica e mio figlio”
Un monologo intenso, diretto, senza sconti. Anna Tatangelo è tornata in televisione sul palco de Le Iene per raccontare sé stessa in un monologo, con una forza nuova e una consapevolezza maturata nel tempo. Un flusso di pensieri che ha il sapore di una confessione, ma anche di una liberazione. La cantante è reduce dal […] L'articolo Anna Tatangelo e il monologo a Le Iene: “Sempre costretta a giustificarmi tranne con la musica e mio figlio” proviene da All Music Italia.

Un monologo intenso, diretto, senza sconti. Anna Tatangelo è tornata in televisione sul palco de Le Iene per raccontare sé stessa in un monologo, con una forza nuova e una consapevolezza maturata nel tempo. Un flusso di pensieri che ha il sapore di una confessione, ma anche di una liberazione.
La cantante è reduce dal lancio del suo singolo per l’estate 2025, Inferno (qui la nostra intervista video).
Il monologo di Anna Tatangelo a le iene
“Ho passato quasi tutta la vita a giustificare la mia esistenza, a spiegare chi fossi e perché. A 15 anni mi davano della vecchia, a 20 si scandalizzavano perché ho fatto un figlio con un uomo che aveva il doppio dei miei anni”.
Parte da qui Anna, dalla consapevolezza di aver vissuto sempre sotto giudizio. E non solo quello del pubblico, ma anche quello più subdolo: quello della società. Quello che ti dice chi dovresti essere, come dovresti comportarti, chi dovresti amare.
“E poi perché ne ho scelto uno più giovane. I miei desideri, i miei meriti, i miei successi, se di successo Anna Tatangelo è autorizzata a parlare, sono sempre passati in secondo piano, dietro alla domanda. Perché, Anna? Perché?”
È un grido che conoscono molte donne, quello che chiede continuamente giustificazioni per scelte che agli uomini verrebbero concesse senza battere ciglio. Un doppio standard che pesa. E che lascia ferite profonde.
“Ho fatto scelte di libertà, ma tutti si sono sempre fermati sulla superficie. E poi scelte. Quanti di voi hanno deciso di chi innamorarsi e quando? Quanti hanno scelto di trovarsi cucita addosso dalla nascita la paura di non piacere, l’idea di non essere abbastanza per nessuno?”
Parole che raccontano un disagio universale, ma che nel corpo e nella voce di una donna diventano battaglia quotidiana. Anna Tatangelo lo afferma chiaramente: “accade soprattutto a noi donne, in una società che odia ciò che non può controllare, che non capisce.”
Il riferimento a mina e il peso del giudizio
“Persino a Mina, la più grande di tutte, fu costretta a giustificarsi per le sue relazioni o per la sua forma fisica. Tanto da dire in un’intervista: Lo so, sono grassa, ma anche Ella Fitzgerald lo è. È colpa mia se in questo periodo alla colonia francese preferisco il brodo dagli occhi fondi?
Diceva di non essere mai riuscita ad abituarsi alla curiosità del pubblico, al bisogno di spiegare. Forse neppure io mi ci sono abituata.”
le ancore di anna tatangelo: la musica e il figlio
La pace, conquistata con fatica, è frutto della maternità e del rapporto con il figlio Andrea, e della voglia, ancora immutata, di fare musica…
“Ma tutta questa fatica e questa libertà mi hanno reso ciò che sono. Oggi ho due ancore, mio figlio e la musica. Non puoi essere superficiale nell’accudire un figlio, e nemmeno in una canzone, altrimenti non sopravvive al tempo.
È solamente a loro che eventualmente devo delle spiegazioni, ma guarda un po’. Sono gli unici due da cui non mi vengono neppure chieste.”
Potete recuperare il monologo di Anna Tatangelo a Le Iene qui.
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