Sul Sentiero Spallanzani, tra foreste, pievi e castelli dell’Appennino Reggiano

Escursione a bassa quota di media lunghezza verso il Monte Fosola alla scoperta di importanti monumenti storici e caratteristici “Mammelloni sferoidali” L'articolo Sul Sentiero Spallanzani, tra foreste, pievi e castelli dell’Appennino Reggiano proviene da Montagna.TV.

May 29, 2025 - 20:40
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Sul Sentiero Spallanzani, tra foreste, pievi e castelli dell’Appennino Reggiano

Introduzione

L’Italia con la sua lunga storia plurimillenaria è un paese ricco di testimonianze di epoche lontane. Vengono subito alla mente città come Roma o Firenze, solo per citarne un paio, che sono praticamente musei a cielo aperto. Naturalmente più ci si allontana dai grandi centri urbani e più queste testimonianze sono diluite sul territorio.
Anche nelle remote aree montane si hanno testimonianze importanti che meritano di essere riscoperte e sovente sorgono su cammini e percorsi anch’essi divenuti storici. Negli ultimi decenni molti di questi percorsi che erano andati progressivamente in disuso, o addirittura di cui si era persa la memoria, sono stati ripristinati. Diviene così possibile coniugare il piacere di un’escursione in montagna nella natura con la riscoperta dell’importanza storica dei luoghi attraversati.

Nell’Appennino Emiliano, in provincia di Reggio Emilia, è possibile fare un’esperienza simile tra natura e storia percorrendo un tratto del sentiero Spallanzani. In pochi chilometri il tracciato unisce la Pieve di San Vitale al Castello di Carpineti, due luoghi di grande importanza. La Pieve di San Vitale, di cui si hanno notizie certe già nell’anno 980, è uno dei luoghi del cuore del FAI e il suo restauro si è concluso nel 2015 con l’apertura di un piccolo museo che ne conserva i reperti più significativi. Il castello di Carpineti era uno dei principali elementi che costituivano il sistema di difesa di Canossa. Quando nel 1077 Matilde di Canossa decise di ospitare papa Gregorio VII dopo il famoso incontro con Enrico IV scelse proprio questa dimora.

L’itinerario

Partenza: Pieve di San Vitale, Carpineti (RE)
Dislivello: + 680 m
Durata: 4.30 ore
Difficoltà: E

L’itinerario inizia alla Pieve di San Vitale che è raggiungibile in automobile. Dal parcheggio si raggiunge in breve un pianoro erboso in cui sorge la Pieve e la vicina canonica, oggi adibita ad ostello. Superato questo edificio il sentiero da seguire è di facile identificazione e ben segnalato e percorre la lunga dorsale del monte Valestra e del monte Fosola. Conosciuto anche con il nome di Sentiero Dorato, il tracciato avanza tra la folta vegetazione che di tanto in tanto si apre sul versante sinistro offrendo scorci panoramici sulla valle del Secchia. Si raggiunge con un breve tratto in salita la vetta del monte S. Vitale, da cui si apre da un lato la vista sul monte Valestra e dall’altro sul castello di Carpineti e sul monte Fosola. Proseguendo, il tracciato inizia a scendere sempre all’interno della vegetazione fino a raggiungere un manufatto in cemento oltre il quale il sentiero e il paesaggio mutano con decisione.
È questo decisamente il tratto più caratteristico dell’escursione. Usciti ormai dalla vegetazione si ha una visione panoramica sulla valle del Secchia, avanzando sul crinale con il Castello di Carpineti sempre in vista. Ma sono le rocce su cui si avanza ad essere singolari come l’ambiente che le ospita: sono conosciute come “Mammelloni Sferoidali”. Queste formazioni geologiche caratterizzano fortemente il tratto di dorsale su cui si procede mostrandosi come rocce arrotondate a volte nude, altre ricoperte da piccoli licheni o muschi. Il sentiero procede su queste rocce senza presentare particolari difficoltà tecniche tranne una certa esposizione, ma offre la sensazione di inoltrarsi in un ambiente quasi primordiale. Esiste in alternativa un sentiero parallelo poco più a valle che procede all’interno del bosco e non è esposto, che può essere utilizzato da chi soffra di vertigini. Poco oltre a 2,5 km dalla partenza si raggiunge il castello di Carpineti (850 m) che è il luogo perfetto per fare una pausa e visitare i resti del grande edificio fortificato.

Si supera il castello seguendo il Sentiero Spallanzani che ripercorre l’antica via di crinale, che molto probabilmente era già utilizzata nel Medioevo. Si passa accanto al monte Banzola che rimane sulla destra del percorso e si prosegue fino a raggiungere il casolare della Crocetta. In seguito si inizia a salire il versante del monte Fosola. Solo nell’ultimo tratto si lascia il sentiero Spallanzani per prendere la deviazione verso sinistra che in breve conduce alla vetta del monte Fosola, dopo circa 2 ore di cammino dal castello di Carpineti. Dalla cima si gode un’ampia panoramica sulle principali vette appenniniche della zona: Pietra di Bismantova, Ventasso, Casarola, La Nuda, monte Prado e monte Cusna. Si rientra per lo stesso percorso dell’andata.

Da vedere

A una decina di chilometri è un luogo da non perdere la Pietra di Bismantova nel comune di Castelnuovo nei Monti, sempre in provincia di Reggio Emilia. Si tratta di un enorme massiccio roccioso che domina e caratterizza questa zona appenninica con la sua inconfondibile forma, come una nave isolata. E’ lunga 1 km e larga 250 m, con pareti a picco che si ergono fino a 300 m ricche di falesie che ne fanno un luogo ideale per gli arrampicatori. E’ possibile salire sulla sua piatta sommità tramite un facile sentiero, da cui godere un panorama a 360° su medio e alto appennino da un lato e sulla Pianura Padana dall’altro.

Come arrivare

Da Reggio Emilia si raggiunge Carpineti percorrendo la SS 63 fino all’altezza del bivio di Marola (appena usciti dalla galleria “Seminario”) e quindi si imbocca la SP 98 seguendo le indicazioni. La Pieve di San Vitale, punto di inizio dell’escursione, dista sei chilometri dal centro.

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