La Sardegna più selvaggia e autentica è protagonista di Monumenti Aperti nel weekend 31 maggio-1° giugno
Dal fascino medievale di Oristano alle rovine romane di Nora, passando per borghi artigiani e panorami selvaggi: 13 Comuni sardi aprono i loro tesori nascosti

Quando i monumenti parlano, le comunità ascoltano: è questo lo spirito di Monumenti Aperti, l’iniziativa che da oltre venticinque anni, trasforma il patrimonio culturale in un’esperienza collettiva e partecipata, invitando cittadini e visitatori a riscoprire chiese, architetture, siti storici e luoghi della memoria spesso nascosti dietro cancelli chiusi o dimenticati dal turismo di massa.
L’edizione 2025, in corso fino al 9 novembre, coinvolge 87 Comuni in 19 regioni italiane, con un fitto calendario di aperture straordinarie curate da scuole, associazioni e amministrazioni locali. Il fine settimana del 31 maggio e 1° giugno vede protagonisti diversi centri della Sardegna, con 13 nuovi Comuni pronti ad accogliere il pubblico tra storie di pietra, paesaggi mozzafiato e tradizioni ancora vive.
Dal Campidano alla Barbagia, passando per il Montiferru e la costa sud-orientale, ogni tappa del percorso offre uno sguardo diverso sull’identità profonda dell’isola.
Oristano, crocevia di civiltà
Nel cuore della Sardegna occidentale, Oristano apre le sue porte con un programma che intreccia arte, fede e storia urbana. Dal fascino severo della Cattedrale di Santa Maria Assunta alle tracce medievali delle mura e della Torre di Mariano II, passando per musei e spazi espositivi, Monumenti Aperti accompagna i visitatori alla scoperta di una città da sempre ponte fra mondi: il giudicato di Arborea, il Mediterraneo, la modernità.
Gli studenti delle scuole oristanesi guideranno il pubblico con passione tra i luoghi più significativi del centro storico di Oristano, rivelando anche piccole perle meno conosciute come oratori, cortili interni e archivi storici.
Pula e Sarroch: le tracce della romanità
Nella costa sud-occidentale, Pula e Sarroch propongono un fine settimana tra archeologia e memoria. A Pula protagonista assoluta è Nora, l’antica città romana affacciata sul mare, con il suo teatro, le terme e le strade lastricate che raccontano duemila anni di storia. Ma il viaggio si estende anche al centro abitato, dove chiese, case storiche e il museo civico aprono le loro porte.
A Sarroch, invece, i percorsi portano alla scoperta della Villa Siotto, esempio nobile di residenza ottocentesca, e della chiesa campestre di Santa Vittoria, incastonata tra i paesaggi agresti del Campidano.
Tertenia, tra natura selvaggia e segni del passato
Nel cuore dell’Ogliastra, Tertenia racconta la Sardegna più autentica. Qui, Monumenti Aperti si muove tra santuari, domus de janas, chiese di campagna e tracce del Novecento, in un paesaggio che alterna macchia mediterranea e rilievi granitici.

Le visite guidate condurranno anche alla scoperta della storia mineraria del territorio e delle architetture in stile razionalista costruite durante il periodo fascista, in un dialogo continuo tra paesaggio naturale e intervento umano.
Gli altri Comuni del weekend 31 maggio-1° giugno
Il weekend del 31 maggio-1° giugno è anche occasione per valorizzare le comunità più raccolte, dove ogni pietra racconta un legame stretto con la terra. Tra questi, Mogoro, con la sua tradizione artigianale legata alla ceramica e ai tessuti, ma anche Padria, borgo della Planargia ricco di testimonianze archeologiche e chiese secolari e Oschiri, con le sue domus de janas e il suggestivo altare rupestre di Santo Stefano.
Villacidro, nel Medio Campidano, proporrà invece un itinerario che parte dal centro storico e si apre verso le campagne, toccando mulini, fontane storiche e scorci naturali come le cascate di Sa Spendula. Villaputzu, sulla costa sud-orientale, celebrerà la propria identità marinaresca e nuragica con visite ai siti storici e momenti dedicati alla tradizione.
A completare il quadro del terzo weekend primaverile di Monumenti Aperti, altri 6 Comuni sardi si uniscono al festival con programmi personalizzati, tra aperture domenicali e itinerari tematici curati da studenti e volontari:
- Ardauli
- Genuri
- Gonnostramatza (solo domenica 1 giugno)
- Segariu
- Sorradile
- Tuiti