Senza Cri da Amici 24 all’EP “Tokyo Nite”: “Maria De Filippi mi ha detto di non nascondermi, per questo le sono riconoscente. Sanremo? Voglio fare i passi giusti” – Intervista video
Si intitola “Tokyo Nite” il nuovo EP di Senza Cri, nome d’arte di Cristiana Carella, tra gli artisti più interessanti e apprezzati della scuola di Amici 24, il celebre talent show di Canale 5 in cui ha raggiunto la fase serale e conquistato il pubblico con l’inedito “MADRID”. Il nuovo progetto, disponibile da venerdì 30 maggio […]


Si intitola “Tokyo Nite” il nuovo EP di Senza Cri, nome d’arte di Cristiana Carella, tra gli artisti più interessanti e apprezzati della scuola di Amici 24, il celebre talent show di Canale 5 in cui ha raggiunto la fase serale e conquistato il pubblico con l’inedito “MADRID”. Il nuovo progetto, disponibile da venerdì 30 maggio per ADA Music Italy/Warner Music, è un vero e proprio viaggio che apre le porte della musica di Senza Cri, che ha interamente scritto testi e melodie delle tracce contenute in questo EP.
Un percorso che attraversa il suo talento nella scrittura, il suo timbro raffinato ed estremamente originale, il sound ricercato e dall’impronta internazionale. Così, dopo lo straordinario ed emozionante percorso ad Amici24, Senza Cri porta il pubblico per mano alla scoperta della sua sensibilità profonda, dell’incredibile capacità di raccontare e raccontarsi. Noi di SuperGuidaTv abbiamo intervistato Senza Cri, ecco cosa ci ha racontato.
Senza Cri si racconta dopo Amici 24 – Intervista
Partiamo da questo nome d’arte, da cosa nasce e cosa significa per te?
“E’ un nome che ha una serie di motivazioni, sicuramente quella per cui quando faccio musica mi annullo, mi assento per un attimo e quindi sono senza di me e senza di me in quelle che sono le cose difficili di me, come i momenti in cui io penso tanto e invece quando faccio musica non penso e quindi questo rende tutto più facile e poi senza, secondo me è identificativo di qualcosa che fa parte di quello che io immagino come il futuro, quindi qualcosa che non ti definisca del tutto perché è complicato riuscire a definire una persona essendo piena di sfaccettature e di cose, quindi preferisco essere nulla che alla fine è tutto”
Come stai vivendo questo periodo dopo Amici?
“Sicuramente il percorso di Amici mi ha dato tantissimo perché ti dà modo di conoscerti e di scoprirti, quindi non hai via di scampo in questo e tutto è molto più amplificato, quindi cresci anche molto più velocemente sia artisticamente che umanamente. Io l’ho trovato veramente un percorso forte. Esco da lì con un bagaglio molto più grande e anche con più soddisfazione nel riconoscermi e in generale è un’esperienza che porterò sempre con me perché mi ha dato modo di essere chi sono”
C’è un consiglio che Maria De Filippi ti ha dato e che porti con te?
“Sì, Maria mi ha spesso detto non camuffarti, non nasconderti perché non c’è nulla da nascondere è una cosa molto vera, Maria mi ha capito subito e le ho sempre espresso la mia gratitudine per aver scommesso su di me perché comunque so che non sono facile. È sempre stata davvero molto presente nel mio percorso di crescita e mi ha aiutato a lasciarmi andare ed è una delle cose per cui veramente gioisco oggi che sono fuori perché sapere che puoi dire chi sei e puoi esprimerlo, non devi pensare, devi solo essere, ti porta a vivere tutto meglio perché sei libero”
Con chi manterrai ottimi rapporti, dei tuoi colleghi di avventura?
“In realtà, devo dire, io sono la persona meno ipocrita, veramente sono molto schietta, io credo che questa classe sia davvero unita, cioè noi ci sentiamo ancora tanto tutti, poi sicuramente io ho le mie personcine del cuore che sono Antonia, Angelica, Alessia, Luca, Alessio e Daniele, diciamo sono le mie stelline ecco, e però con tutti gli altri, anche con Chiara, Nico, Pietro, Francesco, abbiamo davvero tutti stretto un legame dolce e presente. Una cosa bellissima che ci siamo sempre detti è che questa esperienza sarà per sempre solo nostra, quindi comunque vadano le nostre vite in qualche modo non ci lasceremo mai”
Il 30 maggio esce Tokyo Nite, il tuo nuovo EP: se potessi descriverlo con tre parole chiavi, quali sarebbero?
“Travolgente, introspettivo e fotonico. Mi piacciono queste parole”.
Qual è il brano che pensi possa essere rappresentativo della tua identità oggi?
“In realtà credo che ciascuno dei brani che sono lì siano abbastanza rappresentativi della mia personalità oggi, forse “Venti per sempre” è la cosa più forte che c’è lì dentro e quindi forse ti dirò quello. Però la verità è che ognuna di quelle canzoni ha un tratto di me e anche molto evidente. È molto trasparente”.
Il brano invece che ti ha messo più alla prova?
“Difficile perché per me la musica è quella cosa in cui io mi sento a posto, cioè anche quando una canzone è difficile io sento che è giusta, non so come dire, quindi non ho un brano che mi ha messo alla prova, forse prima di arrivare a scriverlo “Tutto l’odio” era una canzone in cui ovviamente io avevo bisogno di spremere tanto la mia emotività perché venivo da un momento molto difficile quindi forse quella è la canzone che emotivamente mi ha messo più alla prova”
Il brano Madrid ha conquistato il pubblico fin da subito: ti aspettavi che diventasse quasi un inno e come ha cambiato il rapporto con chi ti segue?
“Non me l’aspettavo perché io ho sempre aspettative basse, perché così poi la resa è gigante. Spero sempre che sia così, però diciamo che per me era una scommessa. Madrid era un brano che sapevo sarebbe stato complicato magari in un contesto come Amici, invece sono molto felice di quello che ti ho detto anche poco fa, del fatto che anche Maria ha più investito in una cosa così diversa perché so che avermi dato quello spazio mi ha dato modo di far conoscere me e di far conoscere anche qualcosa forse di diverso in Italia e io vado molto fiera della mia diversità quindi sono felice che sia un inno, e questa è una cosa veramente bella. In generale tutto quello che ho dato lì dentro oggi mi rende artisticamente e umanamente molto felice, provo tanto orgoglio per quello che ho dato perché era qualcosa che non pensavo di riuscire a dare”
Qual è il messaggio che vuoi dare alla Generazione Z?
“Ma io vorrei dare un messaggio a tutte le generazioni ed è quello di ascoltarsi e rispettarsi sia personalmente che nei confronti del prossimo. Io vorrei vivere in un mondo libero da ogni pregiudizio e da ogni forma di limite perché poi le gabbie più importanti sono quelle che ci portiamo nella testa e se provassimo a vivere senza preconcetti riusciremo ad accettarci e ad affermarci, e in questo modo a non lederci mai”
C’è un artista con cui ti piacerebbe collaborare?
“Ce ne sono tanti che mi piacciono però diciamo che è difficile, è un momento in cui vorrei concentrarmi su quello che ho da dire di me in modo che il giorno in cui ci sarà una collaborazione, questa sarà ricca già di chi sono e quindi sarà ancora più esplicativa di quello che io e un altro artista abbiamo da raccontare insieme. In generale io amo sia gli artisti internazionali che quelli italiani. In Italia ce ne sono tantissimi, non vorrei fare un nome perché davvero sono troppi”
Quali sono i prossimi impegni? Ci sono date? Come ti immagini i live?
“Sicuramente ci sono tanti incontri, adesso iniziamo con gli store poi anche con i live che ci sono a breve. Come immagino i live? Diciamo che l’immagino sicuramente carichi di emotività perché questo sono io e poi l’immagino davvero come un ritrovo, un momento intimo nonostante ci saranno le luci, il palco. Io immagino i live come un momento di tanta vicinanza alle persone che incontrerò e che conoscerò, che guarderò negli occhi. Vivo i live e anche gli incontri come il momento degli anelli in un matrimonio, è quello per me”
Il sogno che vuoi realizzare domani?
“Continuare con la consapevolezza di chi sono, di chi voglio essere e non cambiare. Non perché non bisogna cambiare, ma perché io cambierò mille volte, però non cambiare in quelli che sono i miei valori, la volontà di esprimermi al di là di quello che è piacevole o conveniente. Io voglio essere me: che piaccia o no”.
Se ti dico Sanremo cosa mi rispondi?
“Giovani! Perché ho fatto Sanremo Giovani. Sanremo è una città di fiori, Sanremo è incredibile, è un posto bellissimo. Sanremo mi è servito tanto sinceramente e poi chissà se potrà ancora darmi qualcosa”
Cambio la domanda: se ti dico Sanremo 2026?
“Se mi dici Sanremo 2026, ti dico che io voglio fare i passi giusti. Nel senso che tutte le cose che ho intenzione di fare, ho intenzione di farle con tutto il mio cuore, con tutta la sicurezza. Quindi Sanremo 2026 mi piacerebbe tantissimo farlo con la canzone giusta”
Intorno al tuo percorso ad Amici c’è anche stata un po’ di attenzione mediatica. Tu pensi che quello che c’è di contorno, che siano le polemiche, l’attenzione mediatica e quant’altro, possa un po’ mettere in ombra la tua arte e la tua musica?
“No, io credo che ovviamente un programma come Amici ti dà modo di scoprire o vedere, perché poi alla fine la complessità di ciascuno di noi la vivi nel quotidiano, conoscendoci. Ti dà modo di vedere anche l’umanità dell’artista che poi vai ad ascoltare. In realtà non credo che sia una cosa negativa, credo che ovviamente le persone si avvicinano di più a quello che trovano compatibile con loro. Io nella mia vita sono veramente quello che poi si è visto lì più o meno, nel senso che ovviamente ci sono tante cose che magari si sono viste di più che altre, perché ovviamente non ci si poteva fare un film e quindi io però so che quando incontro i fan o comunque quando incontro le persone che mi seguono, loro non notano differenza, cioè io mi rapporto a loro con l’estrema naturalezza che ho. Quindi, tutta questa cosa intorno, questo modo che hanno avuto le persone per poterci vedere così tanto, sicuramente amplifica ciò che uno può pensare di noi e ha amplificato anche la nostra emotività, però non lo trovo qualcosa di brutto anzi, è qualcosa che ti fa capire subito se puoi avvicinarti a quella persona oppure no, se ti ci trovi, se ti racconta qualcosa, se ha un messaggio per te. E io so che le persone che mi seguono hanno capito cosa avevo da dire e so che anche io, cioè loro hanno dato a me e io ho dato a loro in modo naturale, umano, quindi è giusto”.